In questo articolo non spiegherò per filo e per segno ciò che è accaduto ultimamente ad Udine, ma mi occuperò in modo particolare di un dettaglio che a molti gamer italiani ha provocato sbigottimento e rabbia: la colpa che ricade sui videogames quando vengono commessi dei delitti.
Due ragazzine aggrediscono un uomo fino a provocarne la morte, e che sia perché la vittima ha tentato di aggredirle o perché le due quindicenni volevano semplicemente estorcergli altri soldi i mass media si aggrappano immediatamente ad un’affermazione delle due: “Sembrava di essere in GTA, il videogame. Ci siamo sentite come l’eroe del gioco”. Questa frase, ricollegata anche al fatto che le due ragazzine dopo l’omicidio siano fuggite con l’auto della vittima manomettendo i fili d’accensione, è bastata per far sì che i giornalisti potessero scatenare la loro critica nei confronti dei videogiochi, complice la poca esperienza e, di conseguenza, la poca capacità valutativa del settore videoludico.
Io sono semplicemente rimasto senza parole; è stato mostrato per l’ennesima volta un tipico atteggiamento degli italiani, che in qualsiasi occasione devono cercare un capro espiatorio.
Se i ragazzi presentano problemi e vivono in una situazione familiare difficile, come si può dare la colpa per le loro azioni ai videogiochi?
Fin da piccolo i miei genitori mi hanno insegnato a distinguere la realtà dalla finzione, come credo sia successo a tutti voi. Il fatto che una persona si metta ad emulare ciò che capita in un videogioco conferma il fatto che, durante la loro crescita, non abbiano ricevuto un’educazione e degli insegnamenti corretti, ossia non sono stati seguiti a dovere.
Quando si commette un crimine non è di certo per colpa di un videogioco, di una serie TV o di un film. Il problema è ciò che l’individuo ha dentro la testa, ciò che pensa, ciò che la sua sfortunata vita gli ha insegnato.
Ora il mio messaggio si rivolge ai giornalisti che hanno provocato questa “diffamazione” nei confronti dei videogames: non sporcate questo bellissimo mondo che a tanti ha regalato grandi gioie, e se così farete io e tanti altri gamer ve ne saremo grati.
Dopo questo breve articolo “di sfogo” vi saluto nella speranza che tutto ciò non ricapiti più, e vi spingo a dire la vostra su questo argomento per mettere a confronto le nostre opinioni!
Alla prossima.
Zack