PlayerUnknown’s Battlegrounds – Recensione

La versione di PUBG uscita per PlayStation 4 non cambia le carte in regola. Gli standard grafici restano bassi, fatta eccezione per un leggero miglioramento se si gioca su PS4 Pro, ma la formula impeccabile del titolo continua a catturare l'attenzione. La volotà di Sony di inserirlo nel roster dei giochi disponibili è stata comunque una scelta azzeccata, anche per dare la possibilità a PlayerUnknown’s Battlegrounds di conservare, o forse ampliare, l'offerta già ricca di questo titolo.

E’ passato poco più di un anno da quando la console di casa Microsoft ha avuto il piacere di ospitare PUBG come esclusiva temporanea, un titolo che quel periodo si stava accaparranto una grandissima fetta di pubblico videoludico su PC. Ovviamente, in un anno può succedere di tutto in questo ambito, tanto che molti titoli Battle Royale si sono affermati sempre di più ed alcuni sono ormai una costante anche nel settore dell’eSport. Tra questi non possiamo non citare Fortnite, sia perchè è un diretto competitor del titolo sviluppato da Bluehole ma soprattutto perchè sin dal suo lancio è riuscito a spodestare dal podio qualsiasi altra IP che ha provato a “fargli la guerra”. Come molte volte accade in questi casi, ci si ritrova spesso a giocare con produzioni che mancano di originalità e che tendono a farsi accantonare velocemente, ma nonostante questo PlayerUnknown’s Battlegrounds non ricade in questa casistica.

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PlayerUnknown’s Battlegrounds arriva su PS4!

Nonostante qualche colpo perso dalla sua uscita fino ad oggi, PUBG è riuscito comunque a mantenere un’utenza molto attiva, stimolata soprattutto dai tanti contenuti aggiuntivi che man mano sono stati rilasciati. In questi giochi, infatti, nuove mappe, armi, skin ed altro sono uno dei punti cardine per il successo, ma per accaparrarsi una fetta sempre più grande di utenza è necessario a volte sbarcare su più piattaforme; proprio per questo, dopo il termine annuale dell’esclusiva Xbox, Sony ha deciso di acaparrarsi il primo capostipite di questo genere.
Nonostante questa nuova edizione, l’aspetto grafico non è stato ritoccato, ed infatti anche la versione PS4 è caratterizzata dalle stesse problematiche che già si sono viste sulle precedenti per PC e Xbox. Le nostre aspettative erano però differenti, soprattutto dopo l’installazione sulla console che ha richiesto 30GB di spazio su hard disk, il doppio rispetto alla versione Microsoft, che però non ha portato alcuna miglioria, neanche per quanto riguarda le prestazioni. Il livello di dettaglio è generalmente basso, si avverte spesso una sensazione di “sporco”, e nonostante questo non si riescono a raggiungere nemmeno i 60fps con cui è possibile giocare su PC partendo da una configurazione hardware media; su PS4, infatti, siamo più vicino ad un framerate a 30fps, che comununque rimangono granitici anche nelle situazioni più confuse.
Tuttavia, se giocate su una PS4 Pro potete notare alcune differenze. In questo caso, infatti, si avverte una maggiore distanza per quanto riguarda la visuale e le texture hanno una resa leggermente migliore, quest’ultime caricate con un po’ di ritardo nella fase iniziale di gioco, mentre si è in volo. Forse i 15GB aggiuntivi per l’installazione sono dovuti proprio alla presenza di queste texture dedicate a PS4 Pro.
Tuttavia, nonostante queste texture, l’esperienza sulla console Sony è leggermente inferiore rispetto alle concorrenti, sia per un quadro visivo complessivamente meno dettagliato e sia per la risoluzione proposta, 1440p contro la concorrente 4K.

PUBG recensione

Nonostante quanto abbiamo appena detto, c’è da dire che il successo di PUBG non è assolutamente dovuto alla qualità grafica proposta. Il suo comparto tecnico visivo, infatti, è da considerarsi ormai datato e superato, ma nonostante questo il successo è arrivato grazie al divertimento garantito ad ogni partita ed al supporto che il team di sviluppo ha sempre mantenuto attivo per garantire novità sempre interessanti. Il suo successo sta infatti proprio nella formula proposta: si è da soli contro altri 99 giocatori. Si parte in volo, verso un punto casuale della mappa, e si decide dove atterrare; da qui, una serie di eventi casuali, che si incrociano con la strategia del giocatore stesso, determinano le sorti della partita. Si parte sempre disarmati, ed inizialmente la sopravvivenza è l’elemento chiave per poter andare avanti. Si può decidere di proseguire con cautela e cercare oggetti secondari, mentre gli avversari si massacrano a caccia dei loot più grossi, oppure lanciarci anche noi alla ricerca del bottino migliore col rischio che qualcuno ci possa anticipare e farci secchi. Durante queste fasi l’aera di gioco non rimane invariata: una tempesta circonda la mappa e man mano si stringe, tanto da rendere prima o poi obbligatorio lo scontro con gli altri.

PUBG recensione

Mentre Fortinite ha dalla sua un’ambientazione più vivace e un ritmo forse più frenetico e incasinato, PlayerUnknown’s Battlegrounds ha sempre continuato dritto per la sua strada, verso una direzione più realistica, in cui anche il rumore dei passi gioca un ruolo fondamentale. Chi ha pazienza e sta in disparte a volte può avere la meglio su chi predilige un gioco più frenetico, e queste sono le caratteristiche che sicuramente hanno permesso a PUBG di mantenere la sua fetta di utenza base nonostante i grandi rivali sin’ora usciti sul mercato. Il fatto di volere un’utenza più mirata per la produzione di Bluehole lo si deduce anche dal prezzo con cui è stato pubblicato sulla console Sony; il titolo si può acquistare ad un prezzo di 29,90€, cifra non elevata ma che comunque fa desistere alcuni utenti che dall’altro lato hanno Fortnite free to play.

GUIDE TROFEI

Antonio Loparco
Antonio Loparcohttps://www.playstationzone.it
Videogiocatore sin da piccolo, ho iniziato ad addentrarmi nel mondo videoludico con Amiga600. Pian piano ho provato varie piattaforme fino all'acquisto della prima PlayStation che è rimasta da sempre la mia console preferita.

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La versione di PUBG uscita per PlayStation 4 non cambia le carte in regola. Gli standard grafici restano bassi, fatta eccezione per un leggero miglioramento se si gioca su PS4 Pro, ma la formula impeccabile del titolo continua a catturare l'attenzione. La volotà di Sony di inserirlo nel roster dei giochi disponibili è stata comunque una scelta azzeccata, anche per dare la possibilità a PlayerUnknown’s Battlegrounds di conservare, o forse ampliare, l'offerta già ricca di questo titolo.PlayerUnknown’s Battlegrounds - Recensione