Come ogni anno, in questo periodo, fa la sua apparizione sul mercato il canonico titolo dedicato alla competizione per eccellenza in ambito motociclistico. Stiamo parlando di MotoGP 14, opera degli italianissimi Milestorm che, dopo un discreto WRC ed un buon MXGP, propongono la nuova incarnanzione del titolo motoristico per eccellenza. Saranno riusciti a replicare quel Superbike 2001 che i vecchi fan ancora decretano miglior opera dello studio? Scopriamolo nel dettaglio.
Wroooooom
Avviare MotoGP ci metterà a disposizione un’infinità di opzioni tra le quali scegliere; le modalità a disposizione del giocatore sono molteplici e spaziano dalle classiche gare rapide per arrivare a sfidare le leggende della MotoGP, passando per i gran premi, le sfide a tempo e la carriera MotoGP. Quest’ultima è la modalità principe del titolo, nonchè la modalità che vi troverete a giocare per la maggior parte del tempo e si struttura allo stesso modo di quella vista in WRC4.
Noi impersoniamo un novellino, appena entrato nel mondo delle corse, e dovremo farci strada per ritagliarci il nostro posto al sole partendo dalle basi. Siamo quindi costretti ad iniziare dalle categorie più basse, la Moto3, e non avremo inizialmente un contratto fisso, ma piccoli contratti con team per un singolo Gran Premio, con prospettive di contratti stagionali in base alle nostre performance. A tenere aggiornata la nostra carriera e la nostra notorietà, interviene il classico sistema a Fan già visto ed apprezzato in quasi tutti i precedenti titoli della casa milanese e nei titoli della serie GRID, dove le nostre gesta ci garantiranno un numero più o meno alto di fan.
Purtroppo, almeno secondo il nostro punto di vista, questo sistema non ha molto senso in un titolo come MotoGP, visto che nella realtà non si progredisce in carriera solo grazie ai fan che tifano per i piloti, ma nonostante questo il sistema riesce a garantire un buon grado di progressione e quantifica, in modo numerico, la nostra bravura e la nostra evoluzione.
Durante la carriera, potremo decidere anche come intraprendere il mondiale, se affrontarlo in modo ridotto o completo, affrontando una parte o tutti i giri di pista necessari, affrontando le prove, i warm up e le prove libere oppure saltare tutto e scendere direttamente in gara partendo dall’ultimo posto e puntando più in alto possibile. Ovviamente il titolo premia l’affrontare almeno la sessione di qualifica, pena, come dicevamo, la partenza dall’ultimo posto, e già alla difficoltà base e con il settaggio meno simulativo è un’impresa non da tutti riuscire ad arrivare in testa alla classifica ed alla gara.
Durante le prove potremo anche interloquire con i nostri ingegneri e sviluppare modifiche e settaggi particolari per la moto, andando a ricreare quel mondo di evoluzione che realmente sta dietro alle stagioni del motomondiale, che si approfondiscono sempre di più avanzando nella carriera e andando a correre in categorie sempre più alte.
Arcade e simulazione allo stesso tempo
Milestone è da sempre nota per la bravura nel creare un gameplay ed una progressione che riesce a stimolare sia i giocatori inesperti che i veterani del genere corsistico, sia su due che su quattro ruote. MotoGP 14 non fa eccezione e si presenta a noi giocatori con un tripudio di settaggi e modifiche attivabili per rendere più o meno agevole la nostra corsa, le nostre qualifiche e gli eventi in generale; si può infatti passare da un modello di guida molto concessivo ad uno molto più simulativo in pochi semplici passi, e le modifiche si sentono in maniera anche piuttosto pesante sopratutto nel passaggio da guida Standard (la meno simulativa) a guida Pro (la più simulativa).
Oltre al livello di simulazione maggiore, si può intervenire in altri parametri, come la traiettoria consigliata, il freno assistito, l’abs, il controllo di trazione, il ritorno automatico in verticale del pilota dopo la piega, consumi, rotture meccaniche ed incidenti. Abilitando tutti gli aiuti noi non dovremo far altro che seguire le traiettorie ideali, frenare con decisione ed accellerare con altrettanto agonismo in uscita di curva, per un’esperienza leggera e divertente, ma è disabilitando tutti gli aiuti che il titolo mostra tutta la sua cura ed il suo potenziale.
Disattivando tutte le assistenze e le traiettorie, ed abilitando i danni ed i consumi, ogni singolo evento diventa una vera e propria sfida, costringendo il giocatore a dosare ogni singola azione, dalla frenata all’accelerazione nell’uscita dalla curva, pena rovinose cadute o rotture impreviste dovute alla nostra incuria. Non vi capiterà di rado di fare una staccata estrema durante una gara e, durante una frenata troppo decisa, vedere il posteriore della moto alzarsi e rovinare la traiettoria decisa in fase di avvicinamento, così come spesso capita di perdere il controllo del mezzo se si accelera troppo in uscita di curva, facendo la classica “spazzolata” apprezzata da chi segue il motomondiale in tv e spesso utilizzata da Lorenzo, Valentino Rossi e Pedrosa.
Di contro a questa vena simulativa, troviamo il classico sistema di riavvolgimento del tempo, che ci permette di tornare indietro e correggere un errore di traiettoria, una caduta o un incidente, senza alcuna penalità, anche se questa opzione è attivabile per un numero limitato di volte. Inficia negativamente anche la scarsa differenziazione di aderenza tra l’asfalto e l’erba immediatamente a bordo pista, che non ci destabilizza né ci rallenta in alcun modo, permettendoci di tenere pieghe folli anche su di essa, senza il benchè minimo rischio. Ovviamente se ci si allontana un pò più dalla pista o si cerca di tagliare qualche curva, il software ci rallenta bruscamente con un effetto tutt’altro che realistico e piacevole.
Anche il comparto multigiocatore ha giovato di notevoli miglioramenti rispetto al passato, presentandosi con un netcode di ottima fattura, privo di lag anche con una linea non propriamente stellare (la nostra linea di prova è una 4 mega con un upload di 256 kb/s) e senza presentare grosse difficoltà né nel trovare avversari e né nello svolgimento. Oltre alle classiche modalità competitive, fa capolino una nuova modalità nella quale vince il pilota che percorre nel tempo minore la maggior parte dei tratti di pista, segnando un tempo minore rispetto all’avversario, andando quindi a premiare la guida pulita rispetto al sorpasso forsennato del contendente.
Playstation 3.5
Arriviamo infine a parlare dell’aspetto tecnico del titolo Milestone, aspetto che, nonostante l’ottimo curriculum e l’ottima esperienza del team, anche a questo giro di boa non ci ha convinto fino in fondo.
Le moto ed i tracciati sono realizzati con dovizia di particolari ed una precisione maniacale, presentando tutti i dettagli e tutte le finezze che ci si dovrebbero aspettare da un titolo su licenza di questo calibro. I piloti e le loro animazioni, così come il comportamento delle moto, è reso in modo magistrale, con i piloti che si sporgono dalla moto in piega, si alzano durante le frenate e si abbassano nei rettilinei (sia automaticamente che manualmente, a seconda della scelta del giocatore). Dello stesso livello purtroppo non sono i paesaggi, le gradinate ed i pochi personaggi (meccanici nel box) che vedremo, realizzati con pochi poligoni e con texture che sfigurerebbero anche su una PS3. Anche alcune texture delle piste soffrono di qualche problema di piattezza, sopratutto quelle fuori pista, che presenta texture piatte con qualche ciuffo d’erba accennato che appare solo quando ci si avvicina, con il classico effetto di Pop-Up.
Ottimi invece gli effetti di illuminazione, sopratutto con le visuali dal manubrio e dal casco del pilota, così come è ottima la realizzazione della pioggia e l’effetto bagnato sulla pista, sul casco e sul fondo stradale, tanto da modificare anche la dinamica di gioco. Anche le imperfezioni ed i cordoli influiscono bene sulla dinamica, risultando giustamente in rilievo rispetto al resto del tracciato e modificando il comportamento del mezzo a seconda di come li si affronta.
Di ottima fattura anche il comparto audio, che non fa uso di musiche durante la gara ma che si sostiene solo grazie al rombo dei motori perfettamente realizzato. Abbiamo riscontrato, per quanto riguarda l’audio, qualche piccolo bug di sovrapposizione delle voci dei commentatori, ma capita così di rado che non ci sentiamo di penalizzare il titolo per una svista che si può tranquillamente correggere.