Annunciato con un trailer divertente, il 22 Novembre arriva nei negozi Sapere è Potere, sviluppato da Wish Studios e distribuito da Sony Interactive Entertainment. Sapere è Potere è un party game nel quale dovremo partecipare ad un quiz, un po’ alla “Chi vuol essere milionario?”, in compagnia di altri 5 amici.
Come per ogni titolo PlayLink è necessario, oltre al gioco, essere in possesso di uno smartphone o tablet con su installata l’apposita applicazione per poter giocare.
In questa nostra recensione vi parlerò di come, in queste sere, ho passato ore di divertimento con la mia famiglia.
La nostra recensione di Sapere è Potere
Vi ricordate quando intorno ad un tavolo con amici si apriva Trivial per far vedere chi “ne sapeva di più”? Quando su PS2 e PS3 si giocava a “Buzz!” tra risate e sprazzi di genialità nell’aria? Ecco, Sapere è Potere è il ritorno a quelle risate.
Fate partire Sapere è Potere sulla vostra PS4, prendete il cellulare e siete già pronti per cominciare. Durante la vostra partita utilizzerete uno degli otto personaggi disponibili: uno scienziato, un astronauta, un montanaro, un mago, un costume da hot dog, una fatina, una cowgirl ed una principessa.
Questo quiz propone solamente una modalità, unica vera pecca dell’intero titolo, nella quale vi sarà un’unica manche il cui scopo è quello di accumulare punti, seguita dalla finale.
Durante la prima parte, vi saranno una serie di domande a scelta multipla, intervallate da altri due minigiochi. Ogni domanda a scelta multipla avrà quattro risposte disponibili, di cui solo una è esatta. Per ogni risposta giusta vi verranno assegnati dei punti calcolati in base alla velocità con cui avrete risposto: il più veloce a dare la risposta esatta otterrà più punti, scalando in quantità fino al più lento. Dalla seconda domanda in poi potrete colpire i vostri avversari con dei “poteri” di vario tipo, in grado di rallentarli (ad esempio il ghiaccio, che costringerà il vostro avversario a romperlo prima di poter rispondere). I due minigiochi intermedi avranno luogo ogni 3 domande. Il primo consiste nel collegare, sempre sul vostro dispositivo, due parti di un semicerchio per, ad esempio, completare una frase o unire un autore alla propria opera. Per il secondo minigioco, invece, vi verrà dato un argomento e dovrete spostare a destra o a sinistra la vostra risposta in base a ciò che vi viene chiesto.
Superata questa manche, ed accumulati quanti più punti possibile, arriverete alla finale. Questa si propone come una piramide, nella quale, per vincere, dovrete arrivare per primi sulla cima. I punti che avete faticosamente accumulato verranno utilizzati per decidere su quale gradino verrete posizionati per partire: più punti avrete, più in alto comincerete la scalata. Durante la finale dovrete rispondere a delle domande a scelta multipla nelle quali non vi sarà data la possibilità di sbagliare. Semplicemente dovrete tentare fino a trovare la risposta esatta. Più velocemente risponderete nel modo esatto, più gradini salirete. Il primo a raggiungere la vetta della piramide sarà il vincitore.
Sapere è Potere è un titolo praticamente infinito. Dopo una decina di partite non ho ancora trovato due domande uguali, senza contare le tantissime categorie che non ho ancora affrontato. Sono rimasto davvero colpito dalla quantità e dalla qualità delle domande e categorie proposte: vi saranno domande su cucina, storia, geografia, arte, fantascienza, cinema, videogiochi ed addirittura domande specifiche su Harry Potter, Il Signore degli Anelli ed altre saghe famose. E non pensiate di cavarvela facilmente. Dovrete essere veramente preparati nella categoria che sceglierete, certe domande saranno davvero precise e difficili.
A livello tecnico c’è poco da dire. Sapere è Potere si presenta come un titolo molto colorato e pieno di personaggi disegnati per risultare simpatici e divertenti.
Il doppiaggio è completamente in italiano, contornato da delle musichette di sottofondo piacevoli.
Se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, ho trovato piuttosto stancante, dopo la prima partita, il ripetersi del presentatore nello spiegare le varie manche, nonostante siano sempre le stesse.