Dopo un fine settimana davvero intenso, si è appena conclusa la Milan Games Week, appuntamento annuale molto atteso dai videogiocatori per mettere le mani, in anteprima, su moltissimi titoli di prossima uscita. Come ormai da tradizione, anche quest’anno non sono mancate le moltissime postazioni messe a disposizione dai Publisher e, con molto piacere, mi sono diretto allo stand Sony PlayStation. Insomma, avrete letto il titolo, sono riuscito a mettere le mani su Days Gone, titolo in mano a Sony Bend che uscirà in esclusiva sulle nostre PlayStation 4 il prossimo 22 Febbraio 2019.
Per chi non sapesse ancora di cosa stiamo parlando, Days Gone è un titolo open world dalle tematiche decisamente Horror a sfondo post-apocalittico. Attualmente non si hanno molti particolari sulla trama, sappiamo solamente che il nostro protagonista è Deacon St. John, un motociclista costretto a vivere in questo mondo in rovina flagellato da una pandemia che ha trasformato la popolazione in morti viventi chiamati “Freaker”.
Non dilunghiamoci oltre e passiamo ai fatti!

Days Gone provato

Abbiamo provato Days Gone alla Milan Games Week 2018!

Alla Milan Games Week abbiamo potuto passare una quindicina di minuti di prova molto intensi. Abbiamo avuto accesso a due “modalità” ben distinte: nella prima abbiamo completato una piccola parte di trama, mentre nella seconda siamo stati chiamati ad affrontare una ben nutrita orda di “Freaker”.

Sssh non fare rumore!

Nella prima modalità veniamo catapultati subito dopo un guasto alla motocicletta. L’uomo che accompagnava Deacon (di cui non conosciamo il rapporto che condivide col protagonista) ci suggerisce di cercare il pezzo di ricambio nella stazione di servizio vicina, dandoci quindi il via all’esplorazione. Ovviamente, non sapendo come comportarmi, ho agito come ogni persona sana di mente avrebbe fatto in quell’occasione, ho imbracciato il fucile a pompa e ho iniziato ad avvicinarmi alla stazione, basso tra i cespugli.
Nonostante abbia incontrato diversi Freaker nel mio cammino verso la stazione, voglio soffermarmi sul comportamento degli infetti in una precisa occasione. Avvicinandomi ad un capanno semi distrutto, ho notato al suo interno diversi infetti intenti a banchettare con dei cadaveri. Avvicinandomi mi sono, accidentalmente, fatto scoprire ma, con mia grande sorpresa, questi infetti, a differenza di tutti i precedenti, non mi hanno attaccato. Vedendomi, quasi impauriti, sono fuggiti sul tetto del capanno, osservandomi dall’alto mugugnando versi incomprensibili. Ora, non so esattamente se sia un caso o no, ma sono rimasto molto sorpreso da ciò. Questo comportamento dei Freaker lascia intendere che vi siano diverse tipologie degli stessi e che, di conseguenza, il gameplay potrebbe variare drasticamente di zona in zona in base alla tipologia di Freaker presenti.
Proseguendo nella prova, sono dunque arrivato nella stazione di servizio. Le porte sul retro erano sprangate per cui, evitando il lato frontale pieno di infetti, sono salito sul tetto trovando ad attendermi dei bambini…ovviamente contagiati! Non credo di dovervi dire cosa sono stato costretto a fare  per sopravvivere, potete immaginare. Scampato il pericolo, mi sono calato all’interno della stazione ed ho trovato il pezzo di ricambio di cui avevamo bisogno.
A questo punto il nostro compagno ha iniziato a chiamarci per radio, chiedendo aiuto. Corsi da lui ci siamo ritrovati di fronte ad un gruppo di uomini, palesemente pazzi, intenti a bruciare il braccio del nostro compagno con una fiamma ossidrica. Pronti al soccorso, abbiamo ingaggiato uno scontro a fuoco al termine del quale abbiamo riparato la motocicletta e siamo fuggiti dall’orda in arrivo.

Days Gone provato

Fatevi sotto, infetti!

Appena iniziata la seconda modalità, ci è stato subito chiaro cosa fare. Un’orda di infetti di fronte a noi, diverse armi nell’inventario ed un’intera area piena di esplosivi. Tutto di cui c’è bisogno per dare il via ad una battaglia!
In poche parole, abbiamo potuto testare la letalità dell’orda. A dispetto di quanto immaginassi, sopravvivere e sconfiggere tutti i nemici non sarà affatto facile. Una volta iniziata la lotta, nulla fermerà i nostri nemici. Abbiamo usato esplosivi, abbiamo provato a bloccare gli infetti con l’ambientazione, eppure siamo stati sopraffatti ogni singola volta. Non metto in dubbio che la mia poca esperienza nel titolo abbia sicuramente inciso nell’esito della battaglia, ma nonostante le varie sconfitte ho apprezzato il comportamento dei nemici, soprattutto nell’aggirare gli ostacoli. Per fare un esempio, vi erano molti container con le porte bloccate su un lato in modo da creare una strozzatura in cui rallentare gli infetti. Pareva un’ottima soluzione fino al momento di metterla in pratica. Gli infetti, infatti, non si bloccano contro l’entrata, anzi, scalano il container e passano ai lati rendendo molto più complicata la gestione del tutto. Che dire, sicuramente ci sarà da sudare!

A detta dei membri dello staff, la nostra prova è stata giocata su un hardware di sviluppo, quindi ancora lontano dalla nostre PlayStation.
Visivamente il titolo è di pregevole fattura, sia per ambienti che per i modelli di nemici e personaggi. Nota di merito all’audio che, nonostante le cuffie indossate in fiera, è riuscito ad immergermi nell’ambientazione, soprattutto grazie ai gemiti e alle urla degli infetti.
La responsività dei controlli è già di buon livello, riuscendo a trasmettere una buona sensazione di rinculo nelle armi da fuoco e di peso degli attacchi in corpo a corpo.
Unica nota dolente della prova è stato il frame rate, assolutamente da sistemare. Soprattutto alla presenza di numerosi nemici, il titolo scattava visibilmente creando non poco disturbo sia al giocatore che all’azione su schermo.
Concludendo, sono rimasto piacevolmente soddisfatto della prova. Sono fiducioso che il frame rate verrà sistemato adeguatamente e sono pieno di aspettative per l’uscita del titolo programmata per Febbraio. Dopo questa prova avrei voluto continuare e, se le premesse sono queste, non potrà che uscirne qualcosa di buono!

Mirco Neri
Nato già vecchio, Mirco entra nel mondo dei videogiochi fin dalla tenera età, passando le giornate a guardare il fratello giocare su computer. Non appena le mani divennero abbastanza grandi da impugnare un pad, nulla lo ha più allontanato dai videogiochi. Appassionato di quasi ogni genere videoludico, Mirco cerca di testare con mano ogni gioco che gli capita sotto tiro, dalle corse automobilistiche ai giochi di ruolo. Nonostante l'età avanzi inesorabile continua a pensare che il pad lo seguirà nella tomba.

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