Dopo alcuni precedenti capitoli dallo sviluppo molto discutibile su molti aspetti, sia tecnici e grafici, Milestone questa volta ha deciso di rimediare agli errori del passato ed è tornata in gran forma con il nuovo MotoGP 18, appuntamento annuale dedicato al campionato ufficiale della MotoGP.
Come già aveva anticipato mesi fa la software house, in MotoGP 18 troveremo finalmente un motore grafico a passo con i tempi, ovvero un ottimo Unreal Engine 4, ed una rivisitazione tecnica sulle moto davvero perfetta.
Non perdiamoci in chiacchiere, se volete sapere cosa rendere questo nuovo capitolo diverso dagli altri non dovrete far altro che tirare la frizione, buttare giù la prima e lanciarvi in questa nostra recensione!
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Una volta entrati in gara, si nota a primo impatto una realizzazione poligonale estremamente perfetta della pista, dove il motore grafico riesce a gestire luci ed ombre in modo eccelso, come non accadeva nel precedente capitolo.
Anche l’IA è stata soggetta a miglioramenti degni di nota, ed infattigià dalle prime gare abbiamo potuto constatare la totale assenza del classico “trenino” in pista; grazie alla riproduzione reale dei diversi stili di guida dei piloti protagonisti di questo MotoGP 18, le gare che andiamo a disputare ci mettono di fronte ad avversari sempre imprevedibili e che prendono l’iniziativa senza seguire una linea guida prestabilita.
In questo nuovo capitolo è stato aumentato anche il numero di animazioni e cutscene all’interno del paddock o sopra il podio, per aumentare ancora di più l’immersione in-game. Durante queste sequenze è possibile ammirare i i volti dei diversi piloti, non sono realizzati con un dettaglio alla pari con il resto della produzione ma riescono comunque a fare la loro figura all’interno del contesto.
Sembra che fortunatamente Milestone ha imparato dai propri errori commessi nel precedente capitolo, ed infatti l’immersione e l’esperienza di gioco offerta su MotoGP 18 riesce a coinvolgere maggiormante i giocatori ed il prodotto finale sembra essere anche più vicino agli appassionati del settore, come il sottoscritto.
Come in ogni capitolo della serie che si rispetti, il fulcro principale del gioco è la modalità “Carriera”. In questa modalità partiamo dalle piccole Red Bull Rookies, per poi arrivare fino alle potenti moto della classe MotoGP 18 pronti a sfidare i veri campioni.
La gestione della carriera è molto semplice: il nostro obiettivo è quello di rispettare i vari obiettivi imposti dal team con cui corriamo, cercando di arrivare sul podio o quantomeno di rispettare il requisito minimo richiesto.
Come già accadeva anche in MotoGP 17, possiamo scegliere se fare subito la gara, saltando quindi le Prove Libere e le qualifiche, oppure fare un weekend completo come accade per i veri piloti.
Durante le Prove Libere è inoltre possibile effettuare dei test di sviluppo per conoscere non solo la pista, ma per ottenere maggiori “Punti sviluppo” da spendere sulla nostra moto. A differenza dei precedenti capitoli, per potenziare un qualsiasi aspetto della nostra moto non dobbiamo più attendere molto tempo per far si che la modifica venga applicata; ora, una volta selezionata la miglioria da apportare viene applicata all’istante.
La modalità carriera di MotoGP 18 si presenta come il fulcro principale del titolo e rimane l’esperienza principale per poter godere a pieno di quanto viene offerto; se volete assaporare il vero MotoGP non dovete far altro che addentrarvi in un weekend completo da piloti, impostando anche i danni reali alla moto e l’usura delle gomme per il massimo realismo.
Dal punto di vista del gameplay MotoGP 18 si presenta con nette differenze rispetto ai precedenti capitoli. Si fa subito caso alla più elevata pesantezza della moto, un fattore che influisce pesantemente sulle staccate in curva. Se eravate rimasti con una moto totalmente priva di un feedback fisico da questo punto di vista, in questo nuovo capitolo le moto sono state riprodotte fedelmente per offrire un sistema di guida semplice ma allo stesso tempo profondo, dando inoltre la possibilità al giocatore di sistemare il proprio assetto personale.
Ovviamente per i neofiti che si avvicinano alla serie con quest’ultimo capitolo sono presenti tanti aiuti alla guida, come il freno automatico, il controllo sterzata e molto altro.
Oltre alla sopra citata modalità Carriera, abbiamo dedicato un po’ di tempo anche alla componente multiplayer online competitiva di MotoGP 18. Solitamente i server di questo genere di giochi non sono molto popolati ed hanno una vita breve, ma nelle sessioni da noi affrontate non abbiamo riscontrato nessun tipo di problema riguardante LAG o disconnessioni improvvise.
MotoGP 18 è un titolo che viene proposto con una risoluzione di 1080p e 30fps per l’ormai versione “base” di PlayStation 4, mentre con la console Pro viene mantenuto lo stesso framerate ma con una risoluzione 4K upscalato.
Le piste, grazie alla nuove tecnologie adottate da Milestone, riescono a regalare un senso di immersione e profondità davvero perfetta, aspetto che ben si sposa anche con la realizzazione delle moto e dei piloti, che rispecchiano le caratteristiche di quelle reali. Qualche passo indietro lo si fa nelle scene che si svolgono sul podio o nel paddock in quanto le animazioni facciali non son poi così realistiche.
Da rivedere ancora un po’ l’IA, anche se giocando a difficoltà massima riesce a regalare delle ottime gare.