Dopo esser slittato per molti mesi, Driveclub arriva sugli scaffali dei nostri negozi ed è pronto a mostrare le sue carte. Questa esclusiva PlayStation 4 ha infatti promesso molto ai videogiocatori, presentandosi sul mercato come un prodotto intermedio tra un arcade e un simulatore di guida, in grado di coinvolgere i giocatori soprattutto per quanto riguarda il gioco di squadra con un comparto multiplayer che sin dai primi annunci sembrava essere una manna dal cielo. Saranno riusciti i ragazzi di Evolution Studios a mantenere le promesse fatte in precedenza? Scopriamolo insieme.
Problemi iniziali per una buona struttura
Nonostante le aspettative molto alte e l’hype abbastanza elevato per questo titolo, Driveclub non ha raggiunto risultati esaltanti al suo day one anche a causa di una modalità multiplayer non raggiungibile per problemi legati all’accesso dei server, una pecca non da poco visto che il titolo è sempre stato pubblicizzato come unico nel suo genere, in quanto social.
A parte questo problema, non proprio da sottovalutare, il titolo si mostra sin da subito ben strutturato, con una modalità single player che offre un gran numero di gare di vario tipo e che scorrono tra una buona varietà di tracciati realmente esistenti sul nostro pianeta. Le nazioni coinvolte sono molte, e potremo scegliere tra un roster di 70 vetture pronte a bruciare l’asfalto, ognuna delle quali personalizzabile con livree di vario genere e sbloccabili man mano che si va avanti con la carriera. La personalizzazione della verniciatura della carrozzeria è infatti l’unica “modifica” che è possibile applicare sulle nostre vetture ed è possibile anche creare livree personalizzate per distinguere il nostro clan. Niente tuning, quindi.
Altri cambiamenti li vedremo invece durante le gare, dove potremo ammirare l’alternarsi dal giorno alla notte andando a dar sfogo agli effetti di luce derivati dall’illuminazione notturna, veramente ben realizzata. Ad influire sull’andamento delle nostre gare ci pensa anche il meteo, con delle condizioni climatiche che a volte diventano molto avverse e che ci daranno del filo da torcere.
Un arcade non troppo semplice
Il gameplay di Driveclub, come vi abbiamo accennato prima, si pone a metà tra il simulativo e l’arcade. L’obiettivo del team di sviluppo era infatti quello di proporre un titolo non troppo ostico da gestire, ma nemmeno troppo banale. Frenare ad ogni curva è fondamentale per non andare fuori pista e rallentare di conseguenza, e se decideremo di affrontare le curve spalla a spalla con il guardrail entreranno in gioco delle penalità dalla durata di 3 secondi, che vi faranno perdere molto tempo prezioso.
Ad influire sullo stile di guida ci si mette anche il veicolo utilizzato, soprattutto quando le velocità iniziano ad essere più consistenti e dove dovremo saper dosare meglio le frenate per derapare in modo opportuno ad ogni curva e per evitare di perder posizioni, cosa che accade abbastanza spesso quando si va fuori dalle traiettorie ideali.
Il tutto gira intorno ad una grafica che toglie il fiato sotto molti frangenti. I modelli poligonali delle auto, le ambientazioni e i tracciati sono realizzati divinamente e spesso resterete senza fiato ammirando tutto ciò che vi circonda. Le fasi notturne poi riescono davvero ad impressionare con degli effetti di luce sinora mai visti nella nuova generazione di console. Il level design dei paesaggi è imponente, e ammirare montagne innevate, foreste e passaggi cittadini sarà una gioia per gli occhi di ogni videogiocatore. Inoltre con la visuale dall’interno del veicolo è possibile anche mettersi comodi tra gli interni ottimamente realizzati, con particolare attenzione ad ogni dettaglio, dalla realizzazione dei materiali usati nella realtà ai riflessi delle luci naturali ed artificiali sulle parti cromate.
Una buona varietà
Tante le sfide a disposizione come vi abbiamo preannunciato, e al completamento di ognuna di queste saremo ricompensati con dei punti che andranno ad influire sul nostro livello, proprio come se fossimo di fronte ad un gioco di ruolo. Ad ogni passaggio di livello sbloccheremo nuove vetture, nuove livree ed aumenteremo anche la nostra fama. Oltre alle classiche gare avremo anche la possibilità di affrontare sfide di drift o a tempo, che ci impegneranno non poco per raggiungere il miglior risultato.
Gli eventi sono divisi in categorie, che vanno man mano aumentando di difficoltà e che vedranno come protagonisti dei veicoli sempre più performanti. Per passare di categoria in categoria sarà necessario superare una sorta di torneo suddiviso in tre gare, alla fine delle quali dovremo aver raggiunto determinati obiettivi per poter sbloccare lo step successivo e per poter procedere con la nostra carriera. Ogni singolo evento è infatti suddiviso in più obiettivi, ognuno dei quali andrà a sbloccare una stella e, collezionandole, sbloccheremo nuove gare che ci porteranno man mano agli eventi di categoria di cui vi abbiamo parlato proprio poco fa.
Uno per tutti, tutti per uno!
Dopo aver atteso un pò di tempo ecco i server di Driveclub in azione! La modalità multiplayer, essendo Driveclub un titolo pubblicizzato come “social”, è sicuramente una chiave portante di questo brand. Tutto ruota infatti intorno ai Club, un gruppo di sei persone che si unisce per avere la meglio sugli altri team. Si inizia creando un Club e personalizzando il logo e la livrea dello stesso; una volta fatto questo abbiamo due possibilità per assoldare i componenti, ossia potremo mandare degli inviti diretti ai nostri amici o lasciare aperto il tutto dando la possibilità a chiunque di potersi unire al gruppo.
Vincendo tutti insieme le varie gare i giocatori guadagnano dei punti che servono per aumentare il livello del Club, ed anche qui andremo a sbloccare man mano nuove vetture. Si tratta quindi di un vero e proprio gioco di squadra e l’impegno di tutti influirà sul successo dell’intero Club.
Quando vengono affrontate le sfide tra Club sarà compito di tutti guadagnare più punti possibile, anche per chi si trova nelle retrovie della gara. I primi in classifica se la dovranno vedere per guadagnarsi la prima posizione, mentre chi sta dietro può contribuire all’aumentare del punteggio portando a termine alcune sfide presenti sul tracciato, contribuendo per la vittoria.
Si possono anche sfidare gli stessi componenti del Club per determinare chi tra i sei ha le migliori doti di guida, una rivalità interna che spesso porta il singolo a migliorarsi per non far brutta figura nel gruppo.