FPS, FPS ed ancora FPS è la parolina magica che scatena da tempo nei videogiocatori la voglia matta di impugnare un’arma e sparare all’impazzata contro ondate di nemici, videoludicamente parlando s’intende! Le software house puntano infatti molto su questo genere, anche se spesso propongono videogames che non sprizzano di originalità rendendo infatti il mercato saturo di titoli molto simili tra loro.
Activision però si è fatta sempre notare sotto questo punto di vista, con un franchise nato nel 2003 e che da allora incanta i videogiocatori di tutto il mondo. Stiamo parlando ovviamente di Call of Duty, che in questa next-gen vede uscire un capitolo ogni anno sviluppati alternativamente dai team di Treyarch ed Infinity Ward. Quest’anno la palla è in mano a quest’ultimo che propone Call of Duty: Modern Warfare 3, terzo episodio della trilogia ambientata in un periodo non troppo lontano dai giorni nostri e che vede il mondo in preda ad una terza guerra mondiale.

Continua la battaglia USA vs Russia
La modalità campagna di Modern Warfare 3 riprende un pò le linee guida che avevamo lasciato nel secondo episodio, con un ritmo incalzante ed una spettacolarità delle azioni degna dei migliori film hollywoodiani. Le fazioni in gioco sono gli USA e la Russia a causa dell’invasione sul territorio statunitense di quest’ultimi, e quando sembra che il presidente russo voglia stipulare un trattato di pace ad Amburgo avviene l’imprevisto dirottamento dell’aereo su cui viaggia, organizzato da Makarov e dalle sue truppe. Inizia così un susseguirsi di azioni dove a far da padrone è l’epicità di ciò che accade, caratteristica che non porta mai il giocatore a momenti di noia.
I luoghi proposti da Infinity Ward sono molti, si va dalle metropolitane di Londa, all’isola di Manhattan per poi passare alle città di Berlino ed a Parigi, dove impera un’appariscente Tour Eiffel. Inutile dire come sia d’impatto vedere queste città in preda al panico e logorate da interventi bellici che hanno distrutto buona parte delle strutture, scenari che sinora non ci si immagina e si spera di non avere mai davanti, ma che fanno pensare e anche se rappresentati digitalmente lasciano comunque un pò di stupore.
Come ogni Call of Duty che si rispetti anche Modern Warfare 3 è caratterizzato da scene che suscitano malcontento da parte della critica. Scene che fanno parlare, come quella della bambina uccisa da un terrorista che fa saltare in aria un furgone, e che ci fa pensare alla guerra dei giorni nostri, imprevedibile e che può colpire qualsiasi persona, anche i più innocenti. Nonostante questo comunque Infinity Ward ha deciso di far scegliere al videogiocatore se assistere o meno a queste scene, scelta che ci verrà chiesta di prendere proprio all’inizio, nel momento in cui lanciamo il titolo dalla nostra console.
La durata della campagna single player è compresa in un range di 6-8 ore di gioco, a seconda dell’esperienza del giocatore e del livello di difficoltà scelto all’inizio.

Game-re-play
In questo Modern Warfare 3 il team di Infinity Ward (che ha avuto molti cambiamenti per quanto riguarda i membri dello staff in quest’ultimo periodo) sembra non voler stravolgere il gameplay del titolo, ed infatti prende di sana pianta la struttura di Modern Warfare 2 e la ripropone con qualche piccolo cambiamento che si nota appena. La cosa non ci dispiace, in quanto già funzionava tutto alla perfezione nel secondo capitolo della serie, ma sicuramente molti videogiocatori avrebbero voluto qualcosa di più innovativo per non avere l’impressione di avere davanti la stessa minestra riscaldata.
Si può infatti dire di essere davanti al solito Call of Duty, con i pregi e difetti classici del titolo. Come infatti siamo abituati a vedere scene scriptate che lasciano senza fiato, siamo ancora di fronte ad un titolo dalla linearità troppo accentuata. Andando avanti con la campagna infatti la decisione di spostarsi in un luogo piuttosto che un altro è decisamente inesistente. Gli scenari offrono una buona quantità di ripari a disposizione, ma il team di sviluppo non ha voluto implementare la possibilità di scelta da parte del giocatore di spostarsi dove vuole per affrontare gli scontri, cambiando angolazione di tiro in base alle circostanze.
Il sistema di controlli anche non è cambiato affatto, ma viene riproposto quello di sempre ormai più che collaudato.
Personalmente ho notato dei miglioramenti sul sistema di puntamento, le armi sembrano avere un peso più corposo rispetto al passato e i movimenti sembrano essere più reali.
Insomma la struttura di Modern Warfare 3 continua a funzionare bene salvo piccole incertezze, ma i team di sviluppo devono pensare ad innovare il tutto per non incappare in seguiti troppo uguali. E’ necessario un cambiamento già dal prossimo titolo.

Il punto forte
Chi di voi acquistando una copia di Modern Warfare 3 ha lasciato la campagna single player ad un secondo momento e si è buttato direttamente nella mischia multiplayer? Io personalmente ho fatto così. Call of Duty è infatti ormai uno status simble del divertimento in compagnia, che vede giocare clan che si sfidano in tornei o semplicemente giocatori che vogliono divertirsi. E’ un titolo dalla longevità infinita, si basti pensare che milioni di giocatori popolano i server di questo titolo fino all’uscita del capitolo successivo.
Anche qua la struttura non è cambiata molto, ma c’è sicuramente qualcosina in più da tenere sott’occhio rispetto alla campagna. L’evolversi del nostro alter-ego è come sempre diviso in livelli, al raggiungimento dei quali si sbloccano nuove armi ed equipaggiamenti, come le classiche mine claymore, esplosivo C4, disturbatore locale di radar e altri gingilli più o meno utili a seconda del tipo di gioco che vogliamo intraprendere. Ogni arma è inoltre suddivisa in 31 livelli, al passaggio dei quali vengono sbloccati gli accessori ad essa correlati, come mirini vari, cardiorivelatore, mimetiche dalle più disparate colorazioni o abilità da associare, come ad esempio quella di equipaggiare due accessori piuttosto che il rinculo diminuito, e tante altre.
La novità più eclatante la abbiamo nelle Serie di Uccisioni, dove oltre ad essere raggiunte grazie all’uccisione dei nemici possono essere attivate anche attraverso un sistema chiamato Point Streak, che prevede l’avanzare delle serie uccisioni anche disinnescando bombe, mettendo fuori uso torrette varie, catturando bandiere e così via. Oltre a questo in Modern Warfare 3 è possibile scegliere tra tre differenti Strike Package, rispettivamente chiamati Assalto, Supporto e Specialista.
La scelta Assalto prevede la classica struttura che sinora siamo abituati a vedere, ma predilige ricompense da attacco diretto come torrette robot, missili predator, bombardamenti vari, ed ogni volta che si viene uccisi il contatore di uccisioni viene azzerato e riparte da zero.
Supporto prevede invece delle ricompense pensate appunto al supporto della squadra, come UAV (sia normale che avanzato, dove viene mostrata la direzione in cui si stanno muovendo i giocatori avversari), giubotti antiproiettile per tutto il team, approvvigionamenti più corposi, e tanto altro. La differenza con il pack precedente è che le serie uccisioni non si azzerano mai, e se veniamo uccisi riprendiamo con il contatore da dove lo abbiamo lasciato in precedenza.
Infine abbiamo Specialista, che non prevede più le ricompense classiche bensì attiva tre potenziamenti aggiuntivi per il giocatore, che si vanno a sommare a quelli già scelti per la classe con cui state giocando. Questa opzione è decisamente la più indicata per i giocatori più esperti, che ragionando su alcune combinazioni possono avere classi decisamente potenti.
A far parte del multiplayer abbiamo anche la modalità Spec-OPS, che dà al videogiocatore la possibilità di giocare in cooperativa alcune missioni secondarie, ma ben studiate per dare anche in questa occasione il massimo del divertimento. Avremo infatti a disposizione sia obiettivi del tutto inediti piuttosto che la possibilità di rigiocare alcune missioni della campagna singleplayer dal punto di vista russo. Queste missioni possono essere giocate sia online che in locale, e ad ognuno dei giocatori viene dato un particolare obiettivo da portare a termine, segno di un volere da parte di Infinity Ward di incentrare questa modalità sulla massimo cooperazione.
E’ inoltre presente anche la modalità Sopravvivenza, che sulla falsa riga della modalità Zombie di Black OPS prevede la resistenza a continui attacchi da parte di orde di nemici sempre più consistenti. Man mano che si va avanti acquisiremo dei soldi, spendibili per nuove armi o per accessori ed equipaggiamenti per potenziare il nostro alter-ego. Ovviamente anche questa modalità è giocabile in cooperativa.
In conclusione la modalità multiplayer è decisamente il fulcro di questo Modern Warfare 3.

Tutto da rifare!
Il comparto tecnico è ormai da rivedere praticamente da cima a fondo. Non c’è paragone con quello che offrono i titoli del momento, sotto qualsiasi punto di vista. Effetti di luce, esplosioni, texture, modelli poligonali e tutto il restante sono la sintesi di un motore grafico ormai datato, che riesce si a dare una buona dose di realismo al titolo ma ormai non compete più con la concorrenza.
Dalla sua Infinity Ward ha però un taglio registico da cinematografia, quasi introvabile negli altri titoli, e che rende emozionante ogni scenario di gioco.
Valutando quindi il titolo dal punto di vista grafico possiamo dire che avendo una visione generalista degli scenari si ha un buon impatto, ma scendendo nel dettaglio si capisce che ormai è tutto da rivedere.
Per quanto riguarda infine l’audio il doppiaggio in italiano è ben realizzato, ed anche gli effetti sonori delle battaglie. La colonna sonora è composta da brani che non eccellono in qualità, ma accompagnano l’avventura senza mai prevalere sul contesto.

RASSEGNA PANORAMICA
Aspetto Tecnico
8.5
Gameplay
8.5
Trama
7.5
Intrattenimento
9.0
Antonio Loparco
Videogiocatore sin da piccolo, ho iniziato ad addentrarmi nel mondo videoludico con Amiga600. Pian piano ho provato varie piattaforme fino all'acquisto della prima PlayStation che è rimasta da sempre la mia console preferita.
call-of-duty-modern-warfare-3-recensioneCall of Duty: Modern Warfare 3 è un titolo difficile da valutare. DAlla sua ha una campagna single player decisamente più carismatica e longeva rispetto al concorrente Battlefield 3, un comparto multiplayer che continua a tenere davanti agli schermi milioni di persone grazie ad una struttura semplice ma efficace, ma purtroppo pecca dal punto di vista tecnico e soprattutto non promuove novità rilevanti. Il divertimento è assicurato per ogni istante di gioco, ma è l'ora di cambiare, trovare nuove feature da aggiungere, rinnovare la struttura di gioco e soprattutto il motore grafico. E' ovviamente consigliatissimo per i fan della serie e per chi si definisce un hardcore gamer delle sessioni multiplayer, mentre per chi cerca un'esperienza single player troverà solo qualche ora di gioco godibile, che non eccelle mai tranne per il taglio dato da Infinity Ward nella narrazione, caratteristica inimitabile di questo team.

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