NAMCO BANDAI ha organizzato a Milano un evento stampa dedicato prettamente ai videogame ispirati al mondo degli anime e dei manga. L’incontro è stato infatto chiamato “100% manga” ed è stata un’occasione anche per far ritornare alla memoria dei più grandi e non alcuni personaggi che hanno caratterizzato l’infanzia.
Tra i titoli presenti c’era anche Dragon Ball Z: Battle of Z, ovviamente dedicato al manga che ha fatto la storia nel mondo dei fumetti giapponesi e che, dopo alcuni titoli deludenti, cerca di risollevare la trasposizione videoludica della famosa opera di Hakira Toriyama.
Le novità in gioco
Durante la presentazione è intervenuto Kunio Hashimoto che ci ha mostrato alcune caratteristiche del titolo e come prima informazione ci ha spiegato che Battle of Z ripercorrerà quasi del tutto le vicende narrate in Dragon Ball Z grazie ad una modalità Storia che propone ben sessanta missioni. Il titolo sarà arricchito anche da una modalità cooperativa in quanto le battaglie che andremo ad affrontare avranno come protagonisti più personaggi, proponendo scontri che arrivano fino ad un massimo di otto giocatori che se le danno di santa ragione lanciandosi sfere di energia e dandosi colpi velocissimi mentre svolazzano liberamente in cielo. La confusione a schermo infatti non manca, soprattutto quando questi personaggi si ritrovano in un’area ristretta dell’ambientazione, ma gli sviluppatori sembrano aver strutturato un buon sistema di combattimento al fine di evitare momenti poco chiari.
I combattenti potranno moversi a 360 gradi esplorando ogni angolo dello scenario dove si svolge lo scontro. Le ambientazioni da noi provate erano molto vaste e danno la possibilità di muoversi in libertà , stando sempre attenti agli ostacoli presenti come possono essere palazzi o più o meno grandi rilievi rocciosi. Il tutto si muove ad un ritmo abbastanza veloce, tra schivate all’ultimo momento, scatti in aria o inseguimenti per infierire sugli avversari quanto più velocemente possibile.
Il roster dei personaggi compre praticamente tutti quelli presenti nella serie manga e, particolarità del titolo, vengono divisi in base alle loro caratteristiche. Alcuni sono infatti più inclini al combattimento ravvicinato mentre altri sono più abili nel mantenere una certa distanza dall’avversario, ma ci sono poi altri tipi di personaggi che rientrano nelle classi Supporto, dotati di abilità curative e di buff, e Interference, capaci di controllare gli avversari. Questa è sicuramente una scelta che denota la volontà del team di sviluppo di voler dare a questo titolo un approccio più tattico ai combattimenti, dove la cooperazione tra i quattro personaggi della stessa squadra è di fondamentale importanza per il successo. Combattendo in gruppo si andranno inoltre ad attivare meccaniche chiamate Synchro Rush e Meteor Chain, grazie alle quali i personaggi possono scagliare attacchi di gruppo che permettono il rimpimento di una barra di energia che sarà cumulativa per tutto il team e che quindi andrà usata con parsimonia da ogni membro del gruppo. Questa barra infatti permette di effettuare attacchi speciali o, una volta riempita del tutto, l’esecuzione degli Ultimate Attack, devastanti colpi in grado di ribaltare la situazione dell’incontro. Di fondamentale importanza è quindi la sintonia del gruppo e sarà da capire se il team di sviluppo ha voluto creare un titolo accessibile a tutti o se prediligerà i più esperti del genere.
A completare il quadro ci si mette un sistema di carte che va ad aggiungere elementi GDR al titolo. Durante la modalità storia i personaggi potranno essere personalizzati con determinate abilità e si potranno andare a modificare le statistiche di ognuno di essi per creare combattenti più adatti al nostro stile di gioco.
Infine dal punto di vista tecnico il titolo ci ha mostrato degli alti e bassi, proponendo dei personaggi fedelissimi alla controparte anime e dalla grafica abbastanza dettagliata, ma gli effetti di luce sono da rivedere e le mappe, seppur di grandi dimensioni, risultano essere molto piatte e ripetitive.