Ci siamo, Spyro è tornato. Dopo aver scaricato i 67.5 GB necessari all’installazione (per l’avvio basta aver scaricato i primi 20), abbiamo potuto mettere fine a un’attesa durata fin troppi anni. Eccoci quindi qui, finalmente, a recensire Spyro Reignited Trilogy, grazie a un codice messoci gentilmente a disposizione da Activision. Buona lettura!
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Si torna a volare con il draghetto più famoso dei videogiochi! La nostra recensione di Spyro Reignited Trilogy!
Inutile iniziare l’analisi di questo remake della trilogia originale, senza almeno qualche cenno storico. Il draghetto viola, pur essendo ricordato e amato da chiunque, è sempre stato messo in secondo piano rispetto al più fortunato “cugino” Crash Bandicoot. E questo lo diciamo con dispiacere visto che, tra le due serie, Spyro ha osato sicuramente di più ai tempi.
La trilogia, specialmente nel terzo, proponeva dei mondi piuttosto vasti, con tecniche grafiche allora fantascientifiche, presentandosi in parte come un precursore dei più moderni titoli open world. Certo, alcune meccaniche erano già vecchie all’epoca (specialmente con in giro un certo Super Mario 64), ma la serie di Insomniac ha avuto i suoi meriti.
Esattamente come per Crash Bandicoot, anche la licenza di Spyro è stata maltrattata dal 2000 fino a oggi, con titoli mediocri, nella migliore delle ipotesi. Ne è passata di acqua sotto i ponti, dall’epoca della prima PlayStation. Naughty Dog e Insomniac hanno avuto un’evoluzione e maturazione assurde, con i massimi esponenti rappresentati rispettivamente da The Last of Us e dal più recente Spider-Man.
Ed è per questo che stavamo aspettando con trepidazione questa Reignited Trilogy, per ricordare le origini del talentuoso team di sviluppo statunitense. Ma non solo, la nostra speranza è sempre stata che la mascotte potesse tornare ai fasti di un tempo, e questo è sicuramente un primo grande passo.
Per i pochi che hanno passato gli ultimi venti anni lontani dalla civiltà, la serie di Spyro narra le gesta dell’omonimo draghetto, intento a salvare i suoi simili. Ambientati in un modo fiabesco e colorato, i titoli spingevano all’esplorazione e al completismo, essendo pieni di gemme, uova e segreti da scovare.
Come giusto che sia, il fulcro di una recensione di giochi rimasterizzati/remake consiste nel descrivere le principali differenze e similitudini rispetto ai titoli originali. Iniziamo dal gameplay e dalle aggiunte alla struttura di questi tre grandi classici senza tempo. Nel pieno rispetto delle opere originali, i tre titoli riproposti sono strutturalmente identici a come ce li ricordavamo.
Proprio come per la N. Sane Trilogy, i giochi sono stati riproposti 1:1, per non rischiare di effettuare delle modifiche in grado di rovinare la struttura e, specialmente, i ricordi degli appassionati. Insomma, la gemma che vi ricordavate in quel preciso punto della mappa, la troverete esattamente lì anche in questa versione.
Pur rimanendo comunque dei giochi legnosi e, per alcuni aspetti, invecchiati maluccio, gli sviluppatori hanno inserito dei controlli e opzioni in grado di ammodernare il tutto. È comunque possibile giocare i titoli per come erano, croce direzionale compresa, ma consigliamo di usare i comandi alternativi.
I nuovi controlli prevedono di utilizzare L2 per tenere la visuale ancorata alle spalle del protagonista e R2 come comando secondario per sputare il fuoco. Nei giochi originali, i due dorsali servivano per muovere la telecamera, mentre ora la stessa è ovviamente regolata dalla levetta analogica destra.
Oltre alla legnosità, abbiamo notato che la distanza di Spyro dalla telecamera è un po’ troppo ridotta, come nell’originale. Sarebbe bastato includere un’opzione per allonarla leggermente, visto che, oggi come allora, crea più di un grattacapo quando si corre. Tanto per intenderci, il campo visivo ristretto non permette di tenere sotto controllo completamente la situazione. Nulla di grave, sia inteso, ma da segnalare.
Le aggiunte, oltre che i trofei con tanto di “triplatino”, non intaccano la struttura, ma vanno bensì ad arricchirla. Compiendo determinate azioni visibili dal menu di pausa, si sbloccano dei punti abilità, utili ad acquistare bozzetti e disegni nella galleria. Nulla di trascendentale, ma in grado di aumentare la longevità di tre prodotti già piuttosto duraturi.
Ben più importante è la possibilità di visualizzare una minimappa in basso a sinistra in tutti e tre i titoli, in modo da facilitare la vita ai neofiti. Questa opzione può essere naturalmente disattivata per accontentare i veterani della serie, che scaveranno invece nei ricordi per trovare ogni singola gemma, drago, uova e tutto il resto.
Prendendo come spunto l’ottimo lavoro fatto sulla trilogia di Crash Bandicoot, anche Spyro Reignited Trilogy è a tutti gli effetti un remake grafico dei tre giochi. Come accennato poco fa, i titoli sono mappati 1:1 con gli originali, contando su modelli poligonali e menu completamente rifatti, texture in alta definizione di buona qualità e nuove ottime animazioni.
Non sappiamo a che risoluzione nativa i titoli siano renderizzati, ma la qualità grafica e la fluidità su PlayStation 4 Pro sono molto più che soddisfacenti, grazie all’Unreal Engine. Il titolo è tecnicamente solido, seppur abusi un po’ troppo del motion blur, in grado di stancare la vista, alla lunga. Le mappe sono oggi un po’ piccole rispetto agli standard a cui siamo abituati, ma il colpo d’occhio è comunque notevole.
Se proprio dobbiamo essere pignoli in tal proposito, alcuni dettagli grafici appaiono in modo non troppo “morbido” appena ci si avvicina ad essi e non mancano alcuni errori nel calcolo delle collisioni. Ed è un peccato, vista la già citata non complessità e grandezza delle aree di gioco. C’è da dire che però, di contro, gemme e collezionabili vari risultano più visibili oggi rispetto ad allora, rendendo meno ardua la loro ricerca.
Il lavoro di ammodernamento ha riguardato anche la colonna sonora, riarrangiata in maniera eccellente e dinamica. Per fare un confronto diretto, dalle opzioni è possibile selezionare quella originale. Buono e sicuramente migliore rispetto ai tempi il doppiaggio in italiano, seppur la voce di Spyro non sia azzeccatissima. Non manca qualche piccolo, seppur trascurabile, errore di traduzione.
[…] Spyro Reignited Trilogy è la raccolta dei primi tre capitoli della saga del draghetto viola più famoso del mondo. In questa guida forniremo indicazioni per ottenere il platino nel primo dei tre titoli. Per sapere cosa pensiamo dell’intera raccolta, vi rimandiamo alla nostra recensione. […]
[…] Spyro Reignited Trilogy è la raccolta dei primi tre capitoli della saga del draghetto viola più famoso del mondo. In questa guida forniremo indicazioni per ottenere il platino di Spyro 2: Rypto’s Rage! (all’epoca conosciuto da noi come Spyro 2: Gateway to Glimmer). Il titolo prevede 12 trofei di bronzo, 12 d’argento, 5 ori e naturalmente 1 platino, Per sapere cosa pensiamo dell’intera raccolta, vi rimandiamo nuovamente alla nostra recensione. […]
[…] Spyro Reignited Trilogy è la nuova promozione della settimana sul PlayStation Store. Il remake della trilogia sviluppato da Toys for Bob è disponibile fino al 23 maggio a un prezzo consigliato di 24,99€ anziché di 39,99€, uno sconto del 37%. In allegato troverete il consueto link che vi collegherà alla pagina d’acquisto del gioco, se interessati al nostro parere in merito al titolo, non possiamo che invitarvi a leggere la nostra recensione. […]