Uscito originariamente su PC nel 2016, il sesto capitolo della saga di Civilization è approdato anche su PlayStation 4 proprio il 22 Novembre di quest’anno.
“Un altro turno e poi stacco”. Chi non ha mai pensato a questa frase, tra sé e sé, mentre giocava al titolo in questione? Dopo anni di Civilization su PC, non potevamo che rimetterci in gioco e riprovare l’ebbrezza della conquista anche sulle nostre amate PlayStation.
La nostra recensione di Sid Meier’s Civilization 6!
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Inizialmente, però, non neghiamo di aver nutrito qualche dubbio sulla giocabilità del titolo utilizzando il dualshock 4. Questo data la complessità delle azioni da fare e l’ottima gestione che si può avere col classico mouse e tastiera. Dobbiamo esser sinceri, ci siamo davvero ricreduti! L’ottimo lavoro svolto da Sid Meier ed il suo team è palpabile, rendendo Civilization 6 non solo accessibile a tutti coloro che non hanno avuto modo di giocarci su PC, ma anche imperdibile per ogni amante di questo genere.
Conclusa questa breve premessa, mettetevi comodi e scoprite assieme a noi come si comporta Sid Meier’s sulla console ammiraglia di Sony!
Il progresso umano non conosce confini; dall’età della pietra alla civiltà moderna!
Per chi non conoscesse la saga di Civilization, per farla molto breve, il gioco consiste nella creazione di un impero. Il giocatore è chiamato a scegliere una popolazione tra le moltissime opzioni disponibili, a partire da Francia, Giappone, Egitto ma anche moltissime altre. Partendo dagli albori della civiltà, il nostro compito è dunque quello di progredire nelle epoche, adottando nuove idee politiche ed economiche come più ci aggrada. Ciò prosegue per tutta la durata della partita, passando anche per un sistema di “Ricerca” nel quale studiare tutto ciò che ci serve per avanzare e costruire sempre cose nuove. Dalle semplici ed umili postazioni da lavoro alle università, fino a raggiungere la possibilità di costruire vere e proprie meraviglie, le quali renderanno le nostra città uniche agli occhi dei nostri avversari.
Oltre al sistema di ricerca, che il gioco identifica come “Albero Tecnologie”, abbiamo anche il compito di sviluppare il “Progresso Civico”. Tramite quest’ultimo è possibile decidere quale forma di governo adottare, passando da Autocrazia e Monarchia oppure andando verso la Repubblica classica. Possiamo quindi decidere se essere governatori diplomatici devoti alla cultura e alla scienza oppure, al contrario, un tiranno, devoto solamente alla guerra e alla conquista di tutto il territorio.
Insomma, Civilization 6 da veramente carta bianca ai giocatori. Essi saranno artefici del proprio destino e spetterà loro cambiare le sorti dell’impero. Una crescita rosea oppure una totale distruzione ed invasione dei popoli vicini? Tutto nelle vostre mani.
La partita si conclude, solitamente, dopo aver raggiunto l’ultimo turno (circa 500), con i vari imperi intenti a contendersi una tra le 4 vittorie disponibili: Scientifica, Culturale, Dominio ed, infine, Religiosa.
La nascita del tuo impero!
Il sistema di gioco di Civilization 6 resta lo stesso della versione PC. Nulla è stato cambiato e ciò ed è un bene. Il gioco di Sid Meier ci mette a disposizione una mappa con grandezza selezionabile a proprio piacimento, divisa in in sezioni esagonali nelle quali poter costruire edifici o lavorare la terra per trarne i suoi frutti.
Ovviamente, all’interno della mappa di gioco non saremo da soli. Oltre ai classici barbari, sparsi in giro per la mappa, abbiamo la possibilità di incontrare anche i diversi regni presenti. Dal momento in cui incontriamo queste nazioni, sempre a nostra discrezione, possiamo decidere che rapporti intrattenere con essi. Possiamo quindi soddisfare o meno le loro richieste come, per esempio, il non insediarsi troppo vicino alle loro città. Questo, al lungo andare, può anche creare problemi e portare, addirittura, alla guerra.
Anche decidendo di giocare a difficoltà minima, il gioco risulta comunque impegnativo e stimolante. Civilization richiede di avere sempre un occhio di riguardo per qualsiasi cosa, dalle relazioni politiche a tutto ciò che ci circonda, in modo da garantire prosperità al nostro impero.
Concludendo, Civilization 6 rimane un titolo imperdibile ed adatto a qualsiasi livello di sfida. Sia per i neofiti della saga che per i veterani, i quali non si faranno intimorire dal dichiarare guerra ad un impero molto più grosso del loro. Nonostante il gioco lasci completa libertà nelle azioni e nelle scelte politiche, è necessario che esse siano coerenti tra loro, in modo univoco e parallelo assieme ai nostri progressi tecnologici e civici.
Siete tipi da scienza e scoperta? Sarete visti da tutti come un popolo da rispettare ed una grandissima nazione che darà inizio a nuove ere. Siete tipi da combattimento e conquiste? Preparatevi alla guerra di conquista del mondo!
Un occhio alle espansioni!
Civilization 6 arriva su PlayStation 4 in versione completa, con all’interno i due DLC: Gathering Storm e Rise and Fall. Se già il gioco base vi terrà incollati allo schermo per tantissime ore senza annoiare, le due espansioni proposte vi faranno amare ancora di più il titolo in questione.
La prima espansione, Gathering Storm, è tranquillamente paragonabile al problema del cambiamento climatico. Infatti, oltre che politica ed economia, dovremo fare i conti anche con la natura. Il titolo non ci darà nessun avviso, sia nel caso le nostre azioni siano giuste che sbagliate. Verremo messi in allarme solamente se calcheremo troppo la mano, spingendo molto sulle industrie o tutto ciò che potrebbe danneggiare la natura circostante. Questo, infatti, potrebbe portare a cambiamenti climatici inaspettati con terribili catastrofi naturali in conseguenza. Ottima espansione per chi vuole mettersi alla prova!
Invece, Rise and Fall non va a stravolgere il gameplay in sé per sé. Esso si limita ad aggiungere nuovi imperi e contenuti disponibili in ogni modalità di gioco.
Un porting degno di nota!
Civilization 6 arriva sulle console di attuale generazione con una risoluzione in 1080p e 60fps su entrambe le versioni di PlayStation 4.
A livello tecnico e grafico, anche se non abbiamo trovato troppe differenze dalla versione PC, il tutto rimane comunque curato sotto ogni minimo dettaglio. Partendo sicuramente dalla giocabilità con dualshock 4, la quale si è rivelata essere una degna alternativa a mouse e tastiera.
Ottimo lavoro anche per il sonoro davvero piacevole, il quale risalta ancora di più l’immersione nel titolo di Sid Meier.