Se siete tra coloro che amano quelli che potremmo definire i “picchiamanga”, ovvero i picchiaduro che sono stati tratti da manga o anime famosi, ed ultimamente siete tristi perché, essendo terminato il fumetto, il recente titolo dedicato a Naruto potrebbe essere l’ultimo della serie, sappiate che al prossimo giugno potreste mettere via i fazzoletti che state usando per asciugare le vostre lacrime. Poco meno di tre mesi infatti ci separano dall’uscita di One Piece Burning Blood, titolo dedicato al capolavoro del maestro Eiichiro Oda che come saprete narra le avventure di Rufy Cappello di Paglia e della sua sgangherata ciurma.
Abbiamo avuto modo di provare questo titolo al VGP Home di Milano, assistendo tra l’altro ad una presentazione delle nuove features da parte di due ospiti speciali. A tenere a bada un piccolo esercito di fan/redattori, c’erano infatti Koji Nakajima, producer di Bandai Namco Entertainment, e Hiroyuki Kaneko, producer e game director di Spike Chunsoft. Entrambi hanno fatto parte della squadra che c’era dietro le quinte di J-Stars Victory VS+, che come vedrete ha influenzato leggermente anche il titolo odierno.

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Fri is megl che uan
Per chi non lo sapesse, One Piece Burning Blood, sviluppato dagli studios giapponesi di Spike Chunsoft, devia dalla serie Pirate Warriors creata invece da Omega Force, ed al posto di un musou propone agli appassionati fans un più semplice picchiaduro ad incontri 3 contro 3. Al suo interno, le dinamiche e le meccaniche di gioco ricordano per molti versi quelle del sopra citato titolo appartenente alla serie di CyberConnect2, ed infatti, dei tre lottatori scelti dal roster per l’incontro, uno sarà effettivamente quello che scenderà nell’arena, mentre gli altri due siederanno in panchina aspettando di intervenire per un colpo di supporto oppure per un’eventuale sostituzione in campo. A differenza dal titolo citato però, qui i tre combattenti avranno ognuno una propria barra di energia vitale, non condivisa come in Naruto, che una volta esaurita eliminerà il personaggio dal combattimento. Ovviamente quando le barre vitali di tutti e tre i personaggi di un giocatore vengono azzerate, il giocatore in questione viene sconfitto.
Oltre ai tre personaggi che parteciperanno attivamente alla battaglia, ogni giocatore potrà sceglierne altri tre di supporto (tra quelli che in tutte le avventure di Rufy e la sua ciurma potremmo definire “secondari”). Questi potenzieranno i combattenti in campo attraverso le proprie abilità, oppure daranno semplicemente una mano come fa per esempio Kureha, che con la sua capacità di curare, ripristinerà l’energia vitale del giocatore.

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Sasso, Carta, Forbice, Rogia, Haki, Lizard, Spock…
Sono circa 34 i personaggi presenti nel roster fino ad ora annunciati (35 contando il doppio Rufy :P), e tra questi non mancano chiaramente quelli che hanno la facoltà di usare i poteri dei frutti del diavolo o quelli derivanti dall’haki, l’ambizione. Entrambe le tipologie doneranno a chi le possiede grandi poteri, e la possibilità di usare colpi speciali come la Rogia Guard, ovvero una particolare tecnica di difesa che usa il rispettivo potere del frutto del diavolo per evitare un colpo in arrivo. Giusto per fare un esempio, Crocodile, che ha mangiato il frutto Sand Sand, può trasformare in sabbia la parte del corpo che sta per essere colpita, evitando così il pericolo. Chiaramente però, come nel manga e nell’anime, chi sa usare i poteri dell’haki può contrastare i poteri rogia, riuscendo a colpire ugualmente l’avversario, cosa che in termini di gioco si traduce in tempismo nella pressione del pulsante di attacco.
Durante il combattimento, sarà possibile riempire la barra Climax, che una volta riempita al massimo può essere utilizzata per mandare il proprio combattente in furia, stato in cui si potranno lanciare le Ultimate Move o le trasformazioni. Le Ultimate Move ovviamente sono dei colpi particolarmente potenti, che se portati a segno causano un grossissimo danno all’avversario, le trasformazioni invece sono qualcosa leggermente differente. Quest’ultime infatti non sono disponibili per tutti i personaggi, e si rifanno ai poteri che gli stessi hanno nella storia di One Piece. Grazie ad esse sarà possibile avere dei potentissimi attacchi, ma solo per una limitata quantità di tempo. Tramite questa feature sarà quindi possibile trasformare il nostro caro Franky nel gigantesco robot che abbiamo visto per la prima volta sull’isola degli uomini-pesce, Eneru può passare nella sua forma Amaru, ed il nostro Rufy Cappello di Paglia può usare il tanto atteso Gear 4th.

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Boobies!!!
Da quanto annunciato anche giorni fa attraverso il video che vi abbiamo suggerito, all’interno del titolo sarà possibile giocare la modalità “Guerra Suprema”, una specie di story mode che vi getterà nella parte di trama di One Piece legata all’arco narrativo di Marineford. Similmente allo story mode presente in J-Stars Victory VS+, qui sarà possibile affrontare questa porzione di storia dal punto di vista di quattro personaggi differenti, ovvero Ace, Barbabianca, Akainu ed ovviamente Rufy. Il loro chiaramente sarà un percorso che vi farà rivivere i più importanti scontri tra i protagonisti del capolavoro di Oda, con annesse scene di intermezzo e dialoghi tra i vari personaggi.
Il titolo offrirà ovviamente la modalità multiplayer versus, giocabile sia online che in locale, in cui si potranno sfidare i propri amici in spettacolari scontri a suon di pugni e di poteri dei frutti del mare. Qui è dove il titolo mostra maggiormente il fianco, e più in specifico durante il versus a schermo condiviso. Spesso infatti in questa modalità, tutto risulta più confusionario del dovuto, ed i personaggi come Barbabianca o Akainu, che essendo più grossi occupano una porzione eccessiva di schermo, rischiano di coprire interamente la visuale, e con essa anche l’avversario.
Graficamente, il titolo fa uso di un apprezzabilissimo cel-shading, che chiaramente è la tecnica grafica che meglio si sposa con i videogames tratti da manga ed anime. Il livello qualitativo è piuttosto alto, ed anche se abbiamo notato qualche piccolo problema di compenetrazione dei corpi nelle cut-scene, siamo confidenti nel fatto che il risultato finale sia comunque molto buono (e teniamo a precisare che comunque quella provata da noi è solo una demo, che sicuramente non contiene tutte le fix fatte successivamente nella versione finale che vedremo a giugno).
Infine, non vorremmo sbagliare, ma ci è sembrato che le condizioni estetiche dei personaggi cambino durante gli incontri, sia con segni sul viso e sul corpo, che con i vestiti che via via si rompono. Ammettiamo che se non fosse stato per l’underboobs offerto da Boa Hancock probabilmente non ce ne saremmo nemmeno accorti, ma come potrete immaginare, anche il fanservice ha il suo ruolo in questi titoli.

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In conclusione…
Alla fine, questa prova di One Piece Burning Blood ci ha lasciato tutto sommato ben speranzosi. Il titolo assomiglia leggermente al lontano cugino dedicato al famoso ninja della Foglia, ma ha anche “ereditato” parecchio da un’altra produzione dei suoi sviluppatori, J-Stars Victory VS+, che abbiamo apprezzato l’anno scorso ed in cui militavano sia Rufy che suo fratello Ace (oltre che a Boa Hancock ed Akainu). A livello grafico i personaggi sono di ottima qualità, ed i frammenti di scene in primo piano durante la furia, le trasformazioni e le Ultimate Move sono veramente ben fatte. Ad un gradino poco più sotto le arene, che visivamente sono comunque nettamente superiori a quelle viste in J-Stars Victory VS+ (cosa anche logica per via della minore estensione). Qualche piccolo difettuccio grafico a questo livello ci può anche stare, ma la questione legata allo split-screen con personaggi di taglia over-size merita sicuramente una soluzione. Per il resto, non vediamo l’ora di poter mettere le mani come si deve sulla modalità Guerra Suprema, nonché sulla Marineford Edition del titolo, che abbiamo avuto la fortuna di vedere di persona. Come potete osservare dalla foto a seguire, questa edizione da collezione, oltre al gioco ed all’artbook, contiene due statuette raffiguranti Barbabianca e la sua tomba. Ci duole confessare comunque che durante la presentazione al VGP Home di Milano, all’esemplare della statuetta di Barbabianca in mostra è capitato un piccolo incidente. Edward Newgate è stato brutalmente decapitato, e noi conosciamo il responsabile. Ma per sua fortuna, se ci passate la citazione, “These lips are sealed…”.
Ci rivediamo quindi, sempre sulle pagine di PlayStationZone, il 3 Giugno prossimo, per l’uscita ufficiale di One Piece Burning Blood, che oltre ad essere disponibile per Playstation 4 e Playstation Vita, approderà anche su Xbox One.

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