[RECENSIONE] Narcos: Messico – Stagione 1

Dopo le precedenti stagioni che hanno ripercorso la storia del famoso narcotrafficante Pablo Escobar, la serie TV Narcos torna raccontando del cartello di Guadalajara, partendo proprio dalle sue origini.
Narcos Messico è il nome di questo nuovo filone narrativo che inizia col raccontare di come tante famiglie dello Stato di Sinaloa vivano grazie al ricavato derivante dalla vendita di marijuana, coltivata proprio in quella zona. Vista la problematica, viene mandato l’esercito per mettere a posto la situazione e non tutti i coltivatori locali riescono a contrastare questa avanzata. Tutti tranne uno: Félix Gallardo.
L’idea è quella di spostare la produzione in una zona poco appetibile, Guadalajara appunto. Nella parte occidentale del Messico, infatti, vivono una serie di piccoli gruppi disorganizzati a cui si rivolge Félix per organizzare il suo piano. L’obiettivo è quello di diventare i primi produttori di cannabis al mondo, visto che la cocaina è ancora per pochi.
Mentre Gallardo consolida sempre di più il suo progetto nella zona di Guadalajara, sul posto arriva Enrique “Kiki” Camarena, funzionario della DEA, che attirato da una carriera rapida inizia da subito ad addentrarsi nel mondo del narcotraffico. Presto però farà i conti con la corruzione e i pericoli che caratterizzano quegli ambienti, ritrovandosi sempre più in pericolo.

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La prima stagione di Narcos: Messico arriva in Blu Ray. La nostra recensione!

Dopo la Colombia e i cartelli di Medellin e Cali, dediti alla produzione della cocaina, ci si sposta quindi in Messico, più precisamente a Guadalajara, per una guerra che vede eroici poliziotti della DEA combattere pericolosi criminali coinvolti nella produzione e nello spaccio della marijuana. Continuare sul livello qualitativo delle prime stagioni, grazie alla quale è stato possibile rivivere l’ascesa di Pablo Escobar, non era sicuramente cosa semplice; tuttavia, nonostante anche la difficoltà di raccontare in poche ore gli avvenimenti successi in anni, questa quarta stagione continua a regalare un’atmosfera che cattura lo spettatore, raccontando eventi di cronaca, drammi e delitti.
Per mantenere alto il livello, i produttori hanno deciso di interpellare grandi caratteristi, tra cui un plauso particolare va a Michael Peña e Diego Luna che sono stati in grado di interpretare due personaggi che ogni giorno si trovano in bilico tra la vita e la morte, due figure totalmente opposte che combattono per i loro ideali e sono pronte a tutto.
Il ritmo è incalzante per tutti i dieci episodi che compongono questa stagione, e la scelta di mantenere i dialoghi ispanici in lingua originale con i sottotitoli è stata ancora una volta azzeccata, vista la maggior profondità che si riesce a dare con questo setup.
Insomma, una quarta (prima) stagione tutta messicana che è tranquillamente equiparabile alla qualità già vista in passato.
Il neo più grande di questo prodotto home video? La totale assenza di contenuti extra nonostante un packaging di ottima fattura, caratterizzato da una cover slip cartonata dai colori quasi metallizzati ed un box rilegato cartonato.

Narcos Messico Stagione 1

VIDEO
Narcos Messico è stato girato interamente in digitale e viene proposto su supporto fisico con una codifica AVC/MPEG-4, aspect ratio 1.85:1 (1920 x 1080/23.97p) il tutto su ben tre Blu Ray da 50GB.
La qualità video è sempre di ottima fattura, con alcuni frangenti che rasentano la perfezione, soprattutto quando ad illuminare la scena c’è il caldo sole messicano. Quando invece l’immagine si scurisce e l’illuminazione è scarsa si perde un po’ il senso di profondità, facendo perdere di vista alcuni elementi in secondo piano.
In generale, l’impatto visivo è di tutto rispetto per tutta la durata della visione ed è un fattore che riesce a valorizzare ancor più la trama.

Narcos Messico Stagione 1

AUDIO
La traccia audio italiana di questo Blu Ray è stata dotata di una codifica DTS-HD Master Audio 5.1 a 16 bit, che riesce a catturare l’attenzione dello spettatore. Tutto è ben definito e si mescola per dare un senso di immersione profonda.
Le voci del canale centrale sono sempre chiare e distinte, i rumori d’ambiente riempiono il quadro generale andando ad accompagnare al meglio una colonna sonora sempre molto ispirata. Anche il subwoofer riesce ad emozionare, colpendo con i suoi bassi precisi e profondi.
Come spesso accade, se per voi l’inglese non è un problema vi consigliamo la visione in lingua originale.

Antonio Loparco
Antonio Loparcohttps://www.playstationzone.it
Videogiocatore sin da piccolo, ho iniziato ad addentrarmi nel mondo videoludico con Amiga600. Pian piano ho provato varie piattaforme fino all'acquisto della prima PlayStation che è rimasta da sempre la mia console preferita.

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