Sono ormai quasi 32 anni che il nome Dragon Ball riecheggia nei cuori degli appassionati di Manga ed Anime Giapponesi, qualche anno in meno in quello dei videogiocatori; la serie nata dalla matita di Akira Toriyama ha saputo accompagnare generazioni di adolescenti e non più tali attraverso ben tre decenni, alternando cose buone ad altre meno buone, sia come serie che come mero videogame. Dragon Ball FighterZ, nonostante la pletora di fan imbufaliti per il cambio di direzione intrapreso da Arc System Works rispetto a Xenoverse, probabilmente è il miglior Dragon Ball dal lontano Budokai 3. Ma andiamo con ordine…
Dragon Ball FighterZ è il nuovo capitolo videoludico dedicato alla famosa serie di Akira Toriyama. Ecco a voi la nostra recensione!
La serie dopo Z
Dragon Ball ha vissuto un periodo burrascoso dopo la conclusione della serie Z negli anni 90, dalla quale è stato intrapreso un cammino che lo stesso Toriyama ha ripudiato nel corso degli anni: Dragon Ball GT. I titoli antecedenti a FighterZ (salvo gli ultimi nati) riproponevano, in un modo o nell’altro, le situazioni e gli epici combattimenti visti nelle serie e nei lungometraggi animati, fino allo scontro finale con Omega Shenron di GT. FighterZ, invece, si appresta a calcare le orme della nuova serie, Dragon Ball Super nel vecchio continente, che si colloca dopo la dipartita del buon (‘nsomma mica tanto) Kid-Bu. FighterZ prende il calderone di personaggi visti e li proietta in un contesto sicuramente più originale che in passato, dove invece che ripercorrere le leggendarie gesta di Goku (o Kakarot se preferite) e compagni, crea un simpatico stratagemma.
Il Red Ribbon è tornato, più motivato che mai, ed ha un nuovo leader. Mediante un congegno non ben identificato, riesce a indebolire tutti gli eroi più potenti del pianeta e, grazie a questo, ad infestare lo stesso di cloni dei vari personaggi: l’unica speranza per la Terra risiede in…noi. Si, avete letto bene. Fin da subito verremo catapultati all’interno del corpo di Goku, depotenziato ed indebolito, ma saremo noi giocatori a controllarlo, venendo classificati come un gradito ospite per i nostri guerrieri, con la capacità di potenziarne i deboli poteri. Lo stratagemma, dapprima straniante ed artificioso, risulta ben studiato ed integrato nella struttura di gioco e nella narrazione stessa, e giustifica perfettamente la presenza di ben tre combattenti direttamente controllati dal giocatore.
Non ci dilungheremo a parlare ulteriormente della trama che, per quanto risulti nuova e piacevole, non presenta guizzi di originalità particolari, eccezion fatta per il nuovo antagonista che non vi sveleremo. Sappiate che per completare i tre archi narrativi impiegherete dalle 7 alle 10 ore, a seconda di quanto furiosamente procederete nelle scenette di intermezzo.
Amore e Rispetto
Arc System Works dimostra per l’ennesima volta di saperci decisamente fare con i titoli in 2D, confezionando un titolo che, visivamente parlando, risulta essere una gioia completa per gli occhi. Tutto a video è al suo esatto posto, pulito, rifinito, particolareggiato, riproponendo una qualità per certi versi superiore a quella vista nella serie animata. I colori, gli effetti grafici, le animazioni fluide e legate tra loro trasudano tutta l’esperienza dello studio di Gulty Gears e l’amore profondo per questo stile visivo. L’Unreal Engine 4 si dimostra perfettamente in grado di gestire il tutto, con caricamenti fulminei e una resa a dir poco fenomenale della scena. Anche il comparto sonoro non è da meno, riproponendo le classiche voci Giapponesi e gli effetti, oramai storici della saga, insieme a musiche che non tarderanno a far riaffiorire ricordi piacevoli nella mente dei giocatori più attempati.
Il gameplay, cuore pulsante della produzione, si dimostra accessibile fin dai primi minuti di gioco anche ad un neofita del genere ma, se lo si studia approfonditamente, si può scovare e capire quanto sia stato importante il lavoro di bilanciamento fatto dagli sviluppatori; un giocatore alle prime armi può liberamente dare sfogo a tutta la potenza dei personaggi utilizzando combo automatiche semplificate, attacchi speciali come se piovessero e super attacchi in grande quantità. I più smaliziati, invece, coglieranno subito le potenzialità di certe movenze e capiranno fin da subito che per concatenare le combo più devastanti saranno necessarie ore di allenamento per cogliere e comprendere tempistiche e reazioni dei nostri personaggi. Anche il lavoro di distinzione tra i personaggi risulta ben marcato. Tralasciando le varie versioni del medesimo personaggio, ognuno ha un moveset dedicato, con raggio di azione, special, tempistiche e danni dedicati, oltre che attacchi speciali particolari.
Contenuti a non finire
Come ogni buon titolo di Dragon Ball che si rispetti, anche DBFZ non si trattiene dal proporre una serie corposa di contenuti; modalità storia, arcade, allenamento, sfide, tornei, sfide personalizzate, classifiche, montagne e montagne di sbloccabili…questo il pacchetto che viene offerto al giocatore.
La trama, come già sottolineato, impegnerà i giocatori per una frazione di tempo irrisoria rispetto a quanto può potenzialmente fare il resto dell’offerta, che già con la semplice modalità arcade permette un replay value estremamente ampio, presentando bivi e incontri diversificati a seconda delle nostre performance e del nostro team. Conclusi i percorsi arcade, sbloccheremo la versione difficile degli stessi, con ricompense sempre più corpose.
La modalità allenamento, come si evince dal nome, serve a farci comprendere le dinamiche base ed avanzate del titolo, risultando accessibile e chiara, con un intelligente tasto option che ci illustra il da farsi direttamente sul pad. Infine, durante i tornei potremo decidere di sfidare altri giocatori, sia in partite amichevoli che classificate, e qui le cose si fanno decisamente più calde ed interessanti.
Le novità più succose riguardano sicuramente la presenza delle vampate di energia, che permettono un notevole potenziamento sia in termini di danni che di resistenza, con anche una parziale rigenerazione dei punti ferita a disposizione: un utilizzo oculato può ribaltare le sorti di un combattimento.
Altra novità risulta essere la presenza delle Sfere del Drago, che si sbloccano compiendo determinate azioni durante il combattimento. Le azioni fatte da entrambi i contendenti concorrono ad attivare le Sfere, che una volta sbloccate è possibile attivare solo una volta completate ben 7 barre di energia; una volta raggiunti entrambi i requisiti è possibile evocare il Drago Shenron per esprimere un desiderio, che può ribaltare le sorti della lotta. Attenzione però: l’elemento più interessante di questo aspetto è che solo uno dei giocatori potrà ottenere il beneficio, a scapito dell’altro, nonostante si concorra entrambi allo sblocco delle sfere; il primo che raggiunge le 7 barre di energia ed esegue la giusta combinazione di tasti avrà il Drago dalla sua!
Infine parliamo del netcode che mostra ancora qualche incertezza, probabilmente derivante dai problemi rilevati in fase di beta, ma nulla che non possa essere risolto con qualche piccolo aggiustamento; il problema più grave riscontrato ad ora risulta l’attesa necessaria a trovare una partita, ma non abbiamo rilevato né crash né disconnessioni involontarie, né tantomeno lag.
[…] I primi due personaggi che arriveranno tramite DLC in Dragon Ball FighterZ saranno Broly e Bardack, il Super Saiyan Leggendario utilizzerà come super special attack il “Gigantic Meteor” che consumerà ben tre barre di aura per sprigionare un’enorme potenza. Invece il Super Saiyan della leggenda nonché padre di Goku, metterà in mostra il suo super special attack “Revenge Assault“, dove si trasformerà in Super Saiyan e si spingerà verso i suoi limiti utilizzando il vigore. Al momento non è stato comunicato alcun prezzo ne tanto meno una data d’uscita per il rilascio di questi due iconici personaggi, ma vi ricordiamo che Dragon Ball FighterZ è attualmente disponibile su PlayStation 4, Xbox One e PC, potrete trovare la nostra recensione sul sito tramite questo Link. […]