Little Nightmares – Recensione

Little Nightmares si presenta come un'esperienza imperdibile per tutti gli appassionati di questo genere. Anche se pecca molto per la sua scarsa longevità, i ragazzi di Tarsier Studios sono riusciti a regalarci delle bellissime ambientazioni con un uso perfetto di luci ed ombre che generano un vero e proprio senso di ansia. Il titolo è sicuramente un must have per tutti gli appassionati dei puzzle games ma ci sentiamo di consigliarlo anche a chi approccia per la prima volta a questo genere o a chi è alla ricerca di un prodotto valido per impegnare qualche ora.

Abbiamo avuto il piacere di provare Little Nightmares, puzzle game horror sviluppato dai ragazzi di Tarsier Studios presentato la prima volta durante il Gamescom 2016.
Questo titolo si presenta a noi videogiocatori come un breve viaggio composto principalmente da cinque capitoli ognuno completabile più o meno con una ventina di minuti circa; niente strani enigmi da risolvere, niente jumpscare programmati, solo ambienti chiusi che generano un senso di ansia ad ogni nostro passo.
Siete curiosi di scoprire come i ragazzi di Tarsier Studios sono riusciti a colpirci con questo loro viaggio? mettetevi comodi, spegnete le luci e gustatevi insieme a noi la nostra recensione di Little Nightmares.

Benvenuti a bordo!
Little Nightmares racconta di una bambina di nove anni chiamata Sei, meglio conosciuta come Six
, che viene rapita e nascosta in una valigia posta all’interno della nave Le Fauci, un bellissimo resort subacqueo.
Da qui comincerà il nostro viaggio, un viaggio che metterà a dura prova le capacità fisiche e psicologiche di Six che si ritroverà in diversi scenari, dove faremo conoscenza di vari mostri che cercheranno in qualsiasi modo di ucciderci.
Come già detto ad inizio recensione, gli scenari giocabili in questa avventura saranno solamente cinque ed ora, senza incappare in alcuno spoiler, ve li andremo ad elencare con il solo scopo di presentarvi i vari antagonisti che vi troverete di fronte. Il primo di questi luoghi, la Prigione, funge da prologo/tutorial e ci permette di prendere confidenza con i comandi di gioco nonchè di imparere ad analizzare l’ambiente circostante per cercare una soluzione. Una volta usciti dalla prigione ci troveremo nella Tana dove faremo conoscenza con il Custode, un mostro che controlla e ruba i bambini che provano ad evadere dalla nave. Andando avanti ci troveremo nella Cucina dove incontreremo i Cuochi Gemelli, il cui scopo è quello di catturarci a tutti i costi per aggiungerci al menù del giorno, ordine impartitogli della Signora, proprietaria della nave e responsabile del rapimento di Six. Dopo essere usciti dalla cucina affronteremo uno dei capitoli più simbolici, ovvero La Zona Ospiti; in questa zona troveremo uomini e donne molto grassi che inizieranno a mangiare senza sosta per la sola volontà di soddisfare uno strano senso di benessere. Data la grande massa corporea e la difficoltà nel muoversi vi daranno la caccia provando a strisciare per terra. Ecco che arriviamo alla fine del nostro viaggio con Le Stanza della Signora; l’identità di questa donna rimane sconosciuta fino alla fine del titolo, durante il quale le uniche informazioni di nostra conoscenza riguardano solamente gli indumenti che indossa, ossia un Kimono marrone ed una maschera bianca che le ricopre il viso.
Anche se Little Nightmares pecca per la sua breve longevità riesce comunque ad appassionare i videogiocatori appassionati e non di questo genere, che ad oggi risulta essere molto amato ma allo stesso tempo molto criticato.

Un lato tecnico semplice ma vincente
Little Nightmares approda sulle console di attuale generazione con una risoluzione 1080p e 30fps stabili per la versione base di PlayStation 4, mentre i possessori di PlayStation 4 Pro hanno la possibilità di usufruire della funzione di gioco a 60 fps e un upscaling in 4K grazie alla patch 1.01 del titolo.
Le texture si presentano molto dettagliate e pulite per offrire un’ottima esperienza di gioco anche dal punto di vista visivo, rendendo il mondo di gioco un luogo cupo.
Non è da meno il comparto audio, composto da brani di pregevole fattura che accompagnano l’avventura di Six che, soprattutto se giocata con un buon headset, vi immergerà a pieno in mondo che mescola brividi e leggerezza.Vale la pena acquistarlo?
Se cercate un’ottima alternativa in attesa di grandi uscita videoludiche, Little Nightmares saprà stupirvi per quelle 2/3 ore regalandovi, a nostro avviso, una bellissima esperienza. Se inoltre siete dei collezionisti incalliti di trofei, il titolo riuscirà a strapparvi qualche ora in più di gioco per portarlo a termine in tutte le sue parti.
Inoltre, a suo favore gioca un ruolo fondamentale anche il prezzo accessibile, fissato per 24,90€.

GUIDE TROFEI

Francesco Suozzo
Francesco Suozzo
Appassionato di console sin da bambino, ha cominciato la sua carriera da videogiocatore con l'intramontabile PlayStation One e tanto tempo ci vorrà prima di attaccare il DualShock al muro. Predilige con maestria quasi tutti i generi videoludici, eccezion fatta per i puzzle game. Ha un debole per JRPG e RPG ed è un malato di Final Fantasy e Metal Gear Solid.

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Little Nightmares si presenta come un'esperienza imperdibile per tutti gli appassionati di questo genere. Anche se pecca molto per la sua scarsa longevità, i ragazzi di Tarsier Studios sono riusciti a regalarci delle bellissime ambientazioni con un uso perfetto di luci ed ombre che generano un vero e proprio senso di ansia. Il titolo è sicuramente un must have per tutti gli appassionati dei puzzle games ma ci sentiamo di consigliarlo anche a chi approccia per la prima volta a questo genere o a chi è alla ricerca di un prodotto valido per impegnare qualche ora.Little Nightmares - Recensione