Warhammer: Chaosbane – Recensione

Tirando le somme, credo che Warhammer: Chaosbane sia un titolo sufficiente. Possiede diversi spunti interessanti, i quali, purtroppo, non vengono esaltati mai durante l'intera esperienza. Consiglio l'acquisto solamente ai veri appassionati del genere, oppure del famoso gioco da tavolo di Games Workshop.

Ultimo dell’enorme lista di titoli ispirati al celebre gioco da tavolo di Games Workshop, Warhammer: Chaosbane approda su PlayStation 4 sviluppato da Eko Software e distribuito da Bigben Interactive.
Action GDR con visuale isometrica ambientato nel Vecchio Mondo di Warhammer Fantasy, il titolo di Bigben Interactive introduce i giocatori nei panni di alcuni eroi disposti a tutto per salvare l’Impero.
Amante del genere fantasy classico, non ho potuto che immergermi immediatamente nella trasposizione videoludica che Eko Software ha voluto dare al magistrale lavoro di Games Workshop. Non del tutto soddisfatto, sono lieto di raccontarvi la mia esperienza in questa recensione!

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La nostra recensione di Warhammer: Chaosbane

Sgominata l’orda demoniaca che minacciava l’Impero, uomini, nani ed elfi tornano alle rispettive dimore festeggiando. Avendo partecipato alla guerra, per ragioni differenti in base al personaggio scelto, il nostro protagonista decide di restare nella città di Nuln a proteggere l’eroe, e futuro imperatore, Magnus.
Colti di sorpresa nella notte, un misterioso mago riesce a penetrare le difese del castello, maledicendo Magnus e lasciando il nostro eroe in fin di vita.
Questa è l’introduzione, piuttosto sbrigativa, che Warhammer: Chaosbane presenta ad inizio gioco, immergendoci in una delle ambientazioni fantasy più conosciute al mondo.
La trama prosegue in maniera piuttosto banale e senza colpi di scena eclatanti. Personalmente mi sarei aspettato qualcosa di meglio, più per la maniera in cui la stessa trama viene narrata, tramite missioni troppo ripetitive e prive di pathos, che per l’effettiva qualità del racconto.
Come accennato poco fa, la narrazione cambia leggermente in base al personaggio selezionato. Sono disponibili infatti quattro eroi: Konrad Vollen, soldato imperiale, Elontir, elfo mago, Bragi Axebiter, sventratore, ed Elessa, elfa esploratrice. Oltre ad un differente background introduttivo, la trama cambia in maniera davvero marginale con giusto qualche linea di dialogo differente.
L’intera avventura può essere portata a termine in una decina di ore circa, senza dilungarsi in “missioni secondarie” ed altri extra. Nota positiva, l’intero gioco può essere affrontato in cooperativa, fino a 4 giocatori, sia online che in locale.

Il fantasy a “blocchi”

Le ambientazioni fantasy hanno sempre il loro fascino, a maggior ragione quando queste appartengono a brand così grandi e famosi come Warhammer di Games Workshop. Ecco perché il medioevo fantasy di Warhammer: Chaosbane mi ha lasciato alquanto perplesso. L’intera avventura si dipana attraverso missioni principali ambientate in quattro aree del mondo. Ognuna di queste aree è formata da segmenti di mappa, collegati tra loro in maniera ed ordine casuale. Questo porta ad un appiattimento totale delle aree di missione, rendendole tutte simili (per non dire uguali) ed abbassando quasi completamente l’interesse nell’attraversarle. Alla lunga ho iniziato a correre per le mappe, conoscendo già le eventuali posizioni dei forzieri (contenenti equipaggiamento) ed uccidendo i minion nemici.
Questa forse è stata la componente che mi ha deluso maggiormente. Comprendo le motivazioni dietro ad una tale scelta, soprattutto per le modalità “spedizione” e “caccia alle reliquie”, ma rendere più varie le location non avrebbe guastato, almeno nella trama.

Portatori di distruzione

Action GDR isometrico, Warhammer: Chaosbane si basa interamente sul combattimento e sull’incedere inarrestabile del nostro eroe in dungeon ricolmi di nemici.
Il combattimento è strutturato essenzialmente su due fattori: la vita e l’energia. La vita, che non necessita spiegazioni, è rappresentata da un cerchio rosso ricaricabile tramite un pozione. L’energia, mostrata invece da un cerchio giallo, determina la possibilità di utilizzare le abilità del nostro eroe. Il gioco ci permette infatti di usufruire di diverse abilità, ognuna con un effetto diverso ma quasi sempre a scopo offensivo. Certe abilità vengono utilizzate per ripristinare l’energia, alcune per potenziarsi ed altre ancora per colpire con forza gli avversari.
Come sicuramente avrete immaginato, le abilità differiscono in base all’eroe utilizzato modificando l’approccio, ma non il risultato finale, dello scontro.
I Boss, situati in arene singole, sono decisamente meglio strutturati rispetto ai nemici base. Ognuno di essi rende un minimo più varia la partita, grazie ad una differenziazione delle fasi di combattimento sempre nuove ed interessanti. Un vero peccato ve ne siano pochi.
Sconfiggendo i nemici, per lo più carne da cannone gettataci contro, il nostro eroe aumenta di livello potenziando, in maniera completamente automatica, le nostre statistiche generali.

Ascia, spada e scettro!

Unica altra componente “personalizzabile” del nostro eroe è l‘equipaggiamento.
Sconfiggendo nemici, boss ed aprendo forzieri otteniamo in ricompensa dei pezzi di equipaggiamento. Questi, suddivisi in 10 tipologie, aiutano il nostro personaggio aumentandone la difesa e l’attacco. I vari pezzi di equipaggiamento variano in base alla loro rarità. È possibile indossare set completi, sbloccandone i relativi bonus, oppure selezionarli in base alle migliorie passive garantite.

Extra

Avanzando nella trama principale sblocchiamo l’accesso a nuove “missioni” secondarie, tra cui troviamo le spedizioni, la “boss rush” e le cacce alle reliquie.
Le spedizioni sono semplici missioni svolte in aree create proceduralmente, simili in tutto e per tutto a quelle attraversate durante la trama. Non si deve fare altro che raggiungere il termine del “labirinto” uccidendo chiunque osi sbarraci la strada.
La boss rush, alquanto auto esplicativa, consiste semplicemente nello sconfiggere il boss finale dei capitoli.
Infine, la caccia alla reliquia è una spedizione avanzata, sbloccata solamente verso il termine dell’avventura, in cui poter ottenere equipaggiamenti di grado eroico. Queste speciali spedizioni possono essere intraprese acquistando le rispettive mappe presso la gilda dei collezionisti.

Più forte!!!

Uno dei punti su cui Warhammer: Chaosbane punta è, chiaramente, la rigiocabilità. Essendo strutturato su missioni costruite proceduralmente, con un potenziamento del personaggio tendente all’infinito e ben 10 livelli di difficoltà scalabili, il titolo di Eko Software cerca di instillare nel videogiocatore la voglia di continuare. Combattimenti sempre più impegnativi, uniti ad una componente multigiocatore così strutturata, potrebbe risvegliare qualcosa nel videogiocatore interessato.
Questa, però, può anche rivelarsi un’arma a doppio taglio. Un giocatore poco propenso alla ripetitività di certe azioni, aggravato dalla poca incisività della trama e dal combattimento poco coinvolgente, potrebbe annoiarsi alla svelta.

Questa è… Struttura!

Giunti infine a discutere dall’aspetto tecnico, non posso sbilanciarmi troppo sulla bontà del prodotto finale testato.
Graficamente datato. Ambientazioni tutte uguali, con asset ripresi all’infinito, non fanno che aumentare la monotonia generale che permea il titolo visivamente. Animazioni dei personaggi piuttosto semplici, impreziosite dall’esecuzione della abilità generalmente ben fatte.
Doppiato in inglese con sottotitoli in italiano, troviamo un comparto sonoro adeguato. Senza infamia e senza lode.
Completamente stabile sotto il profilo bug e cali di frame rate, troviamo qualche caricamento di troppo. Nulla di esagerato comunque.

GUIDE TROFEI

Mirco Neri
Mirco Neri
Nato già vecchio, Mirco entra nel mondo dei videogiochi fin dalla tenera età, passando le giornate a guardare il fratello giocare su computer. Non appena le mani divennero abbastanza grandi da impugnare un pad, nulla lo ha più allontanato dai videogiochi. Appassionato di quasi ogni genere videoludico, Mirco cerca di testare con mano ogni gioco che gli capita sotto tiro, dalle corse automobilistiche ai giochi di ruolo. Nonostante l'età avanzi inesorabile continua a pensare che il pad lo seguirà nella tomba.

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Tirando le somme, credo che Warhammer: Chaosbane sia un titolo sufficiente. Possiede diversi spunti interessanti, i quali, purtroppo, non vengono esaltati mai durante l'intera esperienza. Consiglio l'acquisto solamente ai veri appassionati del genere, oppure del famoso gioco da tavolo di Games Workshop. Warhammer: Chaosbane - Recensione