In passato la saga di Borderlands mi ha accompagnato per moltissime ore. In assoluto, tra i vari capitoli e contenuti rilasciati, Tiny Tina’s Assalut on Dragon (DLC uscito nel 2013) è stato sicuramente il mio preferito. Per ovvie ragioni, da fan della saga, da fan dei giochi di ruolo e da tavolo, non potevo che essere entusiasta di questo nuovo capitolo capace di riunire tutto ciò che più amo. Nonostante le ottime premesse, non tutto mi ha soddisfatto pienamente.
Ma bando alle ciance, prepariamo il nostro set di dadi, lanciamo di iniziativa e vediamo insieme la nuova avventura proposta da Gearbox e 2K!
Tiny Tina’s Wonderlands, la nostra recensione
A causa di un’avaria, Tiny Tina ed il suo equipaggio, composto da Frette, Valentine e da una anonima matricola, restano bloccati nella loro astronave. Ciò farà da pretesto per improvvisare una ruolata di Bunkers & Badasses (in puro stile Dungeons and Drangons). Tiny Tina sarà la nostra guida, la nostra dungeon master (o meglio bunker master), e ci catapulterà nelle Wonderlands, un enorme continente immaginato dalla piccola e pazza Tina. Noi prendiamo il controllo della matricola e, nel corso della campagna, realizzeremo di essere il “Tessifato”, proprio l’eroe di cui narrano le leggende e che salverà il continente dalla minaccia del Signore dei Draghi. Non mi dilungherò troppo sulla trama che risulta essere, seppur classica, in puro stile fantasy, ricca di humor e della demenzialità tipica della saga.
A spasso nelle Wonderlands
Tiny Tina’s Wonderlands è un looter shooter in prima persona come i suoi predecessori, ma si differenzia per una maggior componente ruolistica come vedremo tra poco. Iniziata la nostra (dis)avventura ci troveremo a costruire totalmente da zero il nostro personaggio, grazie ad un editor molto ricco che ci permetterà di sceglierne ogni minimo dettaglio, garantendo la creazione di personaggi sempre più unici. Dopo averne scelto l’aspetto esteriore (con la possibilità di poterlo cambiare in qualsiasi momento successivamente), siamo chiamati a scegliere la classe del nostro pg e successivamente, avanzando di livello, potremmo aggiungerne una seconda. Sono disponibili 6 classi, ognuna delle quali ha specialità ed abilità ben precise:
- Brr-serker: colossi dotati di poteri glaciali a cui alternano devastanti colpi corpo a corpo;
- Brandimartello: guerrieri accompagnati dalla loro fedele viverna sputa fiamme;
- Oltretomba: guerrieri accompagnati da semilich che scatenano la loro magia oscura;
- Sparamagie: maghi che possono scatenare una raffica di proiettili e incantesimi;
- Guardaspore: signori della natura che combattono al fianco del loro fedele compagno fungino;
- Stilomante: assassini furtivi in grado di evocare lame magiche e di scomparire nell’ombra;
Tutte le classi possiedono due abilità di azione, con la possibilità di attivarne una al posto dell’altra, e abilità passive, sempre attive, che le differenziano dalle altre. Seppur le premesse promettano una certa varietà di scelta nelle classi, con la possibilità di utilizzare diversi approcci in game, non ho percepito particolari differenze tra queste ultime. Difatti, l’unica reale differenza tra le classi risiede nelle due abilità, per il resto rimane per lo più uno shooter. Oltre allo scudo, presente anche nei vecchi capitoli, sarà possibile equipaggiare anche mood di classe, le quali potenzieranno le nostre abilità, ed oggetti come anelli o collane che ci daranno ulteriori bonus. Altra novità è, sicuramente, l’introduzione della magia, che non è, come ci si poteva immaginare, relegata alla classe del mago e/o stregone ma può essere utilizzata da tutti, al pari delle granate nei precedenti capitoli.
Il fantastico mondo delle Wonderlands è ricco di quest che troveremo sia nelle bacheche che in giro per il mondo. Queste ultime, però, si riducono per lo più ad un ripetitivo andare in una zona e svuotarla dai nemici. Completarle ci permetterà di accumulare punti esperienza spendibili per migliorare il nostro personaggio in puro stile gdr. Ogni avanzamento di livello ci permetterà di posizionare un punto nelle caratteristiche, come forza, destrezza, intelligenza, ed un ulteriore punto nel nostro albero della abilità.
Sfruttando le caratteristiche di un gioco da tavolo, la classica mappa viene trasformata nell’Overworld, ovvero un tabellone alquanto strambo creato da Tina, il quale ci permetterà di spostarci da un’area ad un’altra. Quando ci troveremo ad esplorarla avremo una visione in terza persona dall’alto, il nostro personaggio sarà rimpicciolito e deformato riprendendo in pieno le miniature dei giochi da tavolo. L’Overworld, seppur sia piuttosto lineare, nasconde dungeon, quest, templi e nemici, questi ultimi si nasconderanno nell’erba alta e ci attaccheranno al nostro passaggio (in stile Pokémon). Quando ciò accade, verremo teletrasportati in un’area più o meno grande e dovremo affrontare i nemici che la riempiono per poter poi accedere al ricco bottino e ritornare nell’Overworld. I dungeon e gli accampamenti nemici sono aree circoscritte molto simili tra loro, rendendo anche questa volta il tutto troppo ripetitivo.
Differentemente, al di fuori dell’Overworld le ambientazioni che troveremo sono varie e ben realizzate. Frutto della fantasia di Tina, ci troveremo a vagabondare in classiche radure disseminate da castelli o in fantastici boschi in cui gli alberi vengono sostituiti da colossali funghi. Ho trovato molta varietà anche nei nemici che incontreremo durante la nostra avventura. Da classici goblin, troll, scheletri, spaventose banshee a più fantasiose fatine dei denti, puffi e demoni. Non mancheranno incontri con personaggi già conosciuti nei vecchi capitoli ma rivisitati in chiave fantasy, come un eccentrico bardo Torgue, una Stallone da Culo divenuta regina e un simpatico eroe incompreso Claptrap.
Ciò che maggiormente spicca, come ho già anticipato, è la comicità che ha da sempre caratterizzato Borderlands. Difatti ci troveremo dinnanzi a siparietti strambi in cui la situazione varia velocemente, complice la mente particolarmente volubile di Tina. A cambiare l’andamento delle quest saranno anche i nostri compari Frette e Valentine che, seppur non partecipino in prima persona agli avvenimenti, una loro parola di troppo porterà ad eventuali ripercussioni.
Un compendio del mondo nerd!
La saga di Borderlands non è estranea a riferimenti al mondo dei videogiochi, film o saghe famose. Ricordo ancora di aver assistito, nei vecchi capitoli, alla distruzione di un “certo anello” nella lava, oppure di aver dovuto affrontare un famosissimo “Donkey Mong“. Anche Wonderlands è ricco di easter eggs dedicati a diverse saghe, in questo caso particolare al mondo fantasy. Evitando qualsiasi spoiler, nel corso della nostra fantastica avventura ci troveremo a fare la conoscenza di diverse personalità, che se siete appassionati di fantasy o della cultura nerd in generale non mancherete di cogliere.
Disseminati per la mappa troveremo diversi D20 che se colpiti, in base al numero uscito, faranno apparire loot più o meno raro. Un critico, ad esempio, ci farà apparire armi o equipaggiamenti rari, a differenza di un fallimento che ci farà apparire armi comuni. Di sicuro una piccola chicca che apprezzeranno molto i conoscitori di giochi di ruolo da tavolo.
Non tutto è “fantastico”…
Dal punto di vista tecnico ho potuto giocare alla versione PlayStation 5 di Tiny Tina’s Wonderlands preferendo il frame rate alla risoluzione grafica, i quali mi hanno permesso di godere di un’ottima fluidità con caricamenti sempre molto rapidi. Non mancano però fastidiosi bug o glitch correlati alle missioni o al menù. Ad esempio, è stato impossibile poter leggere le caratteristiche del mio pg poiché apparivano per un nano-secondo per poi sparire.
Altra mancanza di cui soffre questo nuovo titolo di Gearbox è sicuramente l’assenza del doppiaggio italiano, di cui i precedenti capitoli erano dotati. Questa mancanza si sente particolarmente dal momento che ci troveremo a dover affrontare orde di nemici senza avere il tempo utile di poter leggere i dialoghi.