Inside The Saga – Speciale Raiden

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Manca ormai poco all’uscita nei negozi dell’attesissimo Metal Gear Rising e PS3Zone vuole deliziarvi con uno speciale sul relativo protagonista, ossia l’amato/odiato Raiden.
Parleremo nello specifico della nascita di tale personaggio, fino a trattare la sua evoluzione all’interno della saga Konami, così da introdurlo nell’ottica del nuovo imminente capitolo.
Come sempre, buona lettura a tutti!

Buona la prima?
Raiden
, prima ancora di essere il protagonista unico ed assoluto del nuovo capitolo sviluppato da Platinum Games, divise letteralmente i fan della saga nel controverso Metal Gear Solid 2, uscito in origine sulla gloriosa PlayStation 2. Nessuno seppe della sua esistenza fino all’uscita del suddetto titolo in quanto fino all’ultimo minuto tutti eravamo convinti del fatto che Solid Snake avrebbe ancora dominato l’avventura in questo episodio della saga di Hideo Kojima.
Per certi versi questo episodio fu una sfida ed un titolo senza eguali nella storia del videogioco moderno e possiamo definirlo come un esperimento atto a dimostrare che i media sono in grado di convincerci di qualsiasi cosa controllando il flusso delle informazioni.

Hideo Kojima ha in effetti bombardato i vari eventi di presentazione del gioco con filmati e demo dove veniva controllato unicamente il buon Snake (personaggio a cui è stata soltanto dedicata circa un’ora di gioco nella versione finale), mentre poi la palla era passata all’inizialmente odiato Raiden. Non contento di ciò, Kojima ha introdotto tale protagonista come una rappresentazione virtuale del videogiocatore, vale a dire una persona inesperta ed ingenua alla quale vengono date informazioni ed istruzioni, eseguite senza fare domande né presentare dubbi a riguardo, oltre a dare la parvenza di un character design allo stesso tempo anonimo ed ambiguo, sia per le caratteristiche appena descritte che per l’aspetto esteriore a tratti androgino.
Come già detto in precedenza, la presenza di Raiden e la trama contorta di Metal Gear Solid 2, divisero nettamente la critica, in cui alcuni furono estasiati dal magnifico esperimento messo in scena da Kojima, altri invece delusi profondamente dal fatto di non controllare l’amato Snake. Insomma, la maggior parte dei fan non vedevano l’ora di riprendere il controllo di Snake nel seguito ufficiale a livello di trama, ossia Metal Gear Solid 4.

Guns of the Patriots!
Come appena detto, l’intenzione dei fan era quella di giocare nuovamente nei panni di Snake, mettendo da parte il controverso Raiden. Dopo una fugace apparizione come cameo in Metal Gear Solid 3, ossia il maggiore Raikov, Raiden tornò come personaggio di supporto nel quarto capitolo della saga.

Forte dell’esperienza acquisita nei circa cinque anni trascorsi dagli avvenimenti della Big Shell, in Metal Gear Solid 4, Raiden è ormai un cyborg ninja forte e senza scrupoli, in grado di salvare Snake da più situazioni e combattere a mani nude o con la sua fidata spada contro decine di avversari contemporaneamente. Ne viene fuori una situazione parecchio particolare: mentre nel secondo capitolo era Snake che insegnava l’arte della guerra ed aiutava Raiden, qui i ruoli sono palesemente invertiti, valorizzando quindi le doti del ninja cibernetico.
Ne consegue un risultato che probabilmente era quello sperato da Hideo Kojima, cioè far inizialmente odiare il personaggio in quanto “sfigato” e con poca personalità, per poi metterlo in buona luce e farlo desiderare a tutti, ovviamente non dandoci in Metal Gear Solid 4 la possibilità di usarlo. Quale occasione migliore per riscattarsi se non dedicandogli un intero capitolo di stampo action?

Metal Gear Raiden?
Quello che ora è conosciuto come Metal Gear Rising: Revengeance ha avuto uno sviluppo a dir poco travagliato, tanto che il progetto stesso fu quasi abbandonato da parte di Kojima Productions.
Annunciato per la prima volta all’E3 del 2009 con il nome di Metal Gear Solid: Rising, il titolo fece una buona impressione alla stampa ed ai numerosi fan per via del suo stile inedito rispetto ai canoni a cui ci aveva abituato la saga, presentandosi come action con sporadiche sezioni a tinte stealth. Fu però necessario un ulteriore anno per avere nuove informazioni sul gioco, oltre che poter vedere scene di gameplay tratte dal motore grafico vero e proprio. Venne dichiarato, tra le altre cose, che la trama avrebbe coperto il periodo di tempo tra MGS2 e MGS4, con Raiden impegnato a liberare Sunny, la figlia di Olga Gurlokovich.

A fine 2010 Kojima fu sul punto di lasciar da parte lo sviluppo del titolo per via della qualità non eccelsa secondo i canoni della serie, oltre alla scarsa esperienza del team nella realizzazione di titoli di stampo action. Le voci si fecero sempre più insistenti dal momento in cui Quinton Flynn (doppiatore di Raiden nei precedenti capitoli) dichiarò di non essere stato ancora contattato da Kojima e soci per prestare nuovamente la voce al personaggio. Non tutte le speranze furono perse e all’inizio del 2011 Konami decise di passare le redini del progetto ad uno dei team più talentuosi di questa generazione per quanto riguarda il genere d’azione, ossia Platinum Games, forti del successo ottenuto con Bayonetta e Vanquish.
Tempo qualche mese e il gioco fu ancora una volta presentato alla stampa con il nome con cui lo conosciamo ora, venne tolta la parola “Solid” per marcare l’assenza del relativo personaggio e per affermare ulteriormente il fatto che si trattasse di uno spin-off. Oltre al cambio nel nome, venne modificato anche l’arco temporale in cui sarebbe stata posta la trama del gioco, posizionandosi quindi dopo i fatti di Metal Gear Solid 4, scelta fatta sia per facilitare Platinum Games nello sviluppo, che per rendere la stessa storia accessibile anche ai neofiti della saga.
Ad ora la demo del gioco è disponibile pubblicamente per essere provata e seppur non abbia corrisposto totalmente alle aspettative del sottoscritto, lo stesso nutre molte speranze e vuole dare piena fiducia a Platinum Games, visto che li considera tra i migliori team sulla piazza per quanto riguarda questo genere. Ci si aggiorna tra qualche giorno per la recensione del gioco completo!

Antonio Loparco
Antonio Loparcohttps://www.playstationzone.it
Videogiocatore sin da piccolo, ho iniziato ad addentrarmi nel mondo videoludico con Amiga600. Pian piano ho provato varie piattaforme fino all'acquisto della prima PlayStation che è rimasta da sempre la mia console preferita.

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