Persona 4 Arena Ultimax – Recensione

Persona 4 Arena Ultimax non è sicuramente l'annuncio più atteso per il venticinquesimo anniversario di Persona, né tanto meno la riedizione che i fan della serie di Atlus si aspettavano. Tuttavia, Ultimax rimane una riedizione al pari di una Game of the Year Edition, includendo soprattutto una serie di contenuti rimasti finora ancorati in Giappone. Per chi si aspettava invece una remaster deve alquanto ricredersi: si tratta di un porting in alta definizione piuttosto semplice, che potrebbe attrarre più che altro nuovo pubblico grazie ai nutriti contenuti single-player.

La serie di Persona compie venticinque anni. Un anniversario importante per Atlus, che sta celebrando tale ricorrenza con diverse iniziative che si districheranno lungo il 2022. Una delle tante iniziative attuate ha portato al ritorno di Persona 4 Arena, capitolo sequel e picchiaduro che vede gli eroi di Persona 4 alle prese con una nuova minaccia. La serie, tra un capitolo principale all’altro, ha proposto spesso e volentieri spin-off e sequel, creando per le ultime tre iterazioni una vera e propria sotto serie di videogiochi. Persona 4 è proprio uno tra questi, con i tre Golden, Arena e Dancing All Night a rendere meno amara quell’attesa che separava i fan dalla pubblicazione – avvenuta nel 2016 in Giappone – di Persona 5.

Tuttavia, il ritorno di Persona 4 Arena non accontenta tutti. Mentre si attende ancora la pubblicazione sulle attuali console di Persona 4 Golden (il quale ha suggellato un trionfo nel suo debutto su Steam), insieme alle possibili future novità legate al brand, i fan hanno manifestato un leggero dissenso per tale riedizione che prende il sottotitolo di Ultimax, poiché in fin dei conti si tratta di un porting in alta definizione dell’ultima edizione approdata sui cabinati in Giappone. Noi abbiamo giocato questa riedizione testandone le novità, e ve ne parliamo in questa recensione.

Persona 4 Arena UltimaxPersona 4 Arena Ultimax, il ritorno di Yu Narukami!

Lanciato nel 2013 su PlayStation 3 e Xbox 360, Persona 4 Arena è stato il primo connubio tra Atlus ed Arc System Works, il quale ha portato alla realizzazione di un picchiaduro con elementi RPG, da cui deriva una modalità storia raccontata a mo’ di visual novel. Specie quest’ultima si presenta come un diretto seguito del fu JRPG di successo della casa nipponica, noncurante della possibilità – ovviamente – che alcuni neofiti od appassionati dei picchiaduro potessero avvicinarsi a tale seguito. Sebbene ottenne ottimi riscontri al lancio, tanto da portare alla realizzazione di una versione “completa”, solo sui cabinati arcade in Giappone sono arrivati tutti i contenuti sinora pubblicati per il titolo, dando una sorta di “esclusività” agli abitanti del Sol Levante.

Dopo qualche anno, però, il titolo ritorna nelle vesti di Persona 4 Arena Ultimax sulle attuali console, riproponendo non solo un porting HD, ma anche tutti quei contenuti rimasti finora un’esclusiva del Giappone. Quella che è giunta in Occidente altro non è che la versione più aggiornata del gioco, il quale va ad impattare in alcuni aspetti proponendo di conseguenza, delle piccole differenze con il prodotto che giunse nel 2013 sulle vecchie console. A differenza dei picchiaduro attuali, P4A Ultimax presenta una componente single-player decisamente ricca, costituita principalmente da alcune modalità di gioco capaci di intrattenere appassionati e neofiti per svariate ore. Dalla modalità storia, puramente rivolta a coloro che hanno concluso Persona 4 – o Golden – , alle modalità d’allenamento o sfida per completare tutte le combo di un personaggio, per poi spostare l’attenzione nella modalità RPG come la Golden Arena.

Mentre grazie all’inclusione di tutti i DLC i giocatori potranno assaporare la modalità storia nella sua interezza, la Golden Arena è stata arricchita con il doppio dei combattimenti, rendendo a conti fatti tale sfida più longeva ed ardua rispetto al passato. La Golden Arena è una modalità che consente al giocatore di sfidare numerosi avversari con una difficoltà sempre crescente, con la possibilità di progredire nelle statistiche dopo ogni scontro sbloccando di conseguenza anche nuove abilità. Destreggiandosi un po’ nel sistema di progressione, dunque, si ha l’occasione di potenziare il personaggio scelto sfruttando le abilità più potenti che potremo ricavare dall’evoluzione delle Personae, così da poter contrastare una difficoltà sempre più impegnativa.

Persona 4 Arena UltimaxUn picchiaduro per tutti

Persona 4 Arena Ultimax nella sua rinnovata versione va ad effettuare una leggera operazione di bilanciamento su alcuni personaggi, nerfando in particolar modo alcune delle loro skill più temibili. Ludicamente parlando non vi sono ulteriori novità: il gameplay è rimasto pressoché invariato nelle sue funzioni, unendo i meccanismi di Persona all’impostazione picchiaduro del gioco. Difatti, l’utilizzo degli SP permette di attivare alcune delle abilità legate alle Personae di ciascun protagonista, dando così una maggiore profondità al corpo a corpo. P4A Ultimax si presenta come un titolo dalla curva di apprendimento ampia, ed un’accessibilità sempre ben gradita. Infatti, coloro che non masticano il genere possono vivere la modalità storia in piena tranquillità abilitando il combattimento automatico, lasciando alla CPU il compito di affrontare gli avversari in tale modalità.

Per semplificare invece le combo, vi è anche qui la possibilità di abilitare un’impostazione che vi permetterà di seguire una sequenza di attacchi anche con la sola pressione di un tasto, semplificando di buon grado l’approccio al gameplay (rendendolo però, meno avvincente). Dopotutto, il titolo presenta un gameplay decisamente lontano dai canoni a cui ci ha abituato Arc System Works negli ultimi anni, soprattutto con l’acclamato Guilty Gear: Strive, che ha semplificato il suo sistema combo in maniera impressionante. Il titolo non solo ripropone un roster combattenti di circa 37 personaggi, ma rievoca alcuni dei più celebri personaggi che hanno preso parte alla storia di Persona 3 e Persona 4, includendone persino le loro versioni “ombra”.

Tutto ciò si rivela ancor più invitante nel momento in cui ciascun combattente vanta di moveset ed abilità uniche, riuscendo dunque a dettare non solo una graditissima varietà nel gameplay, ma rafforza persino l’intero apparato del single-player. Non può mancare invece il multigiocatore, il quale attende per l’estate l’arrivo dell’elogiato rollback netcode, il quale ha confezionato delle ottime esperienze online soprattutto nelle ultime iterazioni sfornate da Arc System Works. Senza di esso, al momento, il multiplayer si mostra alquanto soddisfacente, sebbene il cambiamento in arrivo saprà dargli ulteriore risalto. Persona 4 Arena Ultimax dunque non presenta grossi cambiamenti nei suoi contenuti e, oltre ad accogliere quei DLC rimasti confinati in Giappone, si rivela essere una buona occasione per i fan di Persona (e per gli appassionati dei picchiaduro) di mettere mano ad un buon prezzo su un titolo solido, sebbene in ambito grafico e tecnico non vi siano novità degne di nota.

Infatti non bisogna considerare questa versione di Ultimax come una remaster: dopotutto, il team di sviluppo ha solo ritoccato l’interfaccia e pulito i background aumentandone la risoluzione, mentre i modelli 2D dei personaggi non accennano a nascondere i propri pixel. A questo si aggiungono i filmati animati della modalità storia rimasti in bassa risoluzione, stonando non solo con la pulizia un po’ generica dell’immagine, ma mancando persino l’occasione di svecchiare un po’ la narrazione già di per sé non proprio alla portata di tutti. Ciò che possiamo apprezzare è il comparto sonoro, che non solo propone il doppiaggio giapponese, ma anche una quantità maggiore di brani legati ai contenuti scaricabili. Inoltre non dobbiamo dimenticarci della localizzazione italiana, che rende il titolo ancor più comprensibile per il pubblico nostrano. Tuttavia, bisogna puntualizzare che questa versione del gioco non include tutti i DLC finora pubblicati: nonostante vi siano numerose colorazioni extra, soundtrack e molto altro ancora, tutto ciò che è andato perduto sono alcuni accessori ed alcuni brani, una perdita che personalmente non ho trovato di grandissima valenza.

GUIDE TROFEI

Matteo Murri
Matteo Murri
Appassionato di videogiochi e anime sin da tenera età, il suo primo videogioco fu Super Mario 64 per Nintendo 64, col tempo si affezionò alle console di Sony partendo appunto dalla prima Playstation. Oggi è un cacciatore di trofei su Playstation 4, predilige gli sparatutto, i titoli di corse e i picchiaduro, ma gioca veramente di tutto!

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome

Persona 4 Arena Ultimax non è sicuramente l'annuncio più atteso per il venticinquesimo anniversario di Persona, né tanto meno la riedizione che i fan della serie di Atlus si aspettavano. Tuttavia, Ultimax rimane una riedizione al pari di una Game of the Year Edition, includendo soprattutto una serie di contenuti rimasti finora ancorati in Giappone. Per chi si aspettava invece una remaster deve alquanto ricredersi: si tratta di un porting in alta definizione piuttosto semplice, che potrebbe attrarre più che altro nuovo pubblico grazie ai nutriti contenuti single-player. Persona 4 Arena Ultimax - Recensione