Metal Slug Tactics – Recensione

In Metal Slug Tactics il frenetico ritmo dei classici Run'n'Gun incontra la calma strategica dei giochi a turni, dando vita a un'esperienza unica. Le meccaniche roguelite e la particolare importanza data al movimento dei personaggi riescono a far respirare lo spirito della serie. Nonostante la ripetitività di certe dinamiche e la completa localizzazione in inglese, penso che il titolo di Dotemu sia un esperimento riuscito e divertente, adatto però ai soli appassionati del genere.

Chiunque abbia passato almeno una parte della propria vita in sala giochi, soprattutto tra la fine degli anni ’90 ed i primi anni 2000, non può non aver provato Metal Slug.

Sparatutto a scorrimento laterale, altrimenti chiamato Run’n’Gun, Metal Slug ha segnato un’epoca degli Arcade da sala giochi, con un ritmo veloce, appassionante ed assolutamente divertente.

Dopo tutti questi anni dall’uscita del capitolo originale, Leikir Studio e Dotemu hanno collaborato per espandere questa gloriosa IP ed inserirla, senza perdere il proprio cuore, in un genere estremamente opposto alla propria natura: gli strategici a turni.

Dopo diverse ore passate a far fuori i malvagi eserciti di Morden, mi sento finalmente pronto a parlarvi del nuovissimo Metal Slug Tactics. Augurandovi buona lettura, ecco a voi la mia recensione.

Metal Slug Tactics, uno strategico particolare

Con il semplice incipit di dover fermare un colpo di stato architettato dal malvagio Morden, i nostri eroi entrano in azione per fermare il subdolo generale ed i suoi luogotenenti.

Tra gli otto personaggi che tornano a lottare per la libertà troviamo Marco, Fio, Eri, Tarma, Trevor, Nadia, Ralf e Leona, ossia quasi tutti i protagonisti dei capitoli principali della serie. Inizialmente saranno disponibili solamente Marco, Fio ed Eri, dovendo sbloccare i restanti giocando e vincendo le partite.

Data la natura strategica, Metal Slug Tactics si discosta dal passato passando da una struttura a livelli ad una a scenari. Usciti dall’HUB iniziale, nel quale dovrete selezionare i tre protagonisti con cui volete affrontare la partita, il titolo si apre su una mappa suddivisa in quattro regioni. Nonostante all’inizio ne sia disponibile solamente una, sbloccherete le altre sconfiggendo i vari luogotenenti nemici. All’interno di ogni regione dovrete completare tre distinti scenari tra quelli disponibili. Ogni scenario ha un obiettivo primario ed uno secondario, da portare a termine per passare al successivo ed ottenere un’ulteriore ricompensa facoltativa. Completati 3 scenari dovrete affrontare il boss della regione, sconfitto il quale potrete passare alla successiva.

Completando ogni scenario i personaggi utilizzati otterranno esperienza, monete o mod per le armi, utili a migliorare il vostro arsenale per essere preparati a ciò che la partita vi metterà davanti. Ciò a cui non ho ancora accennato, però, è la vera particolarità che contraddistingue Metal Slug Tactics dagli altri classici strategici a turni, ossia il “permadeath” e le meccaniche Roguelite.

La strategia roguelite

Le cose che rendono Metal Slug Tactics effettivamente unico e particolare, infatti, sono sia le meccaniche alla base del gameplay, che vedremo tra poco, sia la struttura Roguelite che trasuda da ogni pixel. Ogni singolo scenario della vostra partita potrebbe essere l’ultimo. Nel caso in cui la vostra squadra venisse sconfitta dovrete ricominciare l’intera partita dall’inizio. Questo permadeath – non letterale – rende l’avventura appassionante e dinamica, anche se inizialmente disorientante.

Nonostante quindi i progressi vengano resettati ad ogni sconfitta, il gioco premierà comunque i vostri sforzi, donandovi un quantitativo di denaro utile ad acquistare nuovi potenziamenti per i vostri personaggi preferiti. Questo aumenta quindi le diverse possibilità che avrete a disposizione dalla partita successiva, andando a modificare anche il vostro comportamento sia in combattimento, sia nella selezione dello scenario stesso.

Entrando quindi nello specifico del gameplay, all’inizio di ogni scenario dovrete posizionare i vostri tre personaggi all’interno delle zone preposte. Come ogni strategico a turni che si rispetti, Metal Slug Tactics mantiene inalterati i canoni principali del genere, tra cui la quantità di caselle entro le quali è possibile spostarsi, l’area d’effetto delle armi del personaggio utilizzato e la separazione in turni tra nemici ed alleati.

Ciò che caratterizza più di ogni altra cosa il gameplay è il movimento. A differenza di altri giochi appartenenti allo stesso genere, in Metal Slug Tactics dovrete muovervi quanto più possibile e quanto più lontano possibile, a prescindere dalla vicinanza ai nemici o della casella su cui decidete di fermarvi. In base alla distanza percosa, infatti, otterrete un determinato numero di “Dodge“, ossia la possibilità che gli attacchi nemici vi manchino. Più andate lontano, più Dodge otterrete, meno danni subirete se attaccati. Ai Dodge possono inoltre essere aggiunte le coperture, segnalate in azzurro sulla scacchiera, le quali sopperiscono ad un basso valore di Dodge oppure a danni ad area dai quali non sarà facile scappare.

Ogni personaggio inizia ogni schermaglia con un massimo di dieci punti vita. Nel caso in cui Dodge e coperture non fossero abbastanza, subirete un ammontare di danni equivalente al danno nemico sottratti i valori di Dodge e Copertura. Terminati i punti vita, il personaggio in questione verrà messo KO. Durante la vostra partità avrete un massimo di sei rientri disponibili, utilizzabili in qualunque momento anche all’interno dello stesso scenario, che potrete rigenerare attraverso il completamento di determinati obiettivi primari o secondari dei singoli scenari.

Oltre ai Dodge, la distanza di movimento vi farà ottenere anche un determinato numero di punti “Adrenalina“, cumulabili fino ad un massimo di 20, che dovrete consumare per utilizzare le varie abilità dei personaggi. Le abilità spaziano tra attacchi, movimenti extra e potenziamenti passivi, tutti utili a determinate fasi dello scontro. Alcune di queste abilità possono anche conferire movimenti o azioni bonus.

Ogni personaggio ha un’arma principale ed una secondaria, la prima dai colpi illimitati mentre la seconda da utilizzare con parsimonia. Potrete potenziare entrambe le armi o ricaricare le secondarie tramite le ricompense di fine scenario.

Ultima meccanica estremamente importante è la “Synchronicity“, ossia un attacco combinato di tutti gli alleati a portata del nemico sotto tiro. In pratica, ogni personaggio può colpire un nemico attaccato da un compagno, a condizione che il nemico in questione sia nel raggio del proprio attacco. Nonostante si possa fare un unico attacco sincronizzato per turno nei confronti dei boss, potrete farne quanti ne desiderate contro i nemici base, rendendo ancora più importante il posizionamento ed il movimento dei vostri personaggi sul campo di battaglia.

Esplosioni garantite

Estremamente in contatto col proprio passato, la grafica pixel art mantiene intatto lo spirito del gioco, con anche animazioni e sprite fedeli a quanto visto nei capitoli originali della serie.

Metal Slug Tactics propone tre distinti livelli di difficoltà, che potrete sbloccare vincendo una partita al livello di difficoltà precedente. Oltre ad aumentare il numero dei nemici ed il loro danno, potrete anche incontrare nuove unità particolari e uniche per le difficoltà superiori.

Nonostante ciò, la varietà dei nemici è veramente limitata, con spesso reskin degli stessi nemici con danno aumentato. Pochi anche i boss di fine regione, uno per ognuna di esse, i quali si ripeteranno ad ogni vostro tentativo. Avrei preferito più varietà, anche solo nelle meccaniche di combattimento, come per i nemici mummia della regione desertica che trasformano i protagonisti in mummie per un turno.

L’alta rigiocabilità garantita dagli elementi Roguelite, dal numero di eroi e dagli equipaggiamenti viene quindi minata da una ripetitività altrattanto elevata. Ciò potrebbe portare ad una monotonia delle partite sempre più pesante, soprattutto se non si è avvezzi a queste dinamiche di gioco.

Attualmente il software appare stabile e senza apparenti problemi, né di frame rate né di crash dell’applicazione. Purtroppo, però, è presente un bug che rende sempre più lunghi i caricamenti tra un’azione e l’altra di gioco. Premendo un apposito tasto è infatti possibile velocizzare il gioco, riducendo il tempo delle azioni sia alleate che nemiche. Facendolo troppo spesso, però, i caricamenti diventano man mano sempre più lunghi. Un problema davvero estenuante, tanto da obbligarmi a chiudere il gioco per riprendere coi caricamenti a velocità normale.

Concludendo, Metal Slug Tactics è completamente in inglese. Nonostante la trama sia giusto un contorno trascurabile, una buona conoscenza dell’inglese è essenziale per leggere e comprendere tutte le meccaniche di gioco e le varie descrizioni di abilità, armi e mod.

GUIDE TROFEI

Mirco Neri
Mirco Neri
Nato già vecchio, Mirco entra nel mondo dei videogiochi fin dalla tenera età, passando le giornate a guardare il fratello giocare su computer. Non appena le mani divennero abbastanza grandi da impugnare un pad, nulla lo ha più allontanato dai videogiochi. Appassionato di quasi ogni genere videoludico, Mirco cerca di testare con mano ogni gioco che gli capita sotto tiro, dalle corse automobilistiche ai giochi di ruolo. Nonostante l'età avanzi inesorabile continua a pensare che il pad lo seguirà nella tomba.

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In Metal Slug Tactics il frenetico ritmo dei classici Run'n'Gun incontra la calma strategica dei giochi a turni, dando vita a un'esperienza unica. Le meccaniche roguelite e la particolare importanza data al movimento dei personaggi riescono a far respirare lo spirito della serie. Nonostante la ripetitività di certe dinamiche e la completa localizzazione in inglese, penso che il titolo di Dotemu sia un esperimento riuscito e divertente, adatto però ai soli appassionati del genere.Metal Slug Tactics - Recensione