Flower – Recensione

Non abbiamo molto da aggiungere, se non di provare quanto prima questa esperienza, un titolo dove l'unico appunto da sottolineare riguarda la longevità. Il resto è, come già detto più volte, un'esplosione di emozioni da vivere in prima persona, migliorato tecnicamente per PS4.Non è per tutti ma se siete stufi dei soliti FPS, delle saghe trite e ritrite e se pensate che i videogiochi siano arte fate subito vostro questo titolo o giocatelo nuovamente nella versione PS4.

Innanzitutto, lo diciamo subito, massimo rispetto per lo staff Sony e la loro iniziativa di rendere disponibili gratuitamente alcuni titoli PS4, a patto di avere la versione PS3. Tra questi, il caso più eclatante è Flower, scaricabile gratis sia su PS Vita che su PS4 avendo la versione uscita in origine nel 2009. Qui analizzeremo la controparte PS4, convertita dai bravi ragazzi di Bluepoint Games. Che il vento vi trasporti nella lettura!

Una ventata di emozioni…
Dopo il successo di Flow e l’appoggio da parte di Sony al talentuoso team di Thatgamecompany, questi ultimi si misero al lavoro su Flower, un progetto particolare e molto interessante. Crediamo sia riduttivo definirlo un gioco, potremmo più parlare di una breve ma intensa esperienza che chiunque dovrebbe vivere almeno una volta nella vita. Approfittiamo del momento per sottolineare l’unico difetto della produzione, ossia la scarsa longevità. Il titolo era ed è completabile infatti in sole 2-3 ore, a meno che si vogliano ottenere tutti i trofei o vivere in modo più tranquillo l’esperienza.
Ciò che rende unico Flower sono la sua semplicità e il fatto che riesca a regalare così tante emozioni facendo leva sulla bellezza della natura, ma non solo. Noi “impersoniamo” il vento ed il nostro compito è quello di riportare la vita in immense distese erbose e raccogliendo petali, in un tripudio di colori e brividi lungo la schiena. Il vento è controllabile usando il sensore Sixaxis del DualShock 4, esattamente come fu con PS3, mentre la pressione di un tasto qualunque muove in avanti il tutto. Ora come allora, Flower è uno di quei pochissimi titoli a sfruttare in modo favoloso la sensibilità al movimento, funzione veramente poco utilizzata.
Davvero, è tutto qui, non c’è molto da dire, anche perché rischieremmo di dovervi svelare alcuni momenti talmente particolari che vogliamo siate voi a scoprire e a vivere in prima persona. L’ultima cosa da dire è di far provare questo titolo ai non appassionati per poterli avvicinare a questo grande mondo che è il videogioco. Fidatevi, questo è ancora uno dei migliori esempi di arte videoludica a tutti gli effetti e non possiamo fare altro che consigliare a tutti di provarlo.

Migliorare la perfezione?
Già nel 2009 Flower stupì per il suo meraviglioso e riuscito stile grafico, per la resa dei colori e per tutto quello che riusciva a regalare al videogiocatore. Pur non essendoci un balzo abissale da allora, i miglioramenti sono comunque ben visibili a partire dalla migliore risoluzione e fluidità, senza considerare il fatto che vengono nuovamente sfruttate le peculiarità del controller. Il piccolo speaker presente al centro del pad emette infatti il fruscio del vento in alcuni momenti, aiutandoci ad immedesimarci ancora meglio nell’atmosfera.
Ora come allora, il gioco è davvero bello da vedere, colorato, vivo e capace di regalare una tempesta di emozioni, grazie alla commistione di grafica e sonoro naturale come non mai. Dalla gestione realistica di ogni filo d’erba, alla resa degli effetti di luce, tutto l’aspetto visivo segue una direzione grafico-artistica che è in grado ancora di stupire. Ogni volta che passeremo su un fiore verrà emessa una nota musicale, rendendo la raccolta di fiori una vera e propria melodia ad accompagnare la musica già presente in sottofondo.
Abbiamo cercato di rendere l’idea nel modo più vicino possibile alla realtà ma riteniamo che non renda davvero giustizia all’immenso lavoro fatto dai ragazzi di Thatgamecompany e convertito in maniera più che convincente da Bluepoint Games.

GUIDE TROFEI

Davide Begni
Davide Begnihttps://www.playstationzone.it
Appassionato di console Sony, ha un debole per Sonic e per la saga di Metal Gear, ma in generale non disdegna nessun genere, eccezion fatta per la maggior parte dei giochi di ruolo e titoli sportivi. La sua carriera videoludica inizia a cavallo tra gli anni '80 e '90 su Master System e Game Boy, andando a toccare tutte le console casalinghe e portatili prodotte da Sega e Nintendo fino alla prima metà degli anni '90. È passato al lato oscuro di Sony grazie alla prima PlayStation, brand a cui si è affezionato da allora fino ai giorni nostri, pur avendo avuto delle piccole parentesi dedicate al mondo PC e ad altre console. Non ditelo in giro, ma ha un'insana devozione per il Mega Drive, console che spesso e volentieri ricollega alla TV in memoria dei vecchi tempi.

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Non abbiamo molto da aggiungere, se non di provare quanto prima questa esperienza, un titolo dove l'unico appunto da sottolineare riguarda la longevità. Il resto è, come già detto più volte, un'esplosione di emozioni da vivere in prima persona, migliorato tecnicamente per PS4.Non è per tutti ma se siete stufi dei soliti FPS, delle saghe trite e ritrite e se pensate che i videogiochi siano arte fate subito vostro questo titolo o giocatelo nuovamente nella versione PS4.Flower - Recensione