In occasione della notte di Halloween si è soliti assumere le vesti di spaventose ma affascinanti creature provenienti dalla cultura horror. Tuttavia, ciò che per noi oggi assume i connotati di un gioco, rappresentava per gli antichi celti un vero e proprio rito per allontanare gli spiriti malvagi. Essi credevano che con l’avvento del nuovo anno, che coincideva con il 31 ottobre, il sipario che separava il mondo dei vivi da quello dei morti veniva calato. Per un’intera nottata gli uomini erano in balia delle anime dei defunti, che poteva fare innocui scherzi oppure prendere possesso degli abitanti e compiere addirittura brutali omicidi. L’unica cosa che si pensava si potesse fare era dimostrare di essere più terrificanti e minacciosi di essi. Costumi fatti con pelli e teste di animali e doni da lasciare fuori le case, usanza da cui ha preso piede la formula “Dolcetto o scherzetto?”, servivano allo scopo.

In vista della notte di Halloween rivanghiamo le storie di alcuni serial killer dei videogiochi

Al giorno d’oggi possiamo affermare che gli animali feroci sono oramai superati, si tratta di una sfida con il regno animale che l’uomo racconta di aver vinto. I veri nemici tendono a nascondersi adesso tra di noi. In fondo, conflitti e fatti di cronaca nera ci dimostrano quanto gli uomini siano spesso una minaccia anche per la loro stessa specie. Quella dei serial killer è diventata la categoria per molti più affascinante, tanto da partire da questi profili per creare personaggi di finzione in grado di ammaliare il pubblico. Arrivano dalla letteratura e dal cinema esempi del calibro di Mister Hyde, Norman Bates, Hannibal Lecter, Michael Myers e Jason Voorhees.

Anche i videogiochi hanno più volte omaggiato queste personalità. Non solo con loro dirette apparizioni in prodotti come Mortal Kombat, ma anche come fonte di ispirazione per avversari minori, tra cui il Dr. Salvador (Chainsaw Man) di Resident Evil 4, e vocazione per il genere dei multiplayer asimmetrici, con esponenti come Dead By Daylight. Questo perché essi sono i perfetti avversari per mettere alla prova sia psicologicamente il protagonista della vicenda sia le abilità dei giocatori. Una minaccia che verrà affrontata non solo passivamente, ma anche attivamente.

Stefano Valentini – The Evil Within 2

Union, la cittadina creata nello STEM utilizzando la mente pura della figlia di Sebastian Castellanos, volge verso la distruzione. Il Nucleo è finito nelle mani di Stefano Valentini, un serial killer fiorentino. Dapprima fotografo di guerra, Stefano documentava gli orrori che gli uomini erano capaci di generare. Un giorno è stato, però, coinvolto in un’esplosione che gli ha portato via il suo occhio destro. Ma anche un altro uomo posizionato di fronte a lui è stato coinvolto in questo incidente, e Stefano è stato capace di immortalare il momento esatto della sua morte. Lo shock lo ha portato ad ossessionarsi con le immagini che aveva catturato. Cominca così a scrutare la bellezza anche nei corpi senza vita.

Stefano Valentini - The Evil Within 2

Nel gioco il fotografo si presenta al giocatore in un lussuoso abito blu scuro, sciarpa rossa e guanti in pelle marrone. Con l’obiettivo di mostrare le proprie opere e preservare la propria tela, Union e i suoi abitanti, l’uomo ha eliminato chiunque possa essere una minaccia. Obscura è il capolavoro di Stefano, una creatura costituita dai resti di due cadaveri uniti insieme a formare un treppiede. La testa è, invece, un vecchio modello di macchina fotografica. Aiuta l’artista a catturare l’istante in cui la vittima viene uccisa. Ogni omicidio funge da vera opera d’arte da esposizione, con tanto di targhetta esplicativa.

Killer degli Origami – Heavy Rain

Otto casi di omicidio sono sotto l’attenzione della polizia. Tutte le vittime erano giovani ragazzi, ognuno rapito da un luogo pubblico. Dalle analisi dei cadaveri risulta che il colpevole non ha mai ucciso i ragazzini appena dopo il loro rapimento. Ogni giovane viene ritrovato morto per annegamento da acqua piovana con un’orchidea sul petto e un origami nella mano destra. Quest’ultimo dettaglio ha regalato al sospetto l’appellativo di Killer degli Origami. Ma le vicende narrate nel gioco di Quantic Dream hanno inizio quando Shaun Mars, figlio di Ethan, diventa la nuova preda del killer.

Killer degli Origami - Heavy Rain

Siamo dunque portati, attraverso quattro differenti personaggi, ad indagare sull’identità e le motivazioni della persona dietro gli omicidi e cercare di portare Shaun in salvo. Ethan sarà la persona che più sarà messa alla prova. L’assassino ha pronto per lui una serie di prove in cui dovrà dimostrare quanto è disposto a perdere per salvare la vita del figlio. Essendo l’avventura dotata di molteplici epiloghi, la riuscita dei vari compiti sarà davvero nelle mani dei giocatori.

Killer della Campana – Murdered: Soul Suspect

L’investigatore di polizia Ronan O’Connor, ex rapinatore, è sulle tracce del Killer della Campana, un assassino seriale che sta terrorizzando la cittadina di Salem. Tutte le vittime sono ragazze che vengono rapite per poi essere uccise durante una sorta di rituale. Una sera, Ronan, riuscito a scoprire la posizione del killer all’interno di un appartamento, si precipita lì senza attendere rinforzi. Sul luogo trova un uomo incappucciato e con il viso coperto che lo getta dalla finestra per poi finirlo con sette colpi di pistola. Deceduto, l’investigatore finisce intrappolato in un limbo tra i vivi e i morti, dove scoprirà quanto dolore la morte è capace di causare ad entrambe le realtà.

Killer della Campana - Murdered: Soul Suspect

Sulla scena del crimine scopre che l’uomo era lì per una ragazza, Joy Foster, una medium che può vedere e interagire con il mondo degli spiriti e quindi con Ronan stesso. La giovane è anche figlia della medium che stava aiutando la polizia a cercare il killer, questo prima di scomparire misteriosamente. I due decideranno dunque di collaborare per fare luce sugli avvenimenti.

Raincoat Killer – Deadly Premonition

Nel bosco circostante la città di Greenvale, due gemelli ritrovano un corpo crocifisso su un albero con un lungo squarcio sul ventre. Il cadavere è quello di Anna Graham, ragazza del posto. Francis York Morgan è l’agente inviato dall’FBI per indagare sul caso. Un protagonista molto singolare, dato che dialoga continuamente con una sua seconda personalità chiamata Zack. Sulla strada verso la cittadina, compare una figura rossa ed incappucciata. Caratterizzata dal volto oscurato dal cappuccio, da occhi luminosi e mani nere, questa fa sbandare l’auto di York. Un personaggio che l’agente incontrerà successivamente in una segheria, luogo in cui si trova un vero e proprio altare sacrificale. Armato con una lunga e pesantissima ascia di ferro, che trascina per terra emettendo scintille, insegue York. Lui riesce però a strappargli un pezzo del suo impermeabile.

Raincoat Killer - Deadly Premonition

Portato quest’ultimo all’attenzione di George e Emily, gli agenti di Greenvale, York verrà a conoscenza di una leggenda metropolitana. Il racconto vuole che nei giorni di pioggia l’uomo con l’impermeabile rosso esca dai boschi per uccidere chiunque non si sia riparato in casa. Questa faccenda però sembra avere un fondo di verità, un fondo che risale a 40 anni prima. A partire da quell’evento un culto è nato per ambire alla vita eterna.

Scissorman – Clock Tower

Jennifer Simpson è una quattordicenne che vive nell’Orfanotrofio di Granite. Lei e le sue amiche vengono adottate da Simon Barrows, un ricco uomo che risiede in una lussuosa magione caratterizzata da un’imponente torre dell’orologio. Accompagnate dalla loro insegnante, Miss Mary, la visita muterà in un vero incubo. Separatasi dalle amiche, la giovane esplorando la residenza ritroverà uno ad uno i corpi senza vita delle altre ragazze. A macchiarsi dell’atto è un piccolo ragazzo deforme con un enorme paio di forbici che caccerà anche la protagonista.

Scissorman - Clock Tower

Il ragazzo è Bobby Barrows, figlio di nove anni di Mary e Simon. Con indosso un’uniforme scolastica blu appare piccolo e scheletrico, con la pelle pallida e gli occhi bianchi, uccide senza alcun rimorso: per lui si tratta di un gioco. Basti notare come, in fondo, giochi a nascondino con il giocatore e come si dimostri divertito e compiaciuto quando fiuta la protagonista. Quella di “Scissorman” è però un’identità che nonostante nasca con il primo episodio di Clock Tower, avrà numerose incarnazione nei vari capitoli che compongono la serie di Human Entertainment.

Serial Killer X – Condemned: Criminal Origins

Il gioco ha inizio mentre l’agente Ethan Thomas raggiunge la scena di un crimine. In un appartamento abbandonato, una ragazza è stata strangolata con una catena e sistemata di fronte al manichino di un uomo. Tutto riconduce al modus operandi di un serial killer conosciuto come l'”Agente matrimoniale“. A partire da questa figura si delinea però una vicenda che porterà Ethan a confrontarsi con l’essenza della violenza. Il giocatore dovrà farsi strada tra cittadini con tendenze omicide grazie all’ausilio proprio della violenza. Per l’occasione è utilizzabile il corpo del protagonista stesso come arma ed è possibile adoperare oggetti dello scenario per uccidere.

Serial Killer X - Condemned: Criminal Origins

Filo conduttore del racconto è il personaggio del Serial Killer X, noto per la sua volontà di eliminare tutti i serial killer. Cacciarli per torturare loro con le stesse tecniche che amano utilizzare sulle loro vittime è il suo obiettivo. Per fermare quest’uomo Ethan dovrà raggiungere i carnefici designati prima che diventino vittime, vittime di una persona in fondo corrotta quanto loro.

Lasciamo a voi la possibilità di annoverare ulteriori serial killer che hanno trovato origine nei videogiochi.

Carlo Garofalo
Appassionato di Videogiochi, ha approcciato al medium guardando giocare i genitori con la prima PlayStation. Con un draghetto viola da una parte che riusciva una volta su dieci a raggiungere le varie piattaforme, e dall'altra un povero neo-poliziotto incapace di coordinare i propri movimenti per sfuggire nella parte iniziale alle singolari creature, lo stanco ragazzino ha poi deciso di prendere in mano lui stesso il DualShock.

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