Il nuovo capitolo del famoso picchiaduro di Team Ninja arriverà il prossimo 1 Marzo, dopo il recente annuncio del rinvio, con la sua sesta puntata in arrivo sulle console di attuale generazione e su PC. Dead or Alive 6 giungerà dopo il rilascio di Last Round, arrivato in Europa il 20 Febbraio del 2015, che altro non era che una conversione per PS4, Xbox One e PC del quinto capitolo della serie, uscito originariamente sulla passata generazione di console.
Un resoconto su tutto ciò che sappiamo su Dead or Alive 6!
Il sesto capitolo sembrerebbe mantenere intatte le caratteristiche della serie che hanno portato una fetta di giocatori ad affezionarsi a questo picchiaduro, dal gameplay immediato e spettacolare alle avvenenti lottatrici. Il team di sviluppo approfitta della presenza nel roster di ninja e di esperti di differenti tipologie di arti marziali per creare un sistema di combattimento esaltante e frenetico. L’accessibilità di quanto viene sviluppato permette ai neofiti di riuscire ad apprendere gli elementi base in pochissimo tempo e ciò consente, se siete ancora amanti del multiplayer locale, di poter giocare partite con amici mai frustranti.
Non ci resta che esaminare il materiale che abbiamo a disposizione a circa un mese dal lancio, tenendo anche in considerazione la prova dell’Online Beta Test.
La modalità Storia nel picchiaduro di Team Ninja
In un picchiaduro ad incontri la trama non è solitamente considerata parte fondamentale della struttura di gioco, ma riuscire a creare un’ecosistema in cui immergere ogni membro del roster è molto importante. Nell’universo di Dead or Alive questo è fondato su un canonico pretesto che lega i personaggi tra loro e li riunisce in un unico luogo. In ogni capitolo un torneo, organizzato solitamente dal cattivone di turno, porta esperti di ogni disciplina di arti marziali a scontrarsi. La trama lega elementi orientali, come i ninja e le kunoichi, ed elementi occidentali, tra cui lottatori di wrestling e la componente fantascientifica.
Se nei primi capitoli la modalità storia è stata strutturata come il classico percorso arcade intervallato da scene animate, da intraprendere con ogni personaggio per scoprire motivazioni e legami con gli altri combattenti, nel quinto capitolo si è passati ad una narrazione simile alla struttura del Mortal Kombat di NetherRealm Studios. Non più percorsi arcade ma una trama lineare che mostra in un ordine prestabilito le vicessitudini dei personaggi “buoni”. Inoltre per la prima volta nella serie, la vicenda legata a Kasumi e il torneo DOA non erano collegati tra loro.
Questa nuova modalità non si è rivelata però molto vincente. Sorvolando comunque su quei due incontri legati ai personaggi provenienti dalla serie SEGA Virtua Fighter, Sarah e Akira, che avevano il solo scopo di legare questi personaggi all’universo del titolo di Team Ninja, il susseguirsi di scontri che cambiavano in un batter d’occhio ambientazione per far scorrere la storia risultavano abbastanza abbozzati e confusionari. Per il nuovo capitolo una modalità storia è stata comunque confermata, una struttura precisa non è stata ancora rivelata, ma si pensa ad un ricorso alla precedente iterazione. Si spera dunque in una miglior chiarezza delle vicende ed in un ritmo scandito meglio.
Tutte le ulteriori canoniche modalità di gioco
Non è stata confermata una modalità TAG che permetteva di riunire fino a quattro giocatori per un combattimento 2 VS 2, dove portare a zero la vita di entrambi gli avversari era l’unica via per la vittoria.
Tuttavia, la modalità DOA Quest è del tutto inedita per questa serie. Si tratta di una serie di scontri in cui dovremo soddisfare determinate condizioni per poter sbloccare costumi e accumulare la moneta di gioco, utili per sbloccare i vari extra. Insieme alla modalità storia, questa permetterà di approcciarsi, secondo gli sviluppatori, con naturalezza al sistema di gioco.
Oltre a questa, sono state confermate le modalità classiche, come il Versus, l’Arcade, il Time Attack, il Survive, il Tutorial, il Training e la Combo Challenge. Quelle legate all’online sembrano concentrarsi, per ora, sulle semplici partite Amichevoli o Classificate. Da segnalare che la prova online ha mostrato come i server non fossero ancora totalmente ottimizzati.
Uno sguardo alle novità del “Triangle Battle System”
Dead or Alive esordiva nel 1996 nelle sale giochi con un sistema di combattimento definito “a triangolo”, alla carta-forbice-sasso. “Colpo”, “Proiezione” e “Prese” si sostituivano ai classici elementi della morra cinese.
I colpi non sono altro che canonici attacchi, con un tasto per i pugni ed uno per i calci; le proiezioni sono contromosse offensive che cambiano in base agli attacchi ricevuti; le prese sono attacchi che imprigionano l’avversario in un’animazione. Oltre a ciò è possibile difendersi parando i colpi, ma in questo modo si diventa vulnerabili alle prese. In poche parole, i colpi battono le prese, le prese battono le proiezioni, le proiezioni battono i colpi.
Novità in questo sesto capitolo è un misuratore di attacchi speciali. Si tratta di una barra di energia presente sotto quella della salute che si ricarica sferrando o subendo colpi e ci permetterà di eseguire nuove tecniche, come Break Break o Break Hold. Il tutto è possibile grazie all’aggiunta del comando S (Special). Il Break Blow è un attacco particolarmente potente, capace di danneggiare anche i vestiti dell’avversario o provocare graffi a corpo e viso (anche se alcuni danni ai vestiti mostravano parti del corpo delle lottatrici non perfettamente curate). Il Break Hold permette di restituire attacchi upper, middle o lower. Infine, il Fatal Rush è un potente attacco combinato che raggiunge un massimo di quattro colpi.
A Ninja, lottatori di wrestling e assassini si aggiungono Diego e NiCo
Il roster dei personaggi disponibili riprende quello canonico del quinto capitolo con alcune new entries, che verranno rilasciate successivamente come DLC a pagamento, come Marie Rose, Honoka, Nyotengu (bonus pre-ordine per il sesto capitolo) e Phase 4 (disponibile,invece, con la Deluxe Edition). Facce completamente nuove sono invece Diego e NiCo.
Il primo è cresciuto nelle strade secondarie di New York e ha iniziato a combattere nelle competizioni di strada per guadagnare denaro e sostenere la madre malata. Si dice che sia il più forte combattente nel suo quartiere, è visto come una sorta di eroe da molti bambini. Lo stile di Diego è crudo e spietato, tipico dei combattimenti di strada. Lui si esprime con pugni, placcaggi e testate. Molte delle sue mosse più forti si basano sulla sua esperienza di combattimento in quartieri ristretti, vicino alle pareti.
La seconda è invece una scienziata introdotta con il nome in codice NiCO, a cui Donovan ha affidato la guida del nuovo progetto di sviluppo M.I.S.T. Nonostante il suo aspetto giovanile e innocente, rappresenta una vera minaccia grazie alla sua mente acuta e analitica. Nonostante l’incarico, sembrerebbe avere delle proprie ragioni per assecondare Donovan. NiCO è un praticante del Pencak Silat, una storica arte marziale del sud-est asiatico. Impiega anche i suoi tre anelli “EMF” per potenziare i suoi attacchi e permetterle di muoversi a velocità elevata.
Il roster sembrerebbe a questo punto completo, tant’è che dopo la recente aggiunta di Raidou il sito ufficiale ha perso la dicitura “AND MORE…”. Basti pensare che caratteristica dei Dead or Alive è un roster limitato ma sempre diversificato.
Gli stage e le rispettive “Danger Zones”
Koei Tecmo ha rivelato fino ad oggi 10 stage, nei quali dovremo mettere K.O. i nostri avversari. Come da tradizione queste arene non saranno fini a se stesse, ognuna di esse presenterà una dinamicità ed una interazione sorprendente. Basti pensare alle funi che circondano il ring del “DOA Colosseum” e agli spettatori che spingono i giocatori dagli estremi dello stage verso l’avversario in “The Throwdown”.
Per vincere dovremo padroneggiare al meglio il nostro alter ego e conoscere lo spazio che ci circonda. Le cosiddette “Danger Zones” non ci lasceranno indifferenti, non solo per la loro influenza sugli scontri ma anche per situazioni fuori dal comune che comprenderanno mostri marini e dinosauri.
L’inedita “DOA Central Mode”
Altra novità è la DOA Central Mode, la quale consiste in una ricca raccolta di modalità extra. Tra queste vi è un semplice editor delle vesti per vari personaggi chiamato il “Wardrobe”. Potremo dunque avere la possibilità di scegliere il taglio di capelli e indossare o rimuovere i vari accessori presenti. La cosa non può che essere ben accetta ma, considerando che l’ultimo capitolo ha vantato un numero astronomico di DLC a pagamento di carattere cosmetico, bisognerà valutare in seguito su quanto effettivo materiale ci permetteranno di personalizzare.
A tutto ciò viene aggiunta una Libreria, la quale riassumerà storia e caratteristiche dei personaggi, un Data base che registrerà le nostre attività, un Theater, una Watch mode e una Replay mode. Ultima, ma non meno importante, ci verrà anche data la possibilità di modificare gli accostamenti character-soundtrack. Il tutto, probabilmente, da sbloccare tramite la moneta di gioco.
Considerazioni finali
La carne al fuoco per questo Dead or Alive 6 sembrerebbe dunque molta. L’aver posticipato, di circa quindici giorni, il lancio permetterà al titolo di evitare la forte competizione di Far Cry: New Dawn, Metro Exodus e Jump Force. Ciò dimostra, a mio parere, come sviluppatori e publisher credano fermamente in questa serie.
Siamo, in ogni caso, sempre pronti per farci stupire da Team Ninja e Koei Tecmo con altre bellissime sorprese non ancora svelate.
Ricordiamo che Dead or Alive 6 sarà disponibile dall’1 Marzo 2019 per PS4, Xbox One e PC.