Come ogni buon sito che si rispetti, anche noi ci accingiamo a stilare le nostre personali TOP dei titoli usciti durante lo scorso anno videoludico; non vi nego che, quest’anno, ho avuto non poche difficoltà a decidere cosa inserire ed ho infine deciso di optare per una personalissima classifica, con prima una piccola anticipazione.

Se dovessi guardare al mero aspetto critico, questa classifica quest’anno non esisterebbe, poichè sarebbe composta da soli due titoli, che per me hanno simboleggiato la gen fino ad ora.

Il primo dei titoli che, a livello critico, merita assolutamente di essere ricordato e menzionato, è il bistrattatissimo The Order 1886, titolo che ho giocato, recensito ed adorato, nonchè premiato con un’entusiastica recensione. Il motivo che mi porta a parlare di The Order in questo frangente, oltre che gli innegabili meriti della produzione, è il responso che “l’internet” aveva già esposto ancor prima della sua uscita. Prima che il gioco uscisse sugli scaffali, valangate di letame, commenti saccenti, sterili critiche e tutto il teatrino costruitosi attorno al gioco ha fatto si che in molti abbiano saltato a piedi pari il titolo, colpa anche di una critica che non ha avuto lo stomaco di valutarlo con i medesimi criteri utilizzati in altre produzioni. Di The Order è stato criticato ogni aspetto, fuorchè quello tecnico, ma perchè? Questo è il quesito da porsi. Un Uncharted, alla sua uscita, non durava più di un The Order, non aveva modalità multigiocatore e non aveva nulla che spingesse il giocatore a rigiocarlo, eppure tutti lo elogiarono, grazie ad un comparto tecnico stratosferico per l’epoca e ad un discreto gameplay. Dunque The Order non ha Gameplay mi son chiesto, ma mai affermazione fu più errata. Il ritmo volutamente altalenante, i QTA e la dinamica TPS costruiscono un gameplay ben bilanciato e che fa assaporare le vicende narrate in maniera sopraffina, con una dinamica shooting che nulla ha da invidire al concorrente e conosciutissimo Gears of War, o al multipiattaforma Spec Ops. Quindi perchè The Order è stato demolito? Io credo che sia stata una scelta di campo solo perchè il popolo di internet aveva già deciso le sue sorti ben prima dell’uscita, ed onde evitare insulti e discussioni, tutti si sono attaccati al carrozzone. Bravi, veramente.

Immagini_Recensioni-PS4_The-Order-1886_The-Order-1886-2Il secondo titolo che, criticamente, merita di essere menzionato, è quella perla di Rocket Legue, titolo che credo non si sarebbe filato nessuno se non fosse stato inserito nel PlayStation Plus. Un gamplay fresco, bianciato, ben orchestrato, coadiuvato da un netcode sublime, un continuo supporto, divertente come pochi altri titoli e pacchetti e DLC venduti a prezzo ben più che invitante.
Un titolo che, ripeto, molto probabilmente nessuno avrebbe minimamente considerato se non fosse stato inserito nell’offerta Plus.

rocketAlcune cose accomunano i due titoli sopra citati: la prima è che sono titoli che sono usciti puliti, rifiniti e privi di gravi problematiche che hanno costretto il sottoscritto a scaricare giga e giga di patch; la seconda è il divertimento. Purtroppo se il primo parametro lo si può giudicare oggettivamente, il secondo è un mero fattore soggettivo, ed ha un peso minuscolo paragonato ai dati oggettivi. Allora perchè menzionare il divertimento? Perchè a distanza di sei mesi dal rilascio, Rocket League è ancora più che popolato, supportato con DLC dal costo molto competitivo e con piccole aggiunte gratuite costanti, per mantenere vivo l’interesse dei videogiocatori. Per The Order, invece, quello che mi ha spinto a questa riflessione sono i pareri di chi lo ha effettivamente giocato e che ne parla in maniera soddisfatta, criticando aspetti del titolo assolutamente criticabili e non sparando sentenze a destra e a manca. Questi i motivi principali che mi hanno portato a questa piccola prefazione. Molto bene, dopo questa parentesi, passo invece a stilare la classifica dei dieci titoli che, a me, son piaciuti di più durante l’anno appena trascorso, cercando di darvi un’idea dei motivi che mi hanno portato a tali scelte.

Buona lettura e fateci sapere quali sono le vostre TOP 2015.

10.Battlefield Hardline
Con estrema sorpresa alla decima posizione troviamo il tanto bistrattato Spin-off di Battlefield a tema poliziesco, quell’Hardline sviluppato da Visceral Games, conosciuti maggiormete per l’ottima saga di DeadSpace. La trama ed il gameplay che si distaccano dai canoni della saga, spingendo maggiormente sullo stealth piuttosto che sull’azione, unita alla possibilità di far si che i nemici si arrendano lo rendono una piacevole divagazione sul genere. Il multiplayer più contenuto, con mezzi meno corrazzati e, generalmente, più bilanciati, pur permettendo battaglie su larga scala, lo hanno reso uno dei miei FPS preferiti dell’annata appena trascorsa.Immagini_Recensioni-PS4_Battlefield-Hardline_Battlefield-Hardline-49.Helldivers
Gli shooter isometrici hanno goduto di nuovo interesse da parte del pubblico grazie a Dead Nation
e a tutti i titoli che ne hanno emulato le meccaniche. Helldivers le emula e le espande, in un contesto di conflitto intergalattico dove noi saremo un soldato incaricato di svolgere missioni di difficoltà variabile il cui successo influenza l’avanzata dell’esercito verso le varie minacce, tutto mediante un sistema di influenza dato dalla difficoltà degli incarichi assegnateci. A questo aggiungiamo un multiplayer locale o online fino a quattro giocatori, una valangata di armi potenziabili, una montagna di potenziamenti richiedibili mediante la nostra radio ed il tutto potenziabile, ed abbiamo quello che è la struttura di Helldivers. A tutto questo sommiamo tre razze molto differenziate tra loro, con caratteristiche uniche, unità esclusive e tutte tremendamente letali, unito ad una necessità di coordinare le nostre azioni con i compagni, vista la presenza del fuoco amico e che avremo sempre un tempo di attesa per richiedere sia rinforzi che equipaggiamento ed avrete un’idea abbozzata di cosa sia Helldivers.

helldivers1-1920x10808.Mortal Combat X
Dopo anni di letargo, la serie Mortal Kombat (MK da qui in poi) sembra essere tornata in tutto il suo splendore. Dopo un nono capitolo, per console old gen, pieno di contenuti e divertente come pochi, è giunto sulle console next gen il decimo capitolo che consolida quanto fatto dal titolo precedente e cerca di dare un cambio generazionale ai nostri beniamini. La trama, piuttosto banale, giustifica il cambio generazionale ed i nuovi (e più giovani) personaggi, mentre le modalità a noi tanto care sono state mantenute. L’online si rivela ottimo ed ottima è anche la trovata delle torri online, una serie di livelli consecutivi che dovremo affrontare e che influenzeranno la fazione per la quale decideremo di combattere.

mortal_kombat_x_13032015_17.Disgaea 5
Titolo di nicchia che in pochi conosceranno, Disgaea è un JRPG con elementi tattici, che fa del grinding il suo cuore pulsante. La trama, al solito, si rivela essere un mero pretesto per dare sfogo alla brama di potere dei giocatori, che qui troveranno una moltitudine di contenuti, combattimenti su larghissima scala (fino a 100 mob sulle mappe), e migliaia di livelli di esperienza sia per i nostri personaggi che per gli equipaggiamenti. Un titolo immenso, nella sua semplicità, che però necessità di una certa pazienza e di soprassedere alla ripetitività di fondo dovuta ad una necessità di livellare i personaggi per ore ed ore.

disgaea-5-tgs-demo-gameplay-2014-09-26-08-51-59-mp4_snapshot_08-46_2014-09-26_13-45-146.Final Fantasy Type 0
Titolo che non sapevo se inserire o meno, data la sua natura portatile. La versione PS4 del titolo, che ha beneficiato di un discreto restyling grafico, è l’unica ad essere giunta in Europa, ed ha portato con sé le innovazioni che questo capitolo, originariamente rilasciato su portatili Sony, aveva introdotto e che abbiamo visto approfondite nella demo di Final Fantasy XV allegata al titolo. Un gameplay più veloce e dinamico lascia il posto in via definitiva ai turni, portando la velocità delle battaglie a livelli ben più consoni ai giocatori moderni, ma senza lasciare da parte le dinamiche e la profondità tipica dello sviluppo di un JRPG.

Immagini_Recensioni-PS4_FF-Type-0-HD_Final-Fantasy-Type-0-HD-15.Dying Light
Deep Silver e Techland
, dopo i due discreti Dead Island, ci riprovano, e riescono a convincere anche chi, come me, non amava i Dead Island. Un gameplay che punta alla verticalità, alla velocità e ad evitare gli scontri, unito ad una mappa di dimensioni generose, un ottimo impatto tecnico ed un volume invidiabile di incarichi completano il tutto, confezionando un’esperienza di gioco longeva e piacevole, anche se leggermente ripetitiva. Ottimo il multiplayer, sia cooperativo che competitivo, ed altrettanto buona la curva di difficoltà che fa sì che il titolo non si riveli mai una passeggiata, trasmettendo anche il senso di paura e timore della notte che porta con sé infetti ben più pericolosi di quelli con cui avremo a che fare di giorno.

Immagini_Recensioni-PS4_Dying-Light_Dying-Light-24.Rocket League
Appena fuori dal podio troviamo quello che per me è stato il miglior titolo della Line Up PlayStation Plus di quest’anno
. Un titolo che non avrei mai e poi mai considerato, sbagliando tremendamente. Una delle esperienze più divertenti che si possano trovare, con una buona modalità singolo giocatore e con un multiplayer divertente come pochi, graziato anche da un ottimo comparto tecnico e da un netcode ottimo. Il continuo supporto, unito alle modifiche stagionali che i programmatori stanno progressivamente aggiungendo non fanno altro che mantenere ancor più vivo il titolo.

rocket-league3.The Order 1886
E la medaglia di bronzo va a The Order 1886
, un titolo che ha saputo emozionarmi, coinvolgermi, appassionarmi e divertirmi come pochi altri in questa strana annata. Dotato di un impatto tecnico spaventoso (bande nere a parte), di una narrazione ottima e di una dinamica shooting veramente ben fatta. Peccato sia stato snobbato e decretato pessimo da praticamente tutto il mondo videoludico, che poi manco si è preoccupato di completarlo. Un vero peccato. Confido in un seguito che chiuda il cerchio e che sappia, magari, intrattenermi per qualche ora in più.

the-order-1886-art-12.The Witcher 3 – Wild Hunt
La medaglia d’argento va allo Strigo
, che alla sua prima apparizione su console Sony ha fatto subito capire chi comanda. Un titolo mastodontico in ogni aspetto, da quello tecnico a quello narrativo, con un ottimo gameplay, centinaia di quest, personaggi carismatici e delineati egregiamente, longevo, vasto e godibile anche da chi non è appassionato di Giochi di Ruolo. Gli intrighi, le intersezioni tra le quest, le conseguenze delle nostre azioni, tutto in The Witcher ha un peso ben specifico. Una perla che merita sicuramente di entrare nella collezione di ogni singolo giocatore.

The-Witcher-3-Wild-Hunt-Bild-211.Bloodborne
Ed al primo posto troviamo, anche quest’anno, un titolo From Software. Bloodborne è
, a mio avviso, l’apice massimo raggiunto dal genere Soul’s Like, un titolo cupo, difficile, a tratti tremendamente frustrante, labirintico e punitivo, ma che sa regalare una tremenda soddisfazione quando lo si padroneggia. La sparizione di alcuni elementi che rendono i Souls più lenti e la necessità di essere più aggressivi e brutali per me lo elevano al di sopra dei precedenti lavori di From Software senza alcun dubbio, pur presentando i soliti difetti tipici del genere, anche se in maniera ridotta (alcune zone poco bilanciate, nemici di difficoltà improponibile ed alcuni calici che farebbero imprecare anche il videogiocatore più candido e puro che esiste). L’aspetto artistico del titolo poi lo rende maestoso ed opprimente e la varietà di situazioni che affronteremo saprà sorprenderci (spesso uccidendoci) continuamente.

Bloodborne™_20151121142845Bene, e con questo siamo arrivati a conclusione. Siete d’accordo con la mia classifica? Ditecelo tramite la pagina su Facebook o commentate qui sotto, e fateci sapere quali sono stati i migliori titoli dell’anno secondo voi.

Loris "Asmodeus_Psycho" Mattiolo
Da sempre appassionato di Videogames ed affini, ha iniziato a giocare sull'ormai lontano Commodore 64 con mangiacassetta, passando poi per le varie console SEGA e Nintendo, approdando infine sulle console più recenti. Ama il buon gaming, i titoli single player, gli shooter e gli RPG, ma non disdegna nemmeno gli altri generi, purchè sempre strutturati attorno a delle trame coinvolgenti e che sviluppino principalmente il Single Player. Poco avvezzo al multiplayer per natura, con le dovute esclusioni, ed ancora estremo sostenitore dello Split Screen e delle partite tra amici.

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