Abbiamo avuto il piacere di provare Patapon Remastered, versione rimasterizzata di Patapon uscito nel lontano 2008 in esclusiva su PlayStation Portable, meglio conosciuta e ricordata come PSP. Questo titolo altro non è che un gioco ritmico in 2D che però, a differenza dei suoi simili, ha la particolarità di mescolare all’interno del gameplay una componente strategica, dando al giocatore la possibilità di personalizzare e creare il proprio esercito di Patapon in diverse missioni, come possono essere quelle di caccia o di guerra. Curiosi di sapere come Sony, a distanza di anni, ha restaurato Patapon per le console di attuale generazione? Ve lo spieghiamo nella nostra recensione!
La trama di Patapon, che si svolge attraverso 30 livelli lineari, non presenta particolari peculiarità. Il giocatore prende il controllo dell’Onnipotente, che guida i Patapon verso la riconquista delle loro terre per trovare l’oggetto misterioso conosciuto meglio come “Quella Cosa”, un oggetto sacro il cui aspetto e scopo sono sconosciuti alla tribù.
Ma nel frattempo, per arrestare l’avanzata dei Patapon, la regina Kharma, sovrana degli Zigoton, vende la propria anima evocando per errore il potentissimo Gorl, un demone che aveva minacciato il mondo molto tempo prima di questi avvenimenti.
Il gameplay, che ovviamente rappresenta la caratteristica principale di questo titolo, non si discosta molto dai suoi simili nel genere. Quello che è necessario fare è comandare il proprio esercito di Patapon esenguendo col giusto tempismo una determinata sequenza di tasti, genererando un ritmo per far avanzare l’armata.
Una delle caratteristiche del gameplay più apprezzate sono i Miracoli, ovvero degli oggetti speciali che si trovano nel corso dei livelli equipaggiabili prima di iniziare una missione. Questi possono essere utilizzati solamente entrando in modalità “Fever”, attivabile esenguendo alla perfezione una combo abbastanza elevata di note, e mantenendo successivamente un ritmo di 5/4 (molto veloce) per prolungare nel tempo il suo effetto. I Miracoli si distinguono nelle quattro tipologie Pioggia, Vento, Terremoto e Tempesta, ognuno dei quali genera un effetto diverso a favore del giocatore intervenendo con agenti atmosferici che vanno ad indebolire il nemico.
Patapon Remastered – Recensione
Vi abbiamo detto poco sopra che il titolo si sviluppa in 30 livelli e vengono suddivisi in tre diverse tipologie: Caccia, Guerra o Mostro. Nel caso delle missioni Caccia, che possono essere ripetute ogni volta che vogliamo, il nostro esercito è composto da arcieri e lancieri, utili abbattere diversi animali che lasciano componenti utili per creare nuove armi o nuovi Patapon. In Guerra entriamo invece nel vivo della battaglia combattendo gli Zigoton, simili ai Patapon ma di colore rosso e dalla forma più squadrata. Infine abbiamo la missione Mostro, i livelli più difficili del gioco in quanto il nostro compito è quello di sconfiggere diversi nemici più impegnativi del solito che, una volta volta sconfitti, ci ricompenseranno con equipaggiamenti speciali ed armi rare.
Ritornano anche cinque minigiochi che vengono sbloccati andando avanti nella trama o recuperando dei Patapon speciali; oltre ad essere molto divertenti, quest’ultimi ci danno la possibilità, una volta completati, di avere ulteriori potenziamenti per il nostro esercito o armi più performanti. Insomma il titolo di Japan Studio mantiene lo stile originale ed offre una buona varietà, regalando al giocatore tantissime ore di divertimento
Patapon Remastered approda sui sistemi PlayStation 4 con una risoluzione di 1080p a 30fps, mentre per i sistemi PlayStation 4 Pro il titolo vanta una risoluzione in 4K. Noi abbiamo testato la versione Full-HD e si nota ad occhio nudo un restyling completo sotto ogni aspetto, con texture notevolmente migliorate ed una percezione maggiore del dettaglio grafico.
Un ottimo lavoro lo fa il sonoro, grazie ad una selezione di tracce audio davvero vivaci ed ottime nel coinvolgere il giocatore mentre tiene il ritmo.