Più passa il tempo e più il mercato videoludico risulta essere saturo di uscite, sia tripla A che indie, rendendo il rimanerne al passo praticamente impossibile. Mio malgrado, ho infatti scoperto con colpevole ritardo perle come Hollow Knight, Hades e Disco Elysium, tutti indie riconosciuti sia dalla critica che dal pubblico. Questa baraonda di titoli va inevitabilmente a scontrarsi con l’assenza di tempo, obbligando di conseguenza ognuno di noi a prendere spiacevoli scelte su cosa rimandare a data da destinarsi. Questa volta, però, nel già affollatissimo calendario di uscite, non ho potuto che rimanere intrigato da un titolo apparso casualmente sulla home di un social.
Parlo chiaramente del qui recensito Weird West, un gioco di ruolo indie dalle grandi ambizioni. Sviluppato da WolfEye Studios e distribuito da Devolver Digital, questo western isometrico dalla forte influenza fantasy è riuscito a stregare la mia attenzione. Ho quindi intrapreso questo viaggio inaspettato scombussolando tutti i miei piani, conscio che mi sarei addentrato completamente al buio in una nuova avventura. Benvenuti nella nostra recensione, buon proseguimento!
Weird West, i misteri del far west
Come già anticipato nella campagna marketing, la trama di Weird West è tanto lineare quanto particolare, influenzata dalle nostre scelte e caratterizzata dalla presenza di più protagonisti. Sono infatti cinque i personaggi che andremo a controllare man mano che avanzeremo nel racconto, ognuno dei quali rappresenta una delle tante sfaccettature del selvaggio west. Oltre alle varie differenziazioni a livello di gameplay, ogni personaggio viene strappato alla propria quotidianità da un evento improvviso, costringendolo ad un viaggio nei misteri del West fatto di sparatorie e bestie terrificanti. Citando solamente l’incipit del primo personaggio giocabile, Jane Bell è una cacciatrice di taglie alla quale è stato ucciso a sangue freddo il figlio e rapito il marito. Nessun indizio sulle motivazioni del delitto, ma Jane farà di tutto per non lasciarsi scappare il colpevole.
Le nostre avventure nel far west non sono però fini a sé stesse. Tutti i protagonisti sono collegati tra loro da un filo conduttore che ne connette le vicende. Il titolo si apre infatti con uno strano rituale magico, il quale permette ad un misterioso individuo di marchiare i nostri protagonisti. Completando la storia di un personaggio il marchio passa al successivo, continuando così l’avventura da un altro punto di vista. Ciò che caratterizza l’esperienza è però il significativo impatto che le nostre azioni hanno sul mondo di gioco e sulle persone che lo popolano. Weird West ci lascia infatti completa libertà di approccio sia nei confronti della trama che in tutti gli extra disponibili, potendo raggiungere i propri obiettivi in modi diversi. Potrete decidere se risparmiare il nemico che vi ha causato tanti problemi, se assecondare un malfattore per averne vantaggio oppure se scoprirne i segreti e ricattarlo. Potrete decidere se aiutare un uomo morente o se ucciderlo per rubarne gli averi. In un modo o nell’altro ogni vostra azione avrà una conseguenza, in certi casi cruciale anche per la narrazione.
Ripensando alle mie avventure, posso ritenermi soddisfatto di come il tutto sia culminato nel termine della storia. Nonostante i finali restino comunque due, molto di quanto descritto negli stessi dipende da come vi siete comportati nell’avventura. Ricordo ancora molto bene alcuni frangenti della narrazione e le decisioni che ho preso in quel momento, chiedendomi cosa sarebbe successo se fossi stato più magnanimo o, in certi casi, più egoista. Ogni avventura di Weird West sarà unica, starà a voi decidere come affrontarla.
Esattamente come se ci si trovasse sopra ad una cartina geografica, in Weird West il mondo di gioco è composto da moltissime aree delimitate. Dopo esservi avvicinati ai margini della zona in cui vi trovate, potrete spostarvi tra un’area e l’altra selezionando direttamente dove volete andare sulla mappa. Inizialmente vi sposterete a piedi, ma guadagnando abbastanza denaro potrete comprare un cavallo e ridurre notevolmente il tempo richiesto per il viaggio. Una buona percentuale delle zone disponibili è completamente opzionale, ognuna traboccante di NPC, missioni opzionali e bottino.
Come anticipato in precedenza, ogni nostra azione ha un reale effetto sul mondo che ci circonda. Nelle innumerevoli città, miniere e oasi sia i civili che i banditi agiranno in conseguenza ai nostri comportamenti, andandone anche ad influenzare il futuro. Alcuni NPC diventeranno “amici per la vita” in seguito al nostro aiuto, mentre i banditi sopravvissuti ad un agguato potrebbero portarvi rancore e cercare vendetta all’improvviso. Anche gli insediamenti possono essere totalmente stravolti dal nostro passaggio, potendo far diventare alcuni di essi città fantasma uccidendone ogni abitante.
Personalmente ho impiegato circa 20 ore per portare a termine Weird West, completando anche ogni missione secondaria mi capitasse a tiro e molti altri extra sempre opzionali. Aiutando dei bambini a risolvere un enigma, dedicandomi alle taglie esposte nelle bacheche degli sceriffi, oppure indugiando nei molteplici misteri e combattimenti incontrati casualmente nel tragitto tra due zone della mappa. Esplorando ogni anfratto del mondo di gioco, potrete comunque aumentare considerevolmente il monte ore complessivo.
Riguardo la mia esperienza complessiva devo però ammettere di aver avuto un problema piuttosto serio: la noia. Per quanto personaggi e trama siano piuttosto interessanti, sul lungo periodo molto viene a scemare. Ciò si amplificava al cambio di ogni protagonista, il quale resettava equipaggiamento e denaro in nostro possesso dovendo ripartire “da zero”. Tornando a parlare con il nostro ex personaggio è possibile recuperare ogni singolo oggetto posseduto in precedenza ad eccezione del denaro e delle munizioni. Ciò obbligava ogni transizione ad una lenta ripetizione delle stesse meccaniche per poter tornare velocemente competitivi, ritrovandomi comunque a dover accumulare nuovamente quanto già guadagnato in precedenza. Questa sensazione sgradevole viene esaltata dal gameplay che, per quanto si possa definire interessante e sfaccettato, consiste nella costante ripetizione di abilità, sparatorie o abbattimenti stealth. Weird West è stato un viaggio sicuramente appassionante e misterioso, che però non riusciva ad gratificare adeguatamente nel loop creatosi.
La mano destra del diavolo
Gioco di ruolo isometrico, Weird West basa le proprie fasi di gameplay tra l’esplorazione delle varie aree di gioco ed il combattimento. Lasciando da parte l’esplorazione, già abbondantemente trattata in precedenza, il combattimento può essere assimilato al classico Twin Stick Shooter: con la levetta sinistra si gestisce il movimento del personaggio mentre con la levetta destra la direzione in cui attaccare. Ovviamente una semplificazione, ma utile a rendere più chiaro il funzionamento base dello stesso.
Oltre all’approccio stealth, che consiste nel muoversi accovacciati arrivando alle spalle del nemico di turno, in combattimento è possibile utilizzare diverse tipologie di armi: pistola, fucile, doppietta, arco e un’arma corpo a corpo. Ogni arma ha una determinata gittata, dovendo agire di conseguenza in base soprattutto alla tipologia di nemico affrontata. È possibile equipaggiare un’arma per tipo, utilizzando poi un’apposita ruota per selezionare in tempo reale la più adatta alla situazione. Inoltre, è possibile equipaggiare due amuleti, che conferiscono bonus passivi al personaggio, ed un’armatura, la quale ne aumenta la resistenza ai danni.
A differenza della maggior parte dei giochi di ruolo, in Weird West potrete potenziare i protagonisti solamente attraverso l’utilizzo di due materiali appositi: gli Assi di picche dorati e le Reliquie Nimp. Gli assi di picche dorati servono per ottenere i Perk, ossia potenziamenti passivi che aumenteranno definitivamente i bonus del vostro personaggio. Tra questi troviamo un aumento dei punti vita, poter saltare più in alto (più utile del previsto), muoversi più velocemente da accovacciati e così via. I Perk vengono trasferiti di personaggio in personaggio, non perdendo alcun potenziamento man mano che avanzate nella storia. Le Reliquie Nimp, invece, servono a sbloccare le abilità attive, sia della specifica classe del personaggio che delle armi. Ogni personaggio ha quattro abilità uniche per la propria classe, le quali variano dall’utilizzo di poteri paranormali al poter piazzare bombe di prossimità per la mappa. Le abilità delle armi sono invece uguali per ogni singolo personaggio, dovendo sbloccare di volta in volta quelle che desiderate. Le abilità non vengono infatti trasferite al personaggio successivo.
Esplorando il mondo di gioco potrete inoltre reclutare NPC nel vostro gruppo, molti dei quali richiederanno un compenso in denaro per il loro aiuto. Il gioco stesso vi inviterà a fare affidamento su questi NPC, determinanti nelle situazioni più caotiche di combattimento ma anche pedine per i vostri obiettivi. Infatti tutti gli NPC possono morire, compresi gli stessi protagonisti che avete già utilizzato in passato. Aumentando la vostra reputazione potreste anche essere cercati voi stessi dagli NPC, nella speranza possiate accoglierli sotto la vostra ala per partire all’avventura insieme.
Concludendo, nelle città potrete incontrare numerosi mercanti disposti ad aiutarvi in cambio del denaro che vi siete faticosamente guadagnati. Impossibile non citare anche la banca, presso la quale potrete acquistare una cassetta di sicurezza in cui depositare oggetti preziosi che occuperebbero irrimediabilmente il vostro già fin troppo limitato inventario. È anche possibile potenziare il proprio arsenale bellico utilizzando rame, argento e oro presso il fabbro, aumentando le statistiche dell’arma prescelta.
Un ovest magico, ma soprattutto strano
Giocando in retrocompatibilità su PlayStation 5 è impossibile non notare la limitatezza del budget a disposizione del team di sviluppo. Nonostante ciò, è anche impossibile non sottolinearne l’estetica generale, soprattutto a livello di ambientazioni (per quanto ripetute). Discreta anche la realizzazione dei vari NPC, alleati e non. Nonostante vi sia una buona quantità di asset ripetuti, presi singolarmente riescono a distinguersi tra le varie categorie presenti (soprattutto i nemici soprannaturali). Unici ovviamente i protagonisti, anche se non troppo dettagliati.
Nel complesso posso ritenermi soddisfatto dal punto vista tecnico. Unico difetto riscontrato è il deficit dell’intelligenza artificiale alleata nel reagire alle sollecitazioni nemiche. Mi sono ritrovato spesso a combattere con l’alleato fermo a guardare, se non proprio bloccato a notevole distanza.
Weird West è localizzato completamente in inglese, sia per i testi che per l’audio. Tra lo slang stile western ed i termini specifici del fantasy nord americano, ammetto che il titolo possa non essere completamente fruibile per un giocatore poco avvezzo alla lingua, soprattutto per la velocità dei dialoghi nelle poche sequenze video. Un plauso assoluto alla comunque ottima voce narrante, perfetta per il genere western e sempre sul pezzo. Buone anche le OST a tema che ci accompagnano lungo il tragitto.