Trovandomi a scrivere questa recensione a poche settimane dalla definitiva acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft, non ho potuto che riflettere su come Sony abbia agito in maniera simile in passato. Senza sprecarmi sulle innumerevoli discussioni che questo argomento accende nell’animo degli appassionati più accaniti, proprio oggi mi trovo infatti a recensire il tanto atteso Spider-Man 2, prodotto dall’acclamata Insomniac.
Con l’acquisizione di Insomniac del 2019, Sony ha dato il via alla produzione di una serie di successi videoludici. I due titoli di Ratchet & Clank e la rinascita dei giochi a tema supereroe con Spider-Man – ed il futuro Wolverine – non fanno che accentuare quanto sia stata azzeccata la mossa di Sony.
In questo contesto, l’uscita di Spider-Man 2 rappresenta un evento significativo. Il titolo si propone infatti come una delle prime grandi esclusive sviluppate completamente per PlayStation 5 di questa nuova generazione. Inutile quindi sottolineare quanto alte siano le aspettative da parte degli appassionati e di Sony stessa.
Dopo un’attenta analisi del titolo – e dopo averlo completato al 100% – eccomi finalmente pronto a parlarvi della mia esperienza in questa recensione. Buona lettura!
Marvel’s Spider-Man 2, Be Greater Together
A pochi mesi dalla conclusione di Spider-Man Miles Morales, Peter Parker e Miles stanno cercando di ricostruire una precaria stabilità nella loro vita. Tra l’impossibilità di trovare un lavoro stabile ed i pensieri sul prossimo futuro al College, i nostri Spider-Man continuano la loro attività anticrimine senza sosta. Ed è proprio con un mirabolante ed inaspettato attacco di Sandman che ha inizio Spider-Man 2, proiettandoci a folle velocità tra i palazzi di New York. Con uno scrontro estremamente cinematografico i nostri supereroi hanno – ovviamente – la meglio sul ricercato, nonostante non abbiano minimamente idea di cosa li stia aspettando.
Non volendo entrare nel dettaglio, mi limito a citare solamente i grandi personaggi già mostrati nei trailer ben prima dell’uscita del gioco. Da Kraven il cacciatore a Venom, passando per Lizard, questo nuovo capitolo ci spinge a vivere il dualismo degli Spider-Man in maniera intima ma efficace. Il titolo non si limita solamente all’introduzione di questi super cattivi, ma ne esplora la psicologia e le motivazioni, rendendoli decisamente più reali ed interessanti.
La trama prosegue serrata e ricca di colpi di scena, con anche diversi richiami a future minacce non ancora affrontate all’interno del titolo stesso. Il gioco di Insomniac fa della narrazione il suo cavallo di battaglia, coinvolgendo ed interrogando il giocatore su molti argomenti importanti, come l’elaborazione del lutto, l’amicizia e la crescità personale.
Persolamente ho apprezzato la trama in quasi ogni sua parte, con un crescendo finale che mi ha emozionato. Degna di un cinecomic, Spider-Man 2 regala un’esperienza interessante ed adatta a tutti, soprattutto se si è amanti dell’amichevole Spider-Man di quartiere. Se proprio dovessi muovere una critica al titolo, mi verrebbe da sottolineare come questa produzione sia effettivamente adatta ad un pubblico il più ampio possibile. Nonostante il tutto sia reso magnificamente, in alcune scene il PEGI 16 mostra quanto crudeltà e gore non possano essere mostrati a schermo, riducendo il senso di terrore che personaggi come Venom dovrebbero indurre.
I poteri del Ragno
Ritrovando quanto di buono era già stato introdotto nei due precedenti capitoli, Spider-Man 2 consolida il gameplay con nuovi poteri e gadget per rendere il tutto più tecnico e divertente. Senza voler fare troppi spoiler, dato che moltissime delle aggiunte sono collegate agli sviluppi della trama, i nostri Spider-Man potranno attingere ad una nuova dose di poteri decisamente interessanti, soprattutto verso il termine dell’avventura.
Il gameplay si basa quindi sullo stesso filone del combattimento “freeflow” ideato in origine dai vari Batman Arkham e riproposto oggi in tutto il suo splendore grazie alla nuova e fiammante generazione di Sony. La fluidità di movimento, delle animazioni e delle mosse di combattimento è frenetica ma strutturata, rendendo il titolo discretamente impegnativo se affrontato ad una giusta difficoltà.
Oltre alle varie sessioni di combattimento e di trama, la New York ricreata da Insomniac si riempie man mano di extra, missioni secondarie e minigiochi ad ampliare punti di interesse altrimenti pressoché assenti. Oscillare per la città è una gioia per gli occhi, con costanti azioni criminali da sventare e lo spettacolo mozzafiato che alcuni scorci cittadini riescono a regalare. Volendo portare a termine l’avventura senza interruzioni, Spider-Man 2 offre un totale di circa 15 ore abbondanti di gioco, le quali aumentano a circa 25-30 volendo completare tutto al 100%.
New York, New York
Come già accennato in precedenza, la cura riposta nella creazione di New York deve essere elogiata senza indugio. I palazzi, i quartieri, ma anche la vita che permea le strade di questa enorme città è palpabile. Ottimo l’utilizzo del Ray Tracing per accendere l’intera ambientazione di riflessi e colpi di luce. Decisamente azzeccata anche la creazione di tutti i personaggi principali dell’avventura, con stile e design stupendi soprattutto per gli antagonisti. Se proprio dovessi muovere una critica, esclusivamente per mio gusto personale, non ho gradito particolarmente l’utilizzo di alcuni shader. Nulla che comunque vada a peggiorare la qualità complessiva della produzione.
L’intelligenza artificiale fa il suo dovere in quasi ogni parte del gioco. Partendo dal presupposto che la difficoltà sia selezionabile in qualunque momento dell’avventura, giocando ad Amazing ho dovuto prestare parecchia attenzione anche durante gli scontri opzionali per la reattività ed imprevedibilità degli attacchi nemici. Ottime le bossfight, sia come design che come scenografia.
Purtroppo, anche in questo caso i pregi del Dualsense risultano solamente accennati durante il completamento di alcuni minigiochi, senza quindi poterne mai godere a pieno.
Per quanto il software appaia stabile e senza alcun problema di crash dell’applicazione, ancora oggi il titolo soffre di frequenti bug grafici e tecnici. In particolare, un bug ha rimosso il mio personaggio da una cutscene, sfalsando l’audio e, ovviamente, rovinando completamente l’atmosfera. Di certo una di quelle cose che non ti aspetteresti in una produzione di questo livello. In ogni caso, il frame rate risulta stabile e senza alcun calo anche nelle sequenze più concitate. I caricamenti ultrarapidi sono la ciliegina sulla torta di una nuova generazione che non voglio torni più indietro.
Concludendo, il titolo è completamente localizzato in italiano sia per i testi che per l’audio. Ottime le voci e l’adattamento, così come le OST sempre azzeccate e cariche di pathos.