Rilasciato lo scorso 19 maggio all’interno della Mafia Trilogy oppure venduto separatamente in versione digitale, Mafia 2 è uno dei fiori all’occhiello di 2K. Tornato sulle console di attuale generazione a distanza di 10 anni dalla sua release originale su scorsa generazione, siamo tutti stati contenti di poter rivivere la magnifica storia della quale ci siamo innamorati.
In attesa di riscoprire il primo capitolo della serie, del quale 2K sta preparando un vero e proprio remake, abbiamo nuovamente vissuto le vicende di Vito Scaletta e del suo fidato amico Joe Barbaro, da semplici ladri all’ingresso nella Mafia. Meglio non scherzare con loro!
Nonostante questa sia già stata giudicata come una remastered davvero pigra e povera di migliorie, siamo comunque pronti a raccontarvi quella che è stata la nostra avventura all’interno di Mafia 2: Definitive Edition.
Detto ciò, mettetevi comodi e preparatevi a rivivere assieme le avventure di Empire Bay!
Mafia 2: Definitive Edition, bentornato ad Empire Bay!
Come già accadeva nell’originale, Mafia 2: Definitive Edition racconta le vicende di Vito Scaletta, un emigrato italiano che con la famiglia cercherà di realizzare il “sogno americano” nel 1943. Proprio nel pieno della seconda guerra mondiale.
Nonostante la propria famiglia cerchi di vivere una vita serena e tranquilla, un furto andato male, svolto assieme al suo amico di infanzia Joe Barbaro, porta Vito ad evitare il carcere andando a combattere in Sicilia, la sua terra natale. A seguito di un infortunio subito in guerra, Vito riesce a ritornare ad Empire Bay lasciando il fronte.
Proprio da qui prende piede la nostra avventura, con una trama articolata e ricca di avvenimenti. Partendo da semplici ladri di strada fino a riuscire a farci un nome all’interno della mafia locale. Come anche nel titolo originale, Mafia 2 non vanta una longevità altissima. Infatti, vi basteranno semplicemente dalle 15/20 ore massimo per portare a termine la storia.
La situazione viene aggravata anche dalla scarsa attenzione riposta nell’intelligenza artificiale. Anche giocando l’intera campagna a difficoltà difficile, abbiamo trovato l’IA davvero lenta e mal gestita. Salvo rari casi in cui ci si trovi in spazi chiusi con tanti nemici, non sarete mai veramente ostacolati e potrete proseguire in tutta serenità.
Perchè Mafia 2 è una remastered “pigra”?
Diciamocelo. Appena abbiamo visto e sentito che Mafia 2 sarebbe ritornato sulle console di attuale generazione, in una versione denominata “Definitive Edition”, molti di noi si sarebbero aspettati un prodotto di tutto rispetto. O quantomeno uno in grado di far rivivere in maniera completamente restaurata e perfetta uno dei capolavori di 2K targato 2010. Così, purtroppo, non è stato. Ma andiamo con ordine.
Come primo aspetto parliamo di gameplay. Il titolo non porta nessuna miglioria in campo, il gioco è infatti rimasto nuovamente ancorato a 30fps dell’originale. Il ché rende legnose sia le fasi di shooting che la semplice esplorazione del mondo di gioco. Il tutto aggravato dai vari e vistosi cali di frame che possono avvenire in qualsiasi momento.
Anche per lo shooting la questione è la stessa. Nonostante sia legnoso per i problemi citati poco fa, risulta ormai invecchiato troppo male. A distanza di 10 anni, il passaggio generazionale è veramente troppo pesante.
Andando avanti, inoltre, il titolo soffre anche di molti bug. Ad esempio, il gioco può crashare in qualsiasi momento. L’audio di gioco non è stato adattato agli standard moderni, causando numerosi problemi utilizzando le cuffie. Addirittura rendendo impossibile sentire i dialoghi o facendo uscire i suoni da un singolo padiglione. Non posso che sottolineare quanto ciò renda l’ascolto davvero frustrante.
Se nel 2010 l’open world di Mafia 2 era già risultato fin troppo noioso e guidato, immaginatevi l’impatto che tale meccanica possa avere in questi giorni. La scelta di lasciare il tutto identico, senza nemmeno introdurre un endgame che ci faccia esplorare liberamente la mappa, potrebbe ostacolare ulteriormente l’appetibilità del titolo alle nuove generazioni di videogiocatori. L’unica introduzione, a nostro parere completamente evitabile, consiste nell’aggiunta di nuovi collezionabili. Avremmo decisamente preferito l’introduzione di missioni o attività secondarie, invece di dover ripiegare nei DLC.
Lo stesso discorso è tranquillamente applicabile anche per le texture ed i modelli dei vari personaggi. Nonostante ci siano diverse migliorie facciali ed alcune correzioni su luci e ombre, non abbiamo trovato nulla di veramente significativo e degno di nota.
In sintesi, non abbiamo apprezzato il lavoro svolto da da D3T in quasi la totalità delle situazioni. Speriamo seriamente che il titolo stia lavorando duramente per, quantomeno, sistemare tutte le magagne tecniche riscontrate.
Un avventura con troppi bassi per risalire!
Mafia 2: Definitive Edition arriva sulle console di attuale generazione con una risoluzione in 1080p e 30fps sia per la prima versione di PS4, che per i possessori di PS4 Pro.
Dal punto di vista tecnico, il titolo non riesce a fare miracoli rimanendo ancorato al 2010. Seppur ci siano alcune labili migliorie, sono davvero troppo poche per giustificare il lavoro complessivo.
Nulla da aggiungere sul doppiaggio fedele all’originale, il quale regala una vera e propria immersione nel mondo di gioco, e alle varie OST presenti. Veri classici della musica del tempo.
Commento:
Dovendo qui oggi valutare il titolo per quello che abbiamo potuto provare, possiamo solamente a consigliarvi un approccio: aspettare. La Definitive Edition di Mafia 2, allo stato attuale, non riesce a sopperire ai difetti con pregi altrettanto importanti. Nonostante sia davvero un’occasione davvero ghiotta il poter recuperare questa vera perla – la cui trama è davvero fantastica – i problemi tecnici del gioco rendono tutto davvero troppo frustrante.
Fortunatamente, 2K e D3T hanno annunciato di essere al lavoro su una patch, la quale promette di sistemare completamente tutti i vari problemi del titolo. Nel caso non vogliate attendere e corriate a comprarlo, accettate di essere in possesso di un titolo ancora molto lontano dalle perfezione che merita.