FUSER – Recensione

Seppur si tratti di un titolo di nicchia, FUSER si pone come titolo innovativo per un genere ormai fermo alle solite meccaniche di gioco, proponendo al giocatore molto di più che un semplice rhythm game. A metà tra un videogioco ed uno strumento professionale, con oltre 100 brani vi garantirà ore di divertimento e pura creatività, permettendovi di creare mix musicali mai sentiti prima con un giusto grado di sfida.

Non è la prima volta che indossiamo i panni di un DJ. Già nel lontano 2009, infatti, potevamo mettere le mani su un turntablism e “suonare” per un pubblico digitale. Questa volta, però, si è voluto decisamente osare.
Se nell’ormai vecchio Dj Hero ci si limitava a schiacciare i tasti per attivare i beat e scratchare il piatto a tempo con le indicazioni sullo schermo – come in ogni buon rhythm game -, gli sviluppatori di FUSER, l’Harmonix Music Systems, conosciuti già per il grande successo di Guitar Hero e Rock Band, hanno orchestrato molto più che un classico videogioco musicale.

Dopo aver passato ore a creare miscugli musicali nella versione VIP, posso finalmente parlarvi approfonditamente di FUSER, in uscita sulle attuali console il prossimo 10 Novembre.

L’evoluzione dei Rhythm Game

In primo luogo bisogna dire che FUSER si pone come l’evoluzione dei rhythm game così come li conosciamo. Difatti, non necessitiamo di uno strumento acquistato a parte come accadeva con titoli di questo genere. Ma non solo, in FUSER si perde – almeno in parte – la componente arcade del cliccare nel tempo giusto la sequenza di tasti presenti sullo schermo. Siamo totalmente noi a scegliere sia la musica che come riprodurla, tenendo pur sempre conto del ritmo. Alla componente di libera creatività, che si pone come caratteristica principale della produzione a mio parere, fa da cornice una trama decisamente priva di profondità che in alcuni casi risulta essere banale, cosi come per i personaggi ed i dialoghi.

Benvenuti nel festival musicale!

Il gameplay risulta nel complesso di facile comprensione. Disponiamo di una console da Dj posta in basso, dove è possibile posizionare quattro dischi. In alto alla console, invece, troviamo i dischi a nostra disposizione, alcuni scelti da noi prima della sessione di gioco e sbloccabili tramite la valuta in-game. Per portare a termine la campagna dobbiamo, seguendo la nostra creatività, creare dei mix musicali posizionando i dischi e riproducendo, ad esempio, i bassi di un pezzo con la voce di un altro. Il tutto andando a ritmo e mantenendo sotto controllo le richieste del pubblico ed il loro indice di gradimento, posto sul lato destro della console. La difficoltà del gioco va crescendo con l’avanzare della campagna, nella quale saranno presenti molteplici sfide in cui ci verrà richiesto di utilizzare o meno determinati strumenti o effetti. Oltre a ciò, è presente anche una buona dose di personalizzazione per il nostro avatar virtuale a cui è possibile modificare acconciature, outfit e, addirittura, i tatuaggi e le maschere. Ma l’editing non si ferma qui, è possibile infatti personalizzare anche il palco in cui ci esibiamo. Dalle luci, agli effetti a veri e propri giochi pirotecnici, alcuni di questi sbloccabili tramite il pagamento in valuta di gioco o raggiungendo un certo livello di esperienza.

In FUSER troveremo ben tre modalità di gioco. Nella modalità campagna, come si evince, inizieremo con un tutorial che ci permetterà di apprendere le basi e le tecniche di mixaggio. Ciò ci permette di sbloccare via via nuove sfide e contenuti, come effetti, strumenti e i sei locali presenti dove poter suonare, tutti dallo stile unico. Nella modalità freestyle, invece, è possibile dare libero sfogo alla nostra creatività, potendo esplorare liberamente tutti gli strumenti ed effetti di cui disponiamo, privi delle limitazioni delle sfide e del pubblico presente invece nella campagna. Infine, è presente una modalità multiplayer fino a quattro giocatori, dove possiamo giocare con gli amici o sfidare online altri Dj. Inoltre, nel gioco è presente anche il Social Hub dove è possibile condividere con gli altri giocatori i propri mix.

Una tracklist da paura!

Dal punto di vista sonoro FUSER è perfetto, poiché è presente una tracklist che spazia tra oltre 100 brani di diversi generi musicali e epoche. Proponendo vecchi classici come “Never Gonna Give You Up” e hit recenti come “Don’t Start Now“, dopo qualche ora di gioco vi troverete, come me, in fissa per alcune di queste.

Non posso tessere le stesse lodi al comparto grafico. I menù e le interfacce si presentano fluidi e colorate, ma il pubblico si riduce a delle sagome poco animate a cui non si da tanta attenzione. Anche i modelli 3D dei personaggi sembrano essere fermi ai vecchi titoli del 2000 senza evidenti migliorie.

GUIDE TROFEI

Roberta Avella
Roberta Avella
Nata arrabbiata. Inizia la sua carriera videoludica con la PlayStation One (quando il fratello permetteva). Cresciuta mangiando frutti wumpa tra un jumpscare e l'altro nella tetra Silent Hill. Con il tempo si appassiona alle vicende dei guardiani della Luce che segue come filosofia di vita ”May your heart be your guiding key”. Gioca a di tutto ma predilige il genere RPG e FPS. Nel tempo libero ama leggere romanzi fantasy sorseggiando vino nella colorata e non troppo tranquilla Toussaint.

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Seppur si tratti di un titolo di nicchia, FUSER si pone come titolo innovativo per un genere ormai fermo alle solite meccaniche di gioco, proponendo al giocatore molto di più che un semplice rhythm game. A metà tra un videogioco ed uno strumento professionale, con oltre 100 brani vi garantirà ore di divertimento e pura creatività, permettendovi di creare mix musicali mai sentiti prima con un giusto grado di sfida.FUSER - Recensione