Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 – Recensione

Harry Potter e i Doni della Morte Parte I è un gioco mal realizzato dal punto di vista tecnico e noioso per una troppa linearità e facilità del gameplay, ma per quanto riguarda i tie-in questo è un classico e si punta molto sul nome del gioco per attirare le masse all'acquisto di un prodotto con un forte appeal mediatico. E’ un titolo capace di divertire i videogiocatori più piccoli o fortemente casual, che cercano semplicità ed un eroe cinematografico già conosciuto. Il gioco di per se ha molti difetti ma il peggiore è senza dubbio la mancanza di precisione nei colpi, portando il giocatore ad una frustrazione difficilmente accantonabile. Non ci resta che augurare un buon lavoro per il secondo capitolo sperando di avere un buon gioco tra le mani, che ci faccia dimenticare questo nefasto ed impreciso capitolo.

Alla ricerca degli Horcrux
Sono passati ormai più di due anni da quel 5 Gennaio 2008, data di uscita dell’ultimo libro di Harry Potter sottotitolato I Doni della Morte, volume che conclude la celebre saga. Dopo il grande successo di vendite arrivate in pochi giorni a 72 milioni di copie, era facilmente ipotizzabile una contrapposizione cinematografica in tempi brevi, e di conseguenza l’uscita di un Tie-in del gioco su tutte le piattaforme del mercato. I precedenti capitoli videoludici sono stati, chi più chi meno, delle buone trasposizioni, raggiungendo il miglior risultato con l’episodio dedicato alla Camera dei Segreti con l’introduzione del concetto di open world. Andiamo quindi ad analizzare il gioco uscito in contemporanea con l’ultimo film uscito nelle sale. Saranno riusciti gli sviluppatori di EA a portare la magia del mondo di Harry Potter sulla nostra Playstation 3?

L’ascesa del Signore Oscuro
Prima di iniziare a parlare del gioco è doveroso dare un breve accenno alla trama di quest’ultimo. Impersoneremo Harry, alle prese con l’importante responsabilità ereditata da Albus Silente sulla distruzione degli Horcrux per poter avere una possibilità di uccidere il signore oscuro, Lord Voldemort. Il gioco ci ripropone degnamente la trama di film e libro, con  Voldemort che inizialmente si trova a casa Malfoy intento ad elaborare un piano per uccidere il protagonista, convinto da Piton che il giovane mago avrebbe lasciato la casa degli zii il giorno prima del suo diciassettesimo compleanno. Purtroppo come previsto da Severus, l’ Ordine della Fenice la sera antecedente il compleanno di Harry procede con il trasferimento, ma con un’idea ingegnosa elaborata da Malocchio Moody. Il piano infatti prevede che i membri più giovani tramite la pozione polisucco prendano le sembianze di Potter per cercare di confondere i nemici, ma questa strategia non ha il successo sperato e durante lo scontro perde la vita Moody e rimane sfigurato il fratello più grande di Ron.
E’ qui durante la fuga che prendiamo il pad in mano, e a bordo della moto di Hagrid dovremo affrontare i mangiamorte, che in groppa a delle scope ci si pareranno davanti arrivando da tutte le direzioni.
Questo è l’inizio del plot narrativo della prima parte di Harry Potter e i Doni della Morte, reso abbastanza bene all’interno del gioco anche se viene sovrastato da un enorme pecca: la mancanza delle voci ufficiali. Il doppiaggio purtroppo non è di altissimo livello e presenta alcune tonalità vocali che si adattano ben poco ad alcuni personaggi. Dai primi istanti di gioco ci si può rendere conto di come ci sia un’ottima realizzazione dei volti dei personaggi primari come Harry, Ron, Hermione e Voldemort e dei personaggi comprimari come Hagrid ed Arthur Weasley. Purtroppo però sotto il profilo grafico questa è l’unica cosa che si salva, ed infatti i nemici come i Mangiamorte e Ghermidori sono veramente poco caratterizzati e poco diversificati tra loro.
Molto limitate le animazioni dei personaggi primari e non, che si presentano legnose e quindi poco fluide, forse le peggiori di questa gen. Le ambientazioni sono molto piatte e anche queste poco caratterizzate ed afflitte da una vistosa linearità, ed anche le texture sembrano essere in bassa definizione, con un aggravante caratterizzato da un vistoso pop-up.
Altra nota positiva, oltre ai volti, è la colonna sonora e le soundtrack che sono ottime, forse perchè riprese di peso dal film.

A colpi di bacchetta magica? Anche no
Come già accennato in precedenza le avventure di Harry Potter in salsa videoludica sono sempre state avventure a livelli o openworld, ora però EA ha attuato un cambio di rotta portando il maghetto in una sorta di FPS magico. Per prima cosa vogliamo segnalare un dato di fatto, ossia che durante tutto il gioco dovremo andare da un punto A ad un punto B, ed uccidere tutti i nemici che avremo davanti senza differenza sia che siano Ghermidori, Mangiamorte o Dissenatori in maniera sequenziale riducendosi ad un oblio della linearità.
Nel gioco per facilitare gli scontri è stato introdotto il metodo di coperture dietro alle sporgenze, ma con risultati quantomeno imbarazzanti, sfoggiando animazioni imprecise e movimenti molto poco veritieri. Per quanto riguardo il set di mosse a nostra disposizione, gli incantesimi d’attacco che avremo a disposizione sono molteplici: lo Stupeficium, primo incantesimo a nostra disposizione, Petrificus Totalus, per pietrificare i nostri nemici, Immobilus per immobilizzarli e molti altri che non vi vogliamo svelare. Queste magie offensive, eseguibili con la semplice pressione del tasto L2 per mirare e di R2 per sparare, sono si molteplici e varie ma con il loro effetto è sempre più o meno lo stesso e ci permetteranno sostanzialmente di sbarazzarci dei nemici sia con la pietrificazione, sia con un incantesimo stordente o uno immobilizzante. La vera pecca delle mosse d’attacco è dovuta al fatto che qualsiasi attacco cercheremo di eseguire questo sarà possibile ripeterlo all’infinito, riducendo il gameplay ad un ripararsi dietro una sporgenza e a sparare a caso un’infinità di incantesimi fino alla morte del malcapitato di turno.
Le magie difensive invece sono meglio calibrate, ed avremo l’incantesimo Protego (attivabile tramite la pressione del tasto L1) che ci si parerà davanti come fosse uno scudo e, mentre attivo, potremo muoverci e selezionare oggetti e pozioni, e l’incantesimo Expecto Patronum (premendo due volte L1) utile per proteggerci dai Dissenatori.
Gli sviluppatori di EA, per ovviare a questa troppa linearità, hanno cercato di introdurre una modalità stealth tramite il mantello dell’invisibilità, ma ci vengono proposte sezioni molto sgradevoli dove dovremo muoverci da un punto all’altro senza toccare le persone o scaricare la barra dell’invisibilità. Peccato che questi personaggi da evitare compaiano a volte dal nulla alle nostre spalle, toccandoci e portandoci al game over, e che per ricaricare l’invisibilità dovremo stare semplicemente fermi per qualche secondo.
Inoltre avremo anche delle mini fasi di esplorazione in prima persona, che purtroppo sono canalizzate da un unico percorso suggerito con la pressione del tasto cerchio associato all’incantesimo Quattro Punti, capace di dirci la via da seguire. Nel gioco di Harry Potter e i Doni della Morte abbiamo anche la possibilità di affrontare alcune sfide per prolungare l’esperienza di gioco, che ci daranno un punteggio variabile alla prestazione il quale può essere pubblicato online nelle classifiche degli amici e mondiali.
Passiamo ora ad una chicca piacevole introdotta dagli sviluppatori nel gioco: la presenza di simpatici extra. Gli extra faranno gioire i fan di Harry Potter in quanto nelle ambientazioni da noi esplorate potremo recuperare numeri della Gazzetta del Profeta dove si parla di Vita e Menzogne di Albus Silente, oppure copie molto simpatiche dello stralunato Cavillo, per arrivare infine a Radio Potter, da Hogwarts, per essere informati sulla scuola di magia dai gemelli Wesley sulle malefatte di Piton e dei Mangiamorte.

GUIDE TROFEI

Antonio Loparco
Antonio Loparcohttps://www.playstationzone.it
Videogiocatore sin da piccolo, ho iniziato ad addentrarmi nel mondo videoludico con Amiga600. Pian piano ho provato varie piattaforme fino all'acquisto della prima PlayStation che è rimasta da sempre la mia console preferita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome

Harry Potter e i Doni della Morte Parte I è un gioco mal realizzato dal punto di vista tecnico e noioso per una troppa linearità e facilità del gameplay, ma per quanto riguarda i tie-in questo è un classico e si punta molto sul nome del gioco per attirare le masse all'acquisto di un prodotto con un forte appeal mediatico. E’ un titolo capace di divertire i videogiocatori più piccoli o fortemente casual, che cercano semplicità ed un eroe cinematografico già conosciuto. Il gioco di per se ha molti difetti ma il peggiore è senza dubbio la mancanza di precisione nei colpi, portando il giocatore ad una frustrazione difficilmente accantonabile. Non ci resta che augurare un buon lavoro per il secondo capitolo sperando di avere un buon gioco tra le mani, che ci faccia dimenticare questo nefasto ed impreciso capitolo.Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1 - Recensione