Dopo una lunga attesa di quasi 4 anni, abbiamo avuto modo di provare Shining Resonance Refrain, remastered della versione originale uscita su PlayStation 3 nel 2014 solamente in Giappone.
Ormai è innegabile che SEGA stia decidendo di portare sempre più titoli rimasti per tantissimi anni esclusive per la tessa del Sol Levante, ma questa nuova edizione di Shining Resonance porta con se tantissime novità, tanti DLC, due personaggi inediti giocabili e molto altro. Scopriamo insieme, in questa recensione, se l’intero pacchetto proposto riesce ad essere all’altezza del capitolo originale. Buona lettura!
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La nostra recensione di Shining Resonance Refrain!
Il titolo racconta le vicende delle terre di Alfheim, dove in passato si scatenò una vera e propria guerra tra due fazioni nemiche: da una parte un’entità malvagia nota come Deus, mentre dall’altro lato si schierò il popolo degli Elfi, guidati dal leggendario “Shining Dragon”.
Questo conflitto, chiamato “Ragnarok”, vide vincitore il popolo degli Elfi, sigillando per sempre l’anima maligna di Deus. Molti secoli dopo, la regina Excella dell’Impero di Lonbardia viene a scoprire che il nostro protagonista principale, Yuma, è stato liberato dalle prigioni dell’impero per mano di Sonia, regina del regno di Astoria.
Yuma scoprirà successivamente di avere dentro di se l’anima dello “Shining Dragon”, e che avrà il compito di fermare Excella ed il suo impero.
Questo è l’incipit della trama di Shining Resonance Re:frain che dà il via ad un’avventura ambientata in un mondo che sprizza fantasy da ogni angolo. La longevità del titolo varia in base al vostro stile di gioco, ma vi basteranno circa 40/50 ore per portarlo a termine.
Il combat system del titolo ricorda vagamente quanto visto già nella serie di Tales Of sviluppata da Bandai Namco. Anche qui ci ritroviamo davanti un Action RPG in cui il giocatore è in grado di usare qualsiasi personaggio del suo team, ed il tutto avverrà in tempo reale.
La particolarità del titolo è la barra degli AP; qualsiasi azione che andremo a svolgere in battaglia consumerà questa barra sferica intorno al nostro personaggio e Una volta svuotata non dovremo far altro che aspettare che si ricarichi ed evitare di farci colpire. E’ in questo caso che entrano in gioco le “Force”, ovvero le classice skills che contraddistinguono ogni personaggio.
In ogni combattimento è possibile notare come gli sviluppatori abbiamo dedicato molto tempo per sviluppare un’ottima IA nemica. I nostri avversari, infatti, ci daranno del filo da torcere ma in caso di difficoltà possiamo ricorrere alla trasformazione Shining Dragon del nostro protagonista principale che permette di sferrare attacchi devastanti, di vitale importanza soprattutto durante le boss fight più difficili. Durante questa trasformazione dovremo però tener conto di alcuni fattori: lo Shining Dragon ha una durata che varia in base al quantitativo di MP a nostra disposizionie e durante questa fase il nostro Drago può entrare nello stato Berserk attaccando i membri del nostro party e, nelle prime fasi di gioco, è necessario prestare attenzione per non andare in K.O.
Che dire, il titolo di SEGA propone un combat system valido ma soprattutto vario, in grado di regalare degli scontri impegnativi, soprattutto grazie anche all’ottima gestione dell’IA nemica.
Se il titolo offre un ottimo combat system, non si può dire lo stesso per le attività secondarie. Anche se la mappa del titolo si presenta davvero ben fatta e con ambienti sempre diversi l’uno dall’altro, le missioni secondarie che offerte soffrono di ripetività e somiglianza, quasi da rendere davvero noioso il loro completamento.
Il discorso cambia invece con i “Grimoire”, dungeon segreti accessibili dal nostro regno in cui, grazie a delle sfere che rilasciano i nemici durante un qualsiasi combattimento, possiamo aggiungere molte condizioni positive, più nemici, qualità del bottino e molto altro.
Shining Resonance Re:frain ha un comparto grafico a 1080p e 30fps per l’ormai versione “base” di PlayStation 4, mentre i possessori di una Pro possono godere di una risoluzione in 4K upscalato o in 1080p, sempre mantenendo uno standard di 30fps.
Il doppiaggio del titolo si presenta davvero ben fatto, sia in lingua inglese che in giapponese, e ben sincronizzato con i sottotitoli; stesso discorso anche per le OST, belle e azzeccate per ogni situazione che si presenta durante il nostro cammino.
Anche se il motore grafico del titolo non eccelle, il titolo di SEGA riesce comunque ad offrire un ottima cura nelle texture sia per quanto riguarda i personaggi e anche i vari mostri/boss che andremo a sconfiggere.