Piattaforma: PS3, Xbox360, PC
Genere: FPS
Sviluppatore: Kaos Studios
Distributore: THQ Italia
Produttore: THQ
Data rilascio: Q1 2011
Target: 16+
Giocatori: 1
Versione: PAL
Sito Ufficiale: http://www.homefront-game.com/
Corre l’anno 2027. Il mondo come noi lo conosciamo arriva da 15 anni di crisi economica e da molteplici conflitti globali, dovuti alla drastica diminuzione delle risorse naturali. L’America viene attaccata da una devastante IMP (Impulso Elettromagnetico) e occupata dalle forze della Repubblica Coreana. L’esercito americano è allo sbando, la stessa America viene abbandonata dai suoi alleati: gli Stati Uniti sono uno squallido paesaggio caratterizzato da città murate e periferie abbandonate. Viene meno il diritto di libertà : coloro che una volta venivano chiamati cittadini sono ora prigionieri, collaboratori oppure…rivoluzionari!
E’ in questo contesto che inizierà la nostra storia da rivoluzionari e, attraverso la desolazione che regna in America, saremo l’unica speranza per il nostro paese.
Non solo guerra
La produzione dei Kaos Studios nasce dalla collaborazione con John Milius (scrittore di Apocalypse Now).
Le sue prime parole agli sviluppatori sono state "In Homefront non create una storia incentrata sul dover salvare il mondo. Rendetela umana, rendetela credibile". E’ proprio questo che ci ha trasmesso la porzione di gioco che abbiamo provato. Gli sviluppatori si sono dati da fare per ricreare un mondo dove la paura, l’angoscia e la tristezza facciano da padrone. Già dai primi minuti di gioco notiamo tutto ciò: i cittadini americani, ormai schiavi, vengono imprigionati in recinzioni create alla bene meglio lungo le vie della città . Cercano di ribellarsi, o addirittura fuggire, sapendo bene che, così facendo, andranno incontro a morte certa. Assisteremo anche ad una scena toccante in cui un bambino assiste all’uccisione dei suoi genitori e, piangendo e urlando, si avvicina ai corpi esanimi per abbraccairli.
Tutto il mondo ricreato ci è sembrato realistico ed emotivamente coinvolgente. Lo scenario è stato creato pensando ad ogni dettaglio: case diroccate, giardini devastati, strade inaccessibili ai mezzi per la presenza di detriti. Il motore grafico utilizzato è l’Unreal 3 che a detta degli svilupattori è stato pesantemente modificato, e questo ha permesso di creare gli incredibili ambienti del singleplayer. Oltre all’Unreal 3 sono stati sviluppati altri tools tra cui il ‘Drama Engine’ che permette di creare la spettacolarità e i momenti drammatici intorno al personaggio. Il dettaglio grafico ci è sembrato buono, ma ricordiamo che i Kaos Studios hanno ancora tre mesi per sistemare i bug riscontrati e per fare un update grafico.
I compagni d’avventura invece reagiscono agli stimoli e alle nostre azioni, ci danno consigli su come comportarci e offrono un supporto durante le sessioni di scontro a fuoco.
La "vita" del rivoluzionario
Finita la parte introduttiva si passa subito all’azione. I comandi sono semplici e, chi è abituato agli sparatutto, non avrà problemi di apprendimento. Le armi sono state realizzate in modo realistico, presente il rinculo se si tiene premuto il grilletto a lungo. Granate e C4 non mancano. Abbiamo infatti utilizzato quest’ultimo per distruggere un carro che ci bloccava il passaggio. Ottima l’IA e la quantità di nemici a schermo. Le forze contro cui dobbiamo combattere ci cercano, ci inseguono e sembra proprio di essere nei panni di un uomo che vuole sopravvivere e che è "temuto" dal nemico. E’ questo il bello di Homefront: vivremo una storia dove non impersoneremo un soldato d’elitè ma bensì un semplice cittadino che reagisce all’occupazione nemica. Ritornado a parlare dell’IA se continuiamo a sparare in uno stesso punto, il nemico si sposta; se rimaniamo fermi a lungo in una stessa posizione ci verranno lanciate granate o saremmo il bersaglio di più oppositori.
Tutto questo funziona ed è dannatamente coinvolgente.
Commento di Edoardo Tiziani
Sebbene il prodotto provato non sia ancora quello definitivo, siamo rimasti ammaliati dal lavoro svolto dai Kaos Studio. Non hanno ricreato un mondo che conosciamo e nel quale hanno inserito una guerra più o meno verosimile. Hanno ricreato una storia nella finzione, che cerca di essere più realistica possibile. Quello che ci ha stupito di più sono le emozioni trasmesse da questo scenario bellico. Un prodotto da seguire e da tenere sott’occhio.