Abbiamo avuto il piacere di provare la closed beta di Dragon Ball FighterZ, nuovo titolo sviluppato da Arc System e distribuito da Bandai Namco nei primi mesi del 2018. Partiamo subito col dirvi che questa versione di prova, purtroppo, non ha offerto molto in termini di modalità; è stato possibile imbattersi solo negli scontri online, combattendo con persone connesse da tutto il mondo e provando più di 10 combinazioni di squadre composte dai classici personaggi della saga, sia buoni che cattivi. Nonostante questo, siamo però riusciti a farci una prima idea su quello che sarà questo titolo e quindi, dopo qualche prova, siamo pronti per dirvi la nostra in questa anteprima!

Abbiamo provato la Closed Beta di Dragon Ball FighterZ e queste sono le nostre prime impressioni!

Dopo aver fatto il primo avvio, aver accettato i classici “termini e condizioni” e scelto il nostro Stato di provenienza, ovvero “Europa”, il gioco ci ha scaraventato immediatamente in quella che sarà la sala lobby multiplayer del titolo. Questa zona si presenta come una zona del Torneo Mondiale in miniatura dove, durante questa fase beta, abbiamo avuto la possibilità di accedere alla sola modalità “Arena”, in quanto le altre zone adibite alle altre modalità le abbiamo trovate bloccate da un gigantesco cartello di divieto.
Abbiamo trovato questa ziona piena di tanti altri giocatori nei panni dei personaggi della serie raffigurati in miniatura ed in stile deformed, ognuno rappresentato dal personaggio a cui è più affezionato; inizialmente nei panni di Goky Super Sayan, possiamo cambiare il nostro alter-ego accedendo al menu di pausa.

Per entrare nel vivo dell’azione abbiamo semplicemente interagito con un personaggio presente davanti all’arena che immediatamente ci ha tuffato nella sala d’attesa, fino a quando il matchmaking non ha trovato il giocatore pronto a sfidarci.
Come ben abbiamo potuto apprendere analizzando i trailer sinora pubblicati e le diverse demo presenti durante le fiere mondiali, i combattimenti si svolgono tra squadre composte da 3 combattenti, switchabili in qualsiasi momento durante gli scontri, caratteristica che si presenta utile sia per poter cambiare nel giusto momento lo stile di combattimento necessario che per effettuare una combo di coppia.

Goku, Vegeta, Freezer…non manca proprio nessuno nel roster dei personaggi

Il combat system è molto semplice e divertente a primo impatto, ma a lungo andare può diventare più ostico da padroneggiare per via delle tantissime combo disponibili e per i diversi attacchi finali che possiamo portare a segno. I comandi sono molto simili a qualsiasi picchiaduro 2D sviluppato da Arc System: con il quadrato si sferrano gli attacchi leggeri, con il triangolo gli attacchi medi e per finire il tasto cerchio è adibito all’attacco potente.
Andando avanti, con la “X” possiamo sferrare un attacco speciale, utile per rompere guardie oppure per interrompere una combo, mentre i tasti dorsali L1 e L2 sono dedicati allo switch dei personaggi. Infinte abbiamo i tasti R1 e R2 che sono dedicati ad attacchi a tecniche speciali, come “Impeto del drago” e “Super Slancio”.

Nonostante il gameplay e l’HUD non ci sono sembrati differenti rispetto a quanto visto in altre produzioni di questo genere, abbiamo apprezzato fin da subito la cura maniacale riposta nei dettagli riposta per la realizzazione delle animazioni in combattimento e durante le introduzioni dei personaggi, il tutto accompagnato da uno splendido doppiaggio in lingua originale, caratteristiche che saranno sicuramente di gradimento per tutti i fan.

Dall’anime al videogame, Dragon Ball torna su console con un comparto tecnico che sembra perfetto!

Dragon Ball FighterZ arriverà sulle nostre PlayStation 4 e PlayStation 4 Pro con una risoluzione di 1080p e 30fps. Anche se si tratta di una versione ancora non finita, in questa closed beta si sono fatti notare sin da subito degli ottimi modelli poligonali, curati sotto ogni dettaglio per rispettare appieno le caratteristiche dei personaggi della famosa saga manca di Akira Toriyama, che vengono accompagnati da animazioni fluide ed effetti di luce ben realizzati.
A differenza del doppiaggio che, come vi abbiamo detto poche righe sopra, riesce a riportare la mente nelle belle avventure visionate nell’anime, si riscontra l’assenza ingiustificata per la soundtrack. Speriamo che verranno presi provvedimenti in tal senso in quanto, ora come ora, i combattimenti sono risultati meno epici di quantoci si aspettasse.

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