La nostalgia è un’emozione dalla doppia faccia, può regalare gioia e dolore a seconda di quello che ci ricorda. Nell’ambito videoludico è ovviamente il sentimento positivo quello che ci viene trasmesso, un sentimento che ci riporta inevitabilmente indietro nel tempo, a quando eravamo bambini e magari c’era la mamma che ci chiamava per cena ma noi non potevamo, dovevamo finire l’ultima gara, dovevamo arrivare al save point. Tanti i videogames che ci riportano a questi ricordi e tra questi c’è WipEout, titolo di corse futuristiche anti-gravità che ha fatto la storia di PlayStation arrivando sulla prima console di casa Sony nel lontan(issimo)o 1995, suscitando scalpore tra i giocatori. Tanti i seguiti più o meno apprezzati, fino ad arrivare ai giorni nostri dove, nel 2016, viene annunciato per PlayStation 4 e PlayStation 4 Pro il nuovo WipEout Omega Collection, remaster in alta definizione dei precedenti WipEout HD, WipEout Fury e WipEout 2048. Vediamo insieme se, a più di vent’anni, questo titolo riesce ancora ad affascinare le vecchie e nuove generazioni.
Tre i titoli inclusi in questa collection, tre pietre miliarti del passato PlayStation, tra cui WipEout HD che include anche i capitoli Pure e Pulse. Si fa un salto di qualità hardware per arrivare a questa Omega Collection, passando da PS3, PSP o PS Vita alla console Sony del momento per un risultato in alta definizione che continua ad affascinare il pubblico. Questo risultato arriva anche grazie alla quantità di variabili offerte, tra cui poco meno di 30 tracciati disponibili, un roster di circa 50 velivoli e 9 modalità di gioco, che spaziano nelle classiche gare dove è la posizione sul podio quella che conta per passare poi a quelle a tempo o ad eliminazione, fino ad arrivare alla più caratteristica Modalità Zona dove la velocità del “mezzo” aumenta giro dopo giro. Questi i numeri e la varietà di uno dei remaster più azzeccati degli ultimi tempi che, sin dalle prime gare, riesce a trasmettere le stesse sensazioni provate con il primo WipEout 2048.
I neofiti sfrutteranno le prime ore di gioco per prendere confidenza con il sistema di controllo e, soprattutto, con le tipiche manovre della serie per affrontare le curve frenetiche dei tracciati. I più navigati, invece, ci metteranno meno a padroneggiare nuovamente le vecchie abitudini e troveranno familiare anche il livello di sfida, che aumenta gradualmente fino ad arrivare a quelle gare che sembrano impossibili da superare. Il trucco? Mettersi con tanta pazienza per padroneggiare al meglio l’astronave desiderata ed imparare a memoria ogni curva ed ogni scorciatoia dei tracciati, un’attività che richiederà molte ore di gioco ma vi assicuriamo che difficilmente vi stancherete di WipEout Omega Collection.
Presenti anche alcune modalità multiplayer, sia in locale split-screen che online, che spaziano tra le classiche già conosciute nei vari titoli di corse; il tutto viene gestito con un framerate abbastanza stabile, che non va assolutamente a minare la freneticità del titolo, aspetto chiave.
Tecnicamente parlando, WipEout Omega Collection dimostra come si può effettuare un restauro perfetto ad un titolo di 20 anni fa, portandolo nella nuova era videoludica con un dettaglio grafico che si può paragonare tranquillamente con quello visto nei titoli più in voga del momento. Clever Beans è il team che si è occupato di questa operazione ed è riuscito a tirare fuori tutto ciò che poteva mantenendo quel senso di “vintage” grazie ad una trasposizione perfetta in cui ogni colore ed ogni forma è rimasta com’era, riportando alla mente tanti vecchi ricordi a quei giocatori che hanno già potuto gareggiare nel passato.
La versione a 1080p riesce ad avere già un’ottimo impatto visivo ma, inutile dirlo, il massimo dell’esperienza la si ottiene su PS4 Pro e con una TV 4K che, nonostante un dettaglio spaventoso, mantiene granitici i 60 frame per secondo. Potrete godere di tutto questo con soli 40€, un’ottima cifra vista la proposta in termini di longevità di questa collection.
Infine, il comparto audio non va assolutamente dimenticato; le gare frenetiche vengono accompagnate da brani elettronici e dal ritmo incalzante facenti parte di una colonna sonora che ha visto importanti partecipazioni, con gruppi come i The Prodigy e The Chemical Brothers.