LittleBigPlanet è una delle esclusive PlayStation che in questa gen ha mostrato spiragli d’innovazione, soprattutto per quanto riguarda il genere platform. Nonostante questo c’è però tra i giocatori chi non ha gradito molto questa serie, a causa soprattutto delle sue particolarità sia nel gameplay che per quanto riguarda il sistema di editor dei livelli introdotto sin dal primo capitolo.
Siamo però ora di fronte alla versione portatile di LittleBigPlanet, rilasciata in esclusiva PlayStation Vita, che forse rivela per la prima volta la vera natura di questo franchise riuscendo a proporre nel migliore dei modi le sue peculiarità.
SackBoy portatile
Come in ogni capitolo di questa serie, anche in LittleBigPlanet PS Vita si inizia con un filmato che ci introduce alla trama del titolo, caratteristica mai di notevole importanza ai fini del divertimento che propone questo titolo ma che comunque accompagna nel giusto modo le intere vicende di SackBoy. Il nostro pupazzo di pezza parte così all’avventura per salvare nuovamente il mondo, e attraverso livelli molto vari tra loro il giocatore viene man mano introdotto nelle novità del titolo. Questa versione portatile infatti non solo mantiene stabile l’animo già visto nei capitoli usciti su PS3, ma introduce alcune nuove caratteristiche molto apprezzate grazie alle particolari feature in dotazione alla nuova piccola console di casa Sony.
I mondi in cui si districa l’intera avventura sono ben sei, tutti molto caratterizzati e che sembrano spesso molto più curati rispetto a quelli visti nei titoli in versione casalinga. Ma quello che rende originale questo capitolo della serie è l’originalità con cui gli sviluppatori del team XDev Studios Europe sono riusciti a sfruttare touchscreen e sensori di movimento, caratteristiche già mostrate al pubblico attraverso i vari filmati che SCEE ha rilasciato nel periodo precedente al lancio del titolo. Ma avere la console sotto mano e provare ogni azione a suon di touch è senza ombra di dubbio tutt’altra sensazione, e a differenza di altri titoli in cui tutto questo risulta essere una forzatura qui siamo di fronte ad un caso in cui questi comandi riescono ad essere un vero e proprio innalzamento alla creatività del gameplay. Il semplice muovere blocchi, dirigere un mezzo di trasporto volante o tante altre piccole chicche diventano così il fulcro fondamentale di un gameplay divertente ed innovativo, che unito alla creatività già nota di questo titolo rende il tutto ancora più ricco.
Ovviamente ancora non siamo di fronte ad una soluzione mirata verso la perfezione, ma anzi in alcune occasioni questi sistemi di controllo danno vita a situazioni scomode da gestire ed il giocatore rimpiangerà l’utilizzo delle classiche levette analogiche. Nonostante questo però si nota la voglia da parte degli sviluppatori di voler innovare sia il brand che il gameplay stesso, per dare un tocco di freschezza ad un titolo che sinora ha mostrato la sua stoffa ma che ormai rischiava di rendersi ripetitivo.
Oltre a questo però dal punto di vista del gameplay non c’è altro di cui ci si può lamentare, tutto scorre fluido ed i bug che avevamo riscontrato nella versione beta sono stati risolti nel migliore dei modi.
Per quanto riguarda invece la longevità il titolo si presta ad essere giocato più e più volte. I videogiocatori che amano finire i loro titoli al 100% dovranno infatti ripercorrere livelli già portati a termine per poter sbloccare oggetti che in precedenza erano inarrivabili, mentre chi invece si ritiene un giocatore meno hardcore può comunque giocare il titolo più volte in cooperativa con altri amici, caratteristica che innalza esponenzialmente il divertimento.
Un editor tascabile
Ovviamente anche in questa versione in miniatura di LittleBigPlanet è presente l’ormai famoso editor dei livelli, che permette ad ogni giocatore di esprimere la propria creatività e condividerla in rete. Le caratteristiche che abbiamo visto in passato riguardanti questo sistema di creazione sono state riportate in tutto e per tutto su PlayStation Vita, arricchite però da alcune piccole novità che non vanno a stravolgere il sistema che già conosciamo ma piuttosto lo completano.
Si nota durante la creazione come il touchscreen in questo ambito riesce a dare un supporto decisamente superiore rispetto al pad, dove grazie a dei semplici tocchi si riesce a costruire qualsiasi cosa in modo rapido ed intuitivo.
Una volta finite le nostre creazioni possiamo poi effettuare lo share online, mettendole in condivisione con il resto del mondo, e dove potremo scaricare le “opere” realizzate da altri utenti.
Portatile vs Casalinga: 1-1
LittleBigPlanet si è sempre distinto anche per la sua originalità nel design dei livelli, ricchi di dettagli e molto vari tra loro. Questi aspetti sono stati mantenuti anche in questa edizione per PS Vita, e facendo un paragone tra questa versione e quelle casalinghe possiamo dire che il dettaglio grafico è stato praticamente mantenuto identico. Anzi, grazie all’ottima definizione dello schermo della portatile Sony i colori risultano essere ancora più vivi, complice anche una maggior pulizia dell’immagine. Pochi quindi i difetti che dal punto di vista grafico saltano all’occhio, e nella buona realizzazione includiamo anche i vari effetti di luce, la realizzazione dell’acqua e gli effetti particellari.
Il comparto audio riesce a dare il giusto accompagnamento alle avventure di SackBoy, senza mai eccellere in qualità ma risulta essere sempre gradevole. Ottimo invece il doppiaggio in italiano, che arricchisce ancora di più l’esperienza videoludica.