Control – Recensione

Remedy è finalmente tornata grande stile con Control. Control è, senza dubbio, un must buy di questa generazione. Dubito vedremo un altro titolo di questo calibro entro la fine di questa generazione. Remedy è riuscita a creare un pacchetto vincente e ben studiato, seppur non enorme nelle forme, con un ottima IA e carico di sfide. Un titolo che avrebbe meritato forse qualcosina di più. Purtroppo, per via dei suoi problemi tecnici legati al frame rate, ci vediamo costretti a non promuovere a pieni voti il progetto, rimanendo fiduciosi che la situazione cambierà in futuro. Consigliamo il titolo a chi è appassionato dei giochi Remedy e a chi cerca un titolo particolare per cui passare il tempo in attesa di altre uscite più importanti.

Dopo quattro anni dall’uscita di Quantum Break sulla console di casa Microsoft, Remedy è finalmente tornata a far parlare di sé. La celebre software house, la quale ha dato vita a Max Payne ed Alan Wake, arriva sul mercato con una nuova IP multipiattaforma. Un titolo su cui il team finlandese (e lo stesso Sam Lake) ha posto altissime aspettative. Stiamo parlando ovviamente di Control.
In questi ultimi giorni il nuovo titolo del team finlandese è sulla bocca di tutti, riuscendo a spaccare in due la critica. Da una parte chi lo elogia come uno dei migliori titoli di questa generazione per via della sua cura nei dettagli, la fisica degli oggetti ed ambienti al 99% distruttibili. Mentre dall’altra chi lo critica per i numerosi problemi tecnici. In particolare i cali di frame, di cui il titolo soffre sia su console “base” che sulle versioni potenziate di PS4 e Xbox One.
Conclusa questa breve introduzione, mettetevi comodi e rimanete insieme a noi in questa nostra recensione di Control!

Direttore per caso!

Raccontare la trama di Control non è affatto semplice, poiché il gioco è ricco di sfaccettature tanto interessanti quanto complesse. Tanto complesse da poter anche confondere un giocatore molto interessato al lato narrativo.
In Control prendiamo controllo di Jesse Faden, una ragazza che diventa direttrice della Federal Bureau of Control in seguito a dei misteriosi eventi avvenuti all’interno del quartier generale. In seguito Jesse si rende conto che tutta la struttura, nella quale prendere atto l’intero titolo, è stata invasa da una entità sovrannaturale chiamata “Hiss”. Spetta dunque a lei, nuova direttrice, combattere tale minaccia.
Senza scendere troppo nel dettaglio, possiamo solo rassicurarvi sulla bontà del lavoro di Remedy. La trama di Control è senza alcun dubbio complessa, ma anche ricca di suspance, temi psicologici ed una sceneggiatura di prim’ordine. Una trama che difficilmente vi annoierà.
L’unico “difetto” – se così vogliamo chiamarlo – che abbiamo riscontrato risiede nella scarsa longevità. Control, di base, è un titolo piuttosto lineare, il quale si basa sulle proprie 10 missioni principali. Seppur ben scritte, avremmo preferito un maggiore approfondimento in tal senso. In ogni caso, il gioco presenta comunque molte attività secondarie davvero ben fatte, come anche l’aggiunta di qualche boss.

Out of Control!

Ciò che rende Control veramente unico è, senza ombra di dubbio, il suo gunplay e l’applicazione dei poteri della protagonista.
Durante la nostra avventura all’interno del Bureau, Jesse si rende conto di poter assorbire diversi poteri con cui diventare sempre più forte e poter sconfiggere la “minaccia”. Tra questi troviamo la possibilità di lanciare oggetti, levitare in aria, una normale “evasione” e creare uno scudo per proteggersi da attacchi più pesanti.
Ovviamente, anche “L’arma di Servizio” è al centro della nostra esperienza. Control presenta infatti anche meccaniche da TPS, esattamente come il suo “fratellino” Quantum Break. Tale arma può avere fino a 5 tipi di forme, le quali variano tra Rapidità, Frantumazione ed altro. Spetta al giocatore decidere quale tipo di forma usare in base alla situazione.
Sia le abilità che le armi possono essere potenziate. Le abilità si potenziano tramite gli appositi punti abilità ottenuti durante missioni principali e secondarie. Sulle armi, invece, possiamo applicare fino a 3 “Mod Arma”, potenziandole a nostro piacimento.
Le “Mod Arma” si possono trovare ovunque, anche abbattendo nemici. Variano in base livello raggiungendo come massimo il livello 5. È inoltre possibile crearle casualmente tramite la voce “Creazioni Astrali”, sia mai che la fortuna venga in nostro soccorso!

L’importanza dei poteri, mai stare fermi!

Abbiamo imparato una cosa in questi giorni intensi su Control, mai stare fermi!
Il titolo di Remedy non è semplice. Per sopravvivere è necessario sfruttare l’ambiente circostante a proprio favore e saper improvvisare un qualsiasi tipo di scontro, sia i più semplici che quelli in cui occorre prestare maggiore attenzione.
Come già anticipato, l’ambientazione di Control è completamente distruttibile. Sfruttando l’abilità “Lancio” possiamo scagliare praticamente qualsiasi cosa ci capiti sottomano, come un estintore o persino un muletto.
Una delle cose che ha fatto breccia nei cuori degli appassionati è proprio la cura posta nella fisica di qualsiasi oggetto, dal più leggero a quello più pesante. Staccare pezzi di muro per poi vedere l’ambiente danneggiarsi è davvero fantastico, per non parlare anche degli effetti che si creano dopo le esplosioni.
Oltre a divertirci nel lanciare oggetti contro i nemici, le abilità fondamentali negli spostamenti sono la levitazione e l’evasione. Poter approcciare il nemico dall’alto e poter raggiungere luoghi prima inaccessibili è davvero soddisfacente, lasciando davvero un’ottima impronta sul gameplay.
Anche dal punto di vista dell’IA Control riesce a regalare un ottimo senso di sfida. Affrontare le numerose ondate di nemici non ci ha mai annoiato. Sentiti complimenti al team di sviluppo che è riuscito a regalarci un ottimo titolo ricco di sfida, di certo non uno da prendere sottogamba.
Concludendo, se decideste di far vostra l’opera di Remedy, fate sempre affidamento sui poteri. Il solo utilizzo della vostra “Arma di Servizio” non vi porterà lontano. Divertitevi e fate esplodere gli scenari!

A spasso nel bureau!

Seppur di base si presenti in maniera piuttosto lineare, la mappa di Control non è da sottovalutare. Non neghiamo di aver aver avuto qualche difficoltà nell’esplorazione del Bureau. Nelle prime sessioni ci siamo addirittura persi per i suoi corridoi labirintici. Consigliamo infatti di prestare attenzione non solo alla mappa di gioco ma anche ai cartelli direzionali, i quali indicano le diverse aree del settore nel quale ci troviamo.
Il Bureau è diviso in 4 settori. Il più importante è il settore “Esecutivo”, il quale si trasformerà nel nostro quartier generale. Man mano che incontriamo i diversi NPC, essi si spostano automaticamente in quel settore.
Immancabile ovviamente la presenza del viaggio rapido. Durante le nostre prime visite nelle diverse aree dei settori siamo tenuti a ripulire i “Punti di Controllo” dai nemici che li presiedono. Conquistando tali punti sblocchiamo i viaggi rapidi, potendoci spostare a nostro piacimento.

Un diamante ancora troppo grezzo

Control arriva sull’ormai versione base di PS4 con una risoluzione a 900p e 30fps, mentre PS4 Pro può sfruttare una risoluzione in 1080p.
Dal punto di vista tecnico, è inutile negarlo, Control soffre di tantissimi cali di frame rate. Durante la nostra prova su una PS4 Pro ne abbiamo riscontrati fin troppi. Ogni volta che usavamo un viaggio rapido, durante le fasi di shooting più movimentate ed anche durante normali sessioni di esplorazione. Rimaniamo fiduciosi del fatto che Remedy possa sistemare in qualche modo la situazione.
Dal punto di vista grafico, invece, il titolo sfrutta lo stesso motore utilizzato in Quantum Break. Cpntrol riesce comunque a regalare un’ottima resa a schermo, con effetti particellari fantastici, per non parlare anche della bellissima atmosfera e dei giochi di luce/ombra.
Di ottima fattura il doppiaggio inglese, ben sincronizzato con i sottotitoli in lingua nostrana. Stesso discorso per le OST, davvero niente male.

GUIDE TROFEI

Francesco Suozzo
Francesco Suozzo
Appassionato di console sin da bambino, ha cominciato la sua carriera da videogiocatore con l'intramontabile PlayStation One e tanto tempo ci vorrà prima di attaccare il DualShock al muro. Predilige con maestria quasi tutti i generi videoludici, eccezion fatta per i puzzle game. Ha un debole per JRPG e RPG ed è un malato di Final Fantasy e Metal Gear Solid.

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Remedy è finalmente tornata grande stile con Control. Control è, senza dubbio, un must buy di questa generazione. Dubito vedremo un altro titolo di questo calibro entro la fine di questa generazione. Remedy è riuscita a creare un pacchetto vincente e ben studiato, seppur non enorme nelle forme, con un ottima IA e carico di sfide. Un titolo che avrebbe meritato forse qualcosina di più. Purtroppo, per via dei suoi problemi tecnici legati al frame rate, ci vediamo costretti a non promuovere a pieni voti il progetto, rimanendo fiduciosi che la situazione cambierà in futuro. Consigliamo il titolo a chi è appassionato dei giochi Remedy e a chi cerca un titolo particolare per cui passare il tempo in attesa di altre uscite più importanti.Control - Recensione