Eccoci qui, dopo un anno costellato di tanti titoli giocati sulle tre piattaforme Sony di riferimento ad eleggerne i dieci più meritevoli. Non crediamo ci sia molto da dire, se non che alla seconda posizione abbiamo deciso di includere due titoli a pari merito, in quanto non si è riusciti a trovare un accordo tra noi redattori. Il resto della classifica è invece stato selezionato senza particolari dubbi e cercando di coprire un po’ tutti i generi. Che dire se non… buona lettura e che vinca il migliore!
In ritardo di ben due anni dall’uscita Giapponese finalmente Ni No Kuni è giunto in Europa, forte del successo ottenuto nella terra natia. E’ inutile che stiamo qui a decantare gli elogi dell’aspetto visivo, curato dallo studio Ghibli, ad elogiare il sistema di gioco immediato e profondo e tutto ciò che il gioco ha da offrire.
L’unica cosa che si può dire è che se siete amanti del genere dei JRPG dovete farlo vostro a qualsiasi costo, e se non lo siete non avete scuse per non provarlo, grazie anche all’offerta presente in questi giorni sul PSN, che vi permette di averlo a meno di 10 euro. Semplicemente il miglior JRPG di quest’annata, ed uno dei migliori JRPG della Gen.
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Per chi, come noi, è un videogiocatore di vecchia data, il solo nominare titoli come Golden Axe o altri picchiaduro a scorrimento laterale potrebbe far scendere qualche lacrimuccia. Ecco, prendete titoli come quello appena nominato ed aggiungete la componente RPG/loot di un Diablo a caso ed avrete Dragon’s Crown.
Creato da Vanillaware per PS3 e PS Vita, Dragon’s Crown offre decine di ore di gioco con tanto di cross-save e modalità online, per la felicità dei videogiocatori d’annata. Non stiamo nemmeno ad elogiare lo squisito design di personaggi ed ambientazioni, il resto lo lasciamo scoprire a voi. Forse non per tutti ma ve lo consigliamo caldamente, specialmente se fate parte della già citata categoria di nostalgici.
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Un titolo per vecchi!!!
Ebbene si cari lettori, Hotline Miami entra di prepotenza in classifica, fiero della sua scarsa longevità , del suo aspetto grafico tremendamente retrò e fiero di un gameplay old school fino al midollo, dove ogni vostro errore vi porterà a dover ripetere in toto la zona di gioco. Nemici agguerritissimi e letali, mortalità del nostro avatar realistica, trama ben realizzata e con diversi colpi di scena del tutto inaspettati lo elevano dalla massa dei titoli DD e dei retail dell’anno. Un must have per tutti i gamer di vecchia data ed anche un ottimo modo di avvicinarsi a questo genere per tutti i neofiti del game.
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Primo ed unico titolo esclusivo PS Vita in questa classifica, nonché uno dei pochi titoli veramente meritevoli di attenzioni di questo 2013 sulla portatile di casa Sony, Soul Sacrifice è la dimostrazione di quel che succede quando Monster Hunter incontra Keiji Inafune, il tutto sviluppato dal talentuoso Sony Japan Studio.
Il risultato finale è un titolo a missioni in stile Monster Hunter, per l’appunto, ma molto incentrato sulla portatilità , con missioni brevi, rapide e dinamicissime, inframezzate da caricamenti non troppo invasivi anche se fin troppo presenti. Aggiungete alla miscela la moralità delle nostre azioni, che influenzano l’avanzamento e l’evoluzione del nostro alter ego, ed un sistema di sviluppo magico molto ben realizzato ed otterrete quello che a nostro avviso è il miglior titolo portatile dell’anno per PS Vita ed uno dei migliori titoli in assoluto di questa portatile.
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È bene dirlo fin da subito, Splinter Cell Convinction deluse molti degli appassionati della serie per via di alcune scelte non molto azzeccate che snaturarono pesantemente il gameplay tipico del brand. Difficile quindi il compito di Blacklist, ossia riportare la serie ai fasti di un tempo.
Possiamo però dire che Ubisoft è riuscita in pieno a raggiungere l’obiettivo, un po’ come fece l’ultimo Hitman, lasciando ai giocatori la possibilità di giocarci a loro piacimento, quindi a viso aperto o di soppiatto. Anche in questo caso le maggiori soddisfazioni sono presenti se affrontato alla vecchia maniera, ossia in stealth, ma nessuno vieta di giocarlo nel mondo che si preferisce.
Confermiamo l’ottima sesta posizione di questo titolo per questi motivi e per l’ottima trama, unita al divertente multiplayer ed alla presenza di molteplici missioni secondarie. Un gradito ritorno di Sam Fisher, grazie anche al ritorno del grande Luca Ward nel ruolo di doppiatore del protagonista stesso.
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Anche la quinta posizione è occupata da un titolo di casa Ubisoft, parliamo dell’ultimo capitolo della saga di Assassin’s Creed. Come con Splinter Cell, anche in questo caso si tratta di un seguito di un titolo che ha in parte deluso critica e giocatori, quell’Assassin’s Creed 3 che avrebbe dovuto rivoluzionare il brand ma che si è perso in imprecisioni sulla trama e con un gran numero di bug.
Ubisoft ha preso tutto quello che c’era di buono nel predecessore, ossia la semplificazione del sistema di movimento e le battaglie navali, qui ulteriormente migliorate aggiungendo tante altre cose. Infatti, tra arrembaggi, caccia al tesoro, distruzione di forti ed esplorazione marina, c’è veramente da sbizzarrirsi. La trama è sicuramente meglio orchestrata che nel terzo capitolo e non mancano le fasi nel presente ed i collezionabili tipici della serie, oltre che il multiplayer. Insomma, a chi temeva che il tema a sfondo piratesco potesse far male al brand, possiamo dire di stare tranquilli e di fare proprio questo titolo ad occhi chiusi, se possibile nella controparte PS4.
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Cosa si può dire di Tomb Raider che già non sia stato detto e ribadito? Beh, semplicemente che questo nuovo capitolo della saga ha intrapreso una strada coraggiosissima, che in pochi avrebbero osato intraprendere. Gli sviluppatori hanno infatti realizzato un capitolo insolito, molto cinematico e cinematografico, con una trama più incentrata sulla sopravvivenza e sull’esplorazione di un ambiente naturale invece che sull’esplorazione di locazioni del mondo collegate da un filo narrativo appena percettibile. Tra colpi di scena e scene mozzafiato, probabilmente Tomb Raider è il titolo che più si avvicina alla perfezione di un Uncharted 2, migliorando l’esperienza in determinati aspetti. Per noi imprescindibile, sopratutto visto che tutte le catene lo stanno smerciando a cifre irrisorie per il valore del prodotto. |
Irrational Games non sbaglia un colpo, specialmente quando si tratta di mettere in piedi titoli costellati da trame fuori parametro, ambientazioni meravigliose ed un gameplay che attinge pienamente da vari generi. Oltretutto un plauso particolare va al team in quanto si è voluto concentrare sulla componente single player senza sacrificare risorse per le solite modalità online che non ci piacquero nel secondo BioShock. Probabilmente BioShock Infinite non raggiunge i livelli del primo capitolo, ma poco ci manca.
Resterete estasiati di fronte al mondo ricreato ad arte dal team di Ken Levine e incollati allo schermo per sapere come andrà a finire la storia e quale destino toccherà alla bella Elizabeth. Non possiamo svelarvi molto ma una cosa è certa: provate questo gioco quanto prima o potreste pentirvene, specialmente se avete amato il primo capitolo. Non diteci poi che non vi avevamo avvisati!
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Che ve lo diciamo a fare, l’ultimo GTA era già un capolavoro annunciato, forte dei suoi cinque anni di sviluppo e la grande passione posta nel realizzarlo. A parte l’inevitabile successo commerciale e la frantumazione di ogni record, GTA V è davvero un gran titolo, probabilmente il migliore della serie assieme allo storico Vice City.
Un mondo immenso, tre personaggi controllabili, l’ottima modalità online e la storia ben narrata rendono questo un titolo imperdibile per gli amanti del genere free roaming e non solo. L’apice tecnologico raggiunto dai ragazzi di Rockstar Games pone GTA V come uno dei titoli che spreme fino all’ultimo bit la nostra cara PS3. È impossibile non rimanere stupiti di fronte al lavoro certosino fatto nel ricreare un mondo così vasto e coerente, pieno di cose da fare e da esplorare senza mai annoiarsi. Un titolo potenzialmente infinito ed assolutamente imprescindibile, da evitare solo se non vi è mai piaciuta la saga o il genere. Per chiunque altro, accaparratevene una copia quanto prima, sempre che non lo abbiate già fatto.
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A dispetto delle tremende critiche avute, Diablo 3 è la miglior versione console possibile di un Hack&Slash di stampo classico, tremendamente indirizzato al crafting ed all’equipaggiamento, con una crescita esponenziale del personaggio costante e ben realizzata. La longevità ed il replay value si dimostrano indescrivibili ed i dieci livelli di difficoltà , uniti alla Coop sia in locale che online fino a quattro giocatori, ne decretano l’estremo successo. Questa posizione serve anche a dare visibilità a Blizzard, che al primo suo titolo su PS3 presenta un prodotto curatissimo, con un netcode eccezionale, costantemente fluido nonostante le decine di nemici e di effetti a video. Insomma, un titolo da provare, da giocare e nel quale immergerci, e se poi vi fate incastrare dal meccanismo, non riuscirete più ad uscirne.
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Forse in modo un po’ troppo prevedibile, The Last of Us conquista il primo posto della nostra classifica. La concorrenza era spietata ma Naughty Dog ha fatto nuovamente il colpaccio con questo gioco uscito quasi a sorpresa. Dopo averci infatti abituati a quattro giochi per generazione di ogni loro brand, ci ha fatto piacere vedere questo The Last of Us, gioco che rappresenta la massima maturità degli storici sviluppatori. La trama non è sicuramente il massimo dell’originalità e dell’innovazione ma è narrata in modo divino, senza risparmiare crudeltà e realismo, in un mondo devastato da un’epidemia mortale. Chiudendo un occhio su alcuni difetti tecnici, l’aspetto audiovisivo è su livelli di rara eccellenza, così come ci ha sempre abituato Naughty Dog. Non vi stiamo a spiegare le emozioni regalate e la bellezza del mondo ricreati nel titolo ma sappiate che probabilmente si tratta di uno dei migliori titoli della generazione, da avere a priori nella propria collezione.
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Ebbene, ce l’abbiamo fatta, non con poche difficoltà ma ne siamo usciti vivi pure quest’anno. Abbiamo in cantiere un secondo articolo a completare il presente, parleremo infatti prossimamente dei cinque titoli che più ci hanno deluso nello scorso anno videoludico. Restate quindi con noi per sapere chi sarà eletto delusione del 2013, per la sorpresa di molti!
A cura di Davide “BigBoss87” Begni e Loris “Asmodeus_Psycho” Mattiolo