Rilasciato lo scorso 25 febbraio in occidente, Monark è il nuovo gioco di ruolo sviluppato da Furyu e Lancarse. Rispettivamente, i primi sono i creatori della saga di Caligula Effect, mentre Lancarse è un piccolo team di sviluppo formato da ex sviluppatori di Shin Megami Tensei.
Nonostante un’accoglienza tra alti e bassi, Monark nel suo complesso ci è davvero piaciuto, proponendo uno stile di gioco non molto differente da quanto già visto con la saga di Persona. Ci siamo quindi trovati in un ambiente molto familiare in fase di esplorazione, ma anche in fase di combattimento, vista la possibilità di attivare la “Casual Mode”, la quale renderà molto più semplici i combattimenti.
Conclusa questa breve introduzione, non ci rimane che invitarvi ad indossare la vostra divisa scolastica ed a preparatevi per viaggiare insieme a noi in questa nuova recensione!
Monark, benvenuti nella Shin Mikado Academy!
Monark è ambientato all’interno della Shin Mikado Academy, scuola giapponese che improvvisamente viene colpita da una strana anomalia, la quale la isolerà dal resto del mondo. Proprio qui faremo conoscenza col nostro protagonista.
Nonostante sia stata adottata la filosofia del “protagonista muto“, il nostro personaggio è chiamato ad indagare su questa strana anomalia, la quale ha riempito di nebbia tutti i vari piani della struttura scolastica. Ciò sarà possibile grazie all’aiuto di un demone, il quale ci consentirà di fronteggiare tale minaccia.
Con questa breve introduzione ha inizio il nostro viaggio in Monark, un titolo che propone un’ottima longevità, la quale vi potrà accompagnare fino ad anche 40/50 ore per completare la storia principale, senza poi considerare le attività di endgame.
Il pericolo di addentrarsi all’interno delle nebbia!
Uno degli aspetti principali di cui farete conoscenza fin da subito in Monark è l’esplorazione del piano della struttura scolastica, un po’ come se si trattasse un piccolo dungeon da esplorare. Durante queste esplorazioni saremo chiamati a trovare eventuali indizi per riuscire a risolvere alcuni puzzle che ci capiteranno avanzando nella trama.
Molti puzzle risulteranno davvero difficili da risolvere. Nonostante sia comunque una piccola meccanica che abbiamo apprezzato, essa aumenta notevolmente l’esperienza e l’immedesimazione in-game. Inoltre, ciò farà prestare molta attenzione alla barra della sanità mentale, dovendo evitare studenti in preda alla follia, i quali ci faranno alzare di moltissimo la barra, per poi arrivare alla battaglia con cui liberare il piano.
Parlando onestamente, talvolta ci siamo ritrovati ad utilizzare una guida per cercare la soluzione a tali puzzle, dato che molte volte saranno davvero criptici. A volte dovrete inserire per esempio una serie di numeri, una password, oppure risalire ad una combinazione per aprire una cassetta di sicurezza.
Monark, preparatevi a combattere!
Dopo aver dato un primo sguardo all’esplorazione, è arrivato il momento di parlare in maniera approfondita del sistema di combattimento, il quale che propone un sistema TBS, ovvero Turn Based Strategy. In questo sistema ogni personaggio potrà muoversi all’interno della propria zona, per poi scegliere una qualsiasi mossa di attacco che può coinvolgere un singolo nemico, oppure un range dedicato per poter colpire più nemici di fila.
Insomma, il combat system di Monark da molta libertà di movimento e di azione al giocatore, il quale potrà sfruttare ogni singola combinazione per portare la vittoria il più velocemente possibile.
Uno degli aspetti che noterete fin da subito è la completa assenza di una classica barra per l’esperienza all’interno di Monark. Bensì, la progressione sarà gestita interamente dal nostro ramo delle abilità. Ogni qualvolta sbloccheremo un’abilità o ne potenzieremo una, essa ci farà guadagnare un livello ed un aumento delle statistiche.
Le abilità possono essere acquistate attraverso gli “Spirits“, una valuta speciale che guadagneremo attraverso le battaglie. Esse possono variare anche in base voto complessivo a fine battaglia, che può variare da un minimo di “D” ad un massimo di “S”. Inoltre, le statistiche del voto sono influenzate dal rendimento sul campo di battaglia, come turni impiegati e molto altro.
In ogni caso, il team di sviluppo ha pensato anche a chi piace prendersi una pausa per farmare un po’ di “Spirits”. Infatti, grazie allo smartphone del protagonista è possibile telefonare a determinati numeri di telefono, i quali ci teletrasporteranno in alcune battaglie dedicate appunto al farming.
Oltre che avvalersi dell’aiuto di alcuni alleati che incontreremo avanzando nella trama, proseguendo nell’avventura faranno la loro comparsa i “Fiend“, dei compagni scheletrici che hanno accesso a delle abilità davvero fortissime che possono ribaltare completamente le battaglie. Anche i nostri Fiend condividono lo stesso sistema di progressione dei protagonisti, con l’aggiunta di poter utilizzare dei “Vessels“. Questi ultimi altro non sono che delle componenti estetiche, le quali si possono ottenere a fine battaglia e che ne aumentano le statistiche. Alcune possono anche contenere delle abilità attive da utilizzare in battaglia.
Oltre a ciò dovremo prestare anche alla barra “Mad” e alle mosse da scegliere, poiché molte di esse richiederanno un sacrificio di punti vita, oppure alcune aumenteranno di molto la nostra barra della sanità mentale. In ogni caso sarà una cosa molto semplice da gestire, grazie anche all’utilizzo di alcuni oggetti appositi.
In conclusione, Monark propone un esperienza di gioco molto semplice che da ampia libertà al giocatore di sfruttare al meglio le proprie abilità e le abilità dei propri “Fiend”. Nonostante l’assenza di un sistema tradizionale di avanzamento, risultare “overlivellati” per la storia principale diventerà una cosa normale. Infatti, il tutto potrebbe risultare abbastanza semplice e veloce, grazie ad alcune mosse che se combinate possono far terminare la battaglia quasi in maniera istantanea.
Affronta il tuo Ego!
Monark arriva sulle console di attuale e scorsa generazione, con una risoluzione in 4K e 60fps per la versione PlayStation 5.
Dal punto di vista tecnico il titolo non eccelle moltissimo, ma abbiamo comunque apprezzato le varie cutscene proposte con un ottima realizzazione dei personaggi.
Ottimo anche il doppiaggio in lingua giapponese, ben sincronizzato con i sottotitoli in lingua inglese. Stesso discorso anche per le OST che abbiamo apprezzato particolarmente.