Avete ancora nitido nella mente il periodo della vostra vita in cui eravate bambini?
A quei tempi tutto era molto più semplice, non si avevano responsabilità, non si dovevano affrontare grossi problemi, ed anche la scuola in fin dei conti non era poi così male (pensandoci a distanza di anni, s’intende…).
Eravamo liberi dalle cose brutte e noiose che stiamo affrontando da adulti, ma soprattutto eravamo liberi di far spaziare la nostra fantasia in mille mondi ed in mille universi, rendendo i nostri giocattoli ed i nostri giochi i compagni di infinite avventure. Ci bastava essere da soli nella nostra cameretta per poter prendere i nostri “pupazzi” preferiti e dare libero sfogo alla nostra immaginazione. In pochi istanti il Grande Mazinga si ritrovava a combattere contro Megatron, ma solo fino a che un gigantesco Tirannosaurus Rex non metteva i suoi denti aguzzi su entrambi. Il mondo era nuovamente in pericolo, e solo un’uomo poteva salvarlo da questo disastro, Superman l’uomo d’acciaio, che insieme al suo inseparabile amico Spiderman, in un batter d’occhio sarebbero stati in grado di risolvere la situazione salvando così migliaia di vite.
Infinite volte ci siamo fatti rapire da questi voli pindarici in tenera età, e proprio queste esplosioni di fantasia sono state l’idea di fondo dei ragazzi di Traveller’s Tales, che hanno collegato tutti i vari universi LEGO in una grandissima ed avvincente avventura. Volete sapere com’è andata a finire quindi quando Batman, Gandalf e Wildstyle si sono ritrovati insieme sulla strada per Oz? Non esitate allora, il portale è aperto…
Una strada di mattoncini d’oro…
Il succo del discorso è proprio questo. Il cattivo di turno sta usando i suoi poteri per recuperare oggetti preziosi e malvagi alleati provenienti da vari mondi. Dall’Unico Anello alla Kryptonite, da Saruman il Bianco a Joker, tutti insieme per riuscire a conquistare l’interno multiverso. Ma i suoi piani si scontrano con un trio di eroi impossibile quanto improbabile, composto dal Cavaliere Oscuro, da Gandalf il Grigio e da Wildstyle, che insieme tenteranno di salvare i propri amici e riportare tutti gli universi al loro stato “normale”, se tale parola può essere usata per i loro mondi, sia chiaro…
Lord Vortech però ha uno scopo importante da perseguire prima che sia troppo tardi, e farà qualunque cosa pur di riuscire nel suo intento, anche affidare dei compiti importanti al Joker, che come saprete non è proprio il massimo in tema di sanità mentale…
Preparatevi quindi a attraversare la terra di Oz, la Springfield dei Simpsons, il TARDIS del Doctor Who e tanti altri mondi legati a tutti i personaggi presenti nella trama principale. Siate pronti a recuperare alleati e graditi aiuti, e preparatevi allo scontro finale con questo spregevole essere che nell’ombra sta tramando per la conquista dell’infinito.
Un mago non è mai in ritardo…
LEGO Dimensions arriva in Italia con ben un anno di terribile, estenuante, tristissimo, sofferto e malinconico ritardo. Sapere che il resto del mondo ci stava già giocando mentre noi poveri bistrattati italiani avremmo dovuto aspettare chissà quanto, è stata letteralmente una tortura. Alcuni utenti hanno provveduto ai tempi con l’importazione, cosa che probabilmente avrà da un lato diluito le spese dovute alle uscite scaglionate dei vari Level Pack, Team Pack e Fun Pack delle cinque wave finora disponibili (sei contando anche la prossima del 28 settembre), ma le avrà anche leggermente aumentate per via dei costi d’importazione. Il titolo infatti arriva sì qui da noi in ritardo, ma perlomeno arriva ad un prezzo inferiore di almeno 20€ rispetto alle controparti estere. A questo, c’è da aggiungere anche che il titolo nel frattempo è stato localizzato interamente in italiano, e che al suo interno, previa connessione ad internet della console, ci saranno tutti gli aggiornamenti fino ad ora rilasciati. Ma partiamo dall’inizio, ovvero: che cos’è LEGO Dimensions?
LEGO Dimensions è la risposta di Traveller’s Tales ai diretti rivali del settore dei Toys To Life, che dopo la prematura dipartita di Disney Infinity, restano solo in due, gli Amiibo su piattaforme Nintendo e gli Skylanders su tutte quelle attualmente sul mercato. Il funzionamento tecnico è all’incirca lo stesso, tutti fanno uso di tag NFC per il riconoscimento dei personaggi e dei veicoli, ma c’è una differenza strutturale tra i vari brand. Forse potrà sembravi un parere troppo personale, lo ammetto, ma a livello estetico/qualitativo dei personaggi, tra tutti quelli che ho potuto “toccare con mano”, gli Skylanders, pur essendo stati i primi ad arrivare sul mercato, non mi sono mai sembrati di qualità eccelsa, mentre invece i Disney Infinity sono erano (sigh) oggettivamente bellissimi, gli unici infatti ad essere in grado di tenere testa agli ultimi arrivati. Se non fosse infatti per i personaggi di Star Wars tra le fila della versione 3.0 di Infinity, Marty McFly, Doc, Peter Venkman, il Doctor Who e compagnia bella avrebbero vinto a mani basse tutto quanto senza bisogno nemmeno di cominciare la gara. Sia chiaro, con questo non dico che i Disney Infinity sono superiori, anzi, sul primo gradino del podio c’è scritto LEGO a caratteri cubitali, ma al cuor non si comanda, ed è estremamente difficile dire di no al lato oscuro della Forza. Ma su questo punto in particolare ci torneremo in seguito a tempo debito…
Un mattoncino è per sempre…
Per quello che riguarda gameplay e meccaniche di gioco, il titolo resta fedele alla ormai rodata e solida formula LEGO, che per la precisione è quella fissata circa ai livelli di LEGO Jurassic World. Se conoscete la serie quindi, non incontrerete assolutamente nessun problema nel giocare anche a questo titolo, che per tradizione sarà densissimo di cose da distruggere, di collezionabili da trovare (anche se forse meno del solito), di livelli da completare e di gettoni da raccogliere. Il classico ed irriverente umorismo la farà da padrone in ogni momento della trama e quasi in ogni scena, e pensiamo sia praticamente impossibile che non riesca a strapparvi nemmeno una risata.
Gli enigmi presenti nei livelli chiaramente non saranno mai preoccupanti o impossibili da superare, perché come sempre il target di età è puntato verso il basso (NdDemon: STOLTI!!), e di conseguenza il livello di sfida sarà tarato all’incirca su “poco e niente”.
La novità principale invece, quella per cui il titolo si differenzia dagli altri episodi della serie, è l’interazione manuale che si deve avere con il Toy Pad ed i vari personaggi. Esso infatti non è solo un gioiellino che funge da lampada ambientale con luce in diverse colorazioni, ma in base alle esigenze saprà indicarvi cosa fare e soprattutto dove farlo. Ogni tanto infatti, vi sarà richiesto di spostare un determinato personaggio da una delle tre zone del Toy Pad ad un’altra che si illumineranno all’uopo, oppure di fare una sequenza di spostamento su tutte e tre, o ancora di non poggiare il protagonista su un determinato punto durante una boss fight, o ancora più semplicemente per far spostare un personaggio tramite un vortice dimensionale. Insomma, per dirla in parole povere, LEGO Dimensions non è un titolo che vi fare stare solamente con il controller in mano, ma riuscirà a farvi toccare con mano i vostri eroi preferiti… (ok, ammetto che da un certo punto di vista l’ultima frase potrebbe essere fraintesa, ma giuro che è stata scritta con le migliori intenzioni…).
Shut up and take my money…
Altra novità di questo titolo, sono i personaggi in campo. Chiaramente la squadra che andremo a controllare nel gioco sarà composta dai personaggi e veicoli fisici in nostro possesso e che abbiamo posizionato sul Toy Pad. Potranno essere al massimo sette contemporaneamente, e potremo tranquillamente sostituirne alcuni al volo semplicemente togliendo un eroe dalla basetta e posizionandocene un altro.
Nel corso dei livelli, come in praticamente tutti i comuni titoli LEGO, sarà normalissimo trovare punti in cui si avrà bisogno dell’aiuto o dei poteri di determinati personaggi, che ovviamente non sono tra quelli del team base. Sono cose ovviamente secondarie, che non bloccano il normale proseguimento del livello o della trama, ma vi permettono di raccogliere alcuni degli innumerevoli collezionabili, o di fare incetta di preziosissimi gettoni, la moneta di gioco che che si userà per gli upgrade dei veicoli o per altre necessità. Nessuno vi vieta di risolvere subito tali faccende, e per farlo ci sono principalmente due metodi a vostra disposizione. Il primo, è quello di “affittare un eroe”, ovvero pagare la cifra richiesta vicino al blocco informazioni, ed usare il personaggio in questione per un tempo limitato in modo da riuscire a fare per alcuni istanti quello che in sua assenza vi era precluso. Il secondo, è invece quello di avere fisicamente il personaggio richiesto, da montare o direttamente pronto all’azione per poter essere posato sulla basetta ed entrare subito in partita.
Avere i pack è sicuramente costoso, però vi permettere di poter passare parte del vostro tempo di gioco a montare personaggi e veicoli, che ovviamente troverete completamente smontati nelle varie confezioni, cosa che devo confessare trovo personalmente di una bellezza inaudita. Tra l’altro, i veicoli possono di solito essere montati in ben tre modi differenti, assumendo l’aspetto delle controparti digitali a cui possono essere collegate abilità e poteri differenti in base alla forma.
Più Pack per tutti…
Piccolo escursus per quello che riguarda i pacchetti di espansione. Esistono tre tipi di pack disponibili all’acquisto: Level Pack, Team Pack e Fun Pack. I Fan pack contengono solo un personaggio ed un veicolo, e costano circa 15€. I Team Pack sono l’equivalente di due Fun Pack, e contengono infatti due personaggi e due veicoli al prezzo di circa 25€. Leggermente più costosi invece i Level Pack, che per circa 30€ vi forniranno solo un personaggio e due veicoli, ma vi daranno accesso all’ambientazione legata a tale personaggio con un nuovo livello ed un po’ di attività da svolgere nell’hub specifico. Sono questi ultimi infatti il vero motivo per acquistare i pack aggiuntivi, perché aggiungono qualche ora in più di divertimento alle tante già presenti nel titolo vanilla dello starter pack.
In aggiunta, coloro che acquisteranno il titolo nella versione per PlayStation 4, troveranno incluso nella confezione il personaggio di Supergirl, mentre in alcuni negozi è stato distribuito quello di Green Arrow come bonus prenotazione.
Per il futuro, sono previsti i pack dedicati al nuovo film dei Ghostbusters (NdDemon: nonostante non esista…), Adventure Time, Harry Potter, Sonic, Mission Impossible, LEGO Batman The Movie, ed icone degli anni 80 come Michael Knight e B.A. Baracus dell’A-Team, i Gremlins e soprattutto i Goonies.
A broken brick…
Per quello che riguarda l’aspetto tecnico invece, devo dire che onestamente avrei voluto saltarlo a pié pari, perché nettamente in secondo piano se teniamo conto del livello di divertimento fornito dal titolo, ma ahimé, ce tocca, e qualche cosa la dobbiamo dire per forza…
Graficamente il titolo ha un’aspetto pulito, fluido e senza scossoni di nessun genere. E’ difficile ormai riuscire ad andare oltre la perfezione raggiunta nella resa visiva di questo mare di mattoncini di plastica, era bella in LEGO Jurassic World, era bellissima in LEGO Marvel’s Avenger, ed era meravigliosa in LEGO Star Wars Il Risveglio della Forza, perciò senza eccedere con ulteriori elogi passiamo al comparto audio. Qui le cose migliorano ancora, ed è tutto merito della sapiente mano che ha aggiunto la musica del vecchio telefilm di Wonder Woman quando lei si alza in volo, o di quello di Superman, o della colonna sonora dei Ghostbusters, di Ritorno al Futuro, dei Simpsons e di Doctor Who. Non versare nemmeno una piccola lacrima al suono di queste melodie, significa solo due cose, o siete nati troppo tardi, o siete delle persone senza cuore…
Ovviamente il titolo non è perfetto, e come si dice spesso in questo campo, non tutti gli NFC riescono col buco…
Riprendendo diligentemente ogni ottimo aspetto del brand LEGO, si rischia di portarsi dietro anche tutte le problematiche storiche di questi titoli. Oltre alle immancabili compenetrazioni dei corpi, i titoli Traveller’s Tales hanno un paio di talloni di Achille nella gestione della telecamera e nell’IA dei personaggi controllati dal sistema. Il primo problema si nota maggiormente in alcune angolazioni, non è totalmente debilitante, ma di certo risulta quanto meno scomodo. Il secondo invece è da tempo immemore un fardello della serie, per colpa del quale ogni personaggio controllato momentaneamente dal sistema perirà sotto i nostri colpi per essersi messo in mezzo durante una battaglia, o sarà il destinatario delle nostre imprecazioni quando resterà bloccato inspiegabilmente da un malvagio e terrificante gradino.
La cosa brutta però, è che oltre ai problemi “digitali” del titolo, è possibile incappare in qualche bug fisico, ed infatti, come è capitato al mio povero Shaggy del Team Pack di Scooby-Doo, può succedere che alcune tag nei personaggi siano difettose, e quindi siano impossibili da utilizzare. Lì, sfortunatamente, l’unica soluzione è la sostituzione del pezzo.
Per chiudere il discorso tecnico, vi abbiamo già anticipato che la localizzazione è completamente in italiano, ma ciò che non vi abbiamo ancora detto è che buona parte del doppiaggio è stata demandata ai doppiatori originali dei personaggi, rendendo gli spezzoni di trama ancora più godibili.
LOVE LOVE LOVE
In chiusura, lo ammettiamo candidamente, una della carte vincenti di LEGO Dimensions è la nostalgia, che poi è la trappola principale in cui quelli della mia età cascano con tutte le mutande. E’ letteralmente impossibile resistere alla versione LEGO di mostri sacri come Ghostbusters, Ritorno al Futuro, Il Signore degli Anelli o del Dottor Who. Non si può. E’ scritto sulla pietra che tale resistenza è inutile ed è anche un peccato mortale, e lungi da noi l’idea di infrangere cotali regole… Giammai!!
Scherzi a parte, fare un tuffo nel passato, che sia con una macchina del tempo o con una manciata di mattoncini, non può che far bene al cuore di noi gamer leggermente attempati, ed il nostro al momento batte all’impazzata per tutti gli universi di LEGO Dimensions. Quando sono uscito dalla presentazione ufficiale a Milano qualche giorno fa, la prima cosa che esternai sul titolo sui social network fu che era stato amore al primo mattoncino, oggi posso affermare senza esitazione che LEGO Dimensions è AMORE dal primo fino all’ultimo mattoncino, perciò se volete bene ai vostri figli, ma soprattutto se volete bene a voi stessi, attraversate immediatamente questo portale dimensionale, non ve ne pentirete.
PS: la foto che vedete qui sopra non è stata trovata meramente in giro per la rete, ma è effettivamente la mia collezione, dove noterete infatti la mancanza dei personaggi del Team Pack di Scooby-Doo, che come detto prima si è rivelato difettoso. In attesa di una sostituzione, mi sto già organizzando per le prossime uscite. Voi che cosa state aspettando?
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