In concomitanza con l’uscita americana del secondo film targato Disney/Pixar, esce sulle nostre amate PlayStation il nuovo LEGO: Gli Incredibili, sviluppato da TT Games e distribuito da Warner Bros. Interactive Entertainment.
QUesta nuova avventura di mattoncini raccoglie al proprio interno la storia di entrambi i capitoli della serie, immergendoci nelle “incredibili” avventure della famiglia Parr.
Nonostante la qualità del prodotto finito, ho trovato il tutto sbrigativo e altalenante, sia nella narrazione che nella realizzazione tecnica. In questa recensione vi parlerò delle mie impressioni e del perchè dopo più sessioni di gioco sono arrivato alle conclusioni che vi ho appena scritto.
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La nostra recensione di LEGO: Gli Incredibili
LEGO: Gli Incredibili ci getta immediatamente nell’azione. Il titolo si apre con la conclusione del primo film, con la nostra famiglia di super eroi alle prese con il “minatore”. Da qui la trama procede spedita narrandoci le vicende dei due film d’animazione. Non avendo ancora avuto occasione di vedere il secondo lungometraggio, atteso in Italia il prossimo 19 Settembre 2018, non posso esprimermi al 100% sulla qualità della narrazione, ma basandomi su come è stato narrato ed interpretato il primo episodio cinematografico non posso ritenermi soddisfatto del risultato finale. Oltre ad aver cambiato completamente qualche sezione della trama del primo film (e di conseguenza, suppongo, anche del secondo), ho trovato il tutto sbrigativo. Molte parti della trama sono state tagliate o semplificate, inserendo le solite battute di contorno, tipiche dei giochi LEGO ma in modo poco ispirato.
La trama si può completare in poco più di 3-4 ore e, se non siete interessati a completare il titolo in tutte el sue sfaccettature non abbiamo trovato validi spunti che possano spingere il giocatore a rigiocare il tutto da capo.
Insomma, per quanto non si possa dire che il titolo sia brutto, fatto male e quant’altro, avrei preferito una migliore realizzazione a livello di trama. Soprattutto meno tagli.
Anche il gameplay del titolo non è al top. Durante l’intera narrazione ci troveremo a ripetere ciclicamente le stesse azioni, livello dopo livello. Sconfiggere nemici, risolvere qualche enigma ambientale molto semplice e costruire il mezzo con cui sconfiggere il boss di turno o l’aggeggio utile a salvare la situazione. Intendiamoci, alcuni enigmi sono ben realizzati e qualche battaglia con i boss è divertente da completare, però ripensando ad altri titoli della serie LEGO, come ad esempio LEGO Star Wars: Il risveglio della Forza, il ritmo della narrazione e la varietà delle azioni da svolgere sono nettamente inferiori.
Terminato il capitolo iniziale, il gioco ci lascia liberi di esplorare il grande HUB centrale, la città Municiberg, forse la parte meglio riuscita dell’intera produzione. Attraverso questa vasta area completamente esplorabile abbiamo accesso a numerosissime missioni secondarie e a tantissimi collezionabili. Qui, oltre al poter rigiocare tutti i capitoli della trama in “Modalità libera” dandoci la possibilità di utilizzare tutti i personaggi sbloccati, possiamo anche affrontare le “Ondate di criminalità”, ossia delle missioni secondarie più complesse, basate su più cittadini da salvare, in cui dobbiamo liberare i vari quartieri della città dai malvagi di turno.
Molto gradevole l’aggiunta nel titolo di tanti personaggi presi da altre serie Disney/Pixar come Dory di “Alla ricerca di Nemo” o di Russell di “UP”.
Altra nota positiva, l‘intero titolo (come da tradizione dei giochi LEGO) è completamente giocabile in cooperativa a schermo condiviso.
Tecnicamente parlando, LEGO: Gli Incredibili rimane fedele a tutta la serie di giochi targati LEGO. Per le ambientazioni Traveller’s Tales non si smentisce, regalandoci un mondo a cubetti pieno di colori. L’unica cosa che mi ha lasciato perplesso è la qualità delle texture della vegetazione in background, soprattutto la terribile cascata mostrata in un video con texture datate e completamente fuori luogo.
La totale assenza di cali di frame rate non riesce a distogliere l’attenzione dalla massiccia dose di pop up che, anche su PS4 Pro, si nota e non riesco a spiegarmi il motivo di tale fenomeno su un titolo così leggero da gestire.
Molto lenti i caricamenti, soprattutto all’inizio e al termine di ogni missione, con picchi nel caricamento dell’HUB principale che potrebbe farvi attendere molto più del dovuto.
Il doppiaggio, completamente in italiano, è stato realizzato da (quasi) tutti i doppiatori del film, ma si avverte un leggero problema di sincro delle “labbra” con l’audio; molto spesso, soprattutto nei video, vi capiterà di vedere il personaggio muovere la bocca senza emettere alcun suono. Le musiche sono orecchiabili e riprese dal film, nonostante si riducano ad un loop infinito durante l’esplorazione.
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