Un anno di uscite videoludiche vive di poche certezze, forse solo ed esclusivamente rappresentate dai vari titoli a cadenza annuale e dal genere degli sportivi. Quest’oggi come avrete intuito dal titolo andremo a parlarvi del simulatore calcistico per eccellenza, l’ultimo nato in casa Elettronic Arts: FIFA 14.
Il gioco PS4 è una versione del tutto particolare del brand, sviluppato dal team canadese con a capo David Rutter è un edizione che giunge nei negozi a due mesi di distanza dalla old gen con un titolo parzialmente nuovo e tirato a lucido per la neonata generazione. Sarà riuscito FIFA a fare bella figura su PS4?
Sei tu Lionel?
Appena inserito il disco di gioco ed effettuata la consueta installazione che accomuna ed accomunerà ogni titolo di questa generazione ci si propone davanti il nuovo Menu di gioco Metro-similar che ha contraddistinto questa edizione e si presenta in forma rispetto alla versione PS3. In forma? In che modo direte voi? Semplice, per quanto chiaro e raffinato fosse sviluppato sulle versioni old gen la schermata di selezione centrale era scattosa e leggermente lenta, mentre nella versione PS4 è veloce e reattiva grazie anche al maggior quantitativo di RAM presente sulla nuova ammiraglia Sony. Questa nuova celerità renderà meno tediosa la selezione delle modalità anche grazie ad un apposito Hub iniziale dei preferiti.
Catapultati nella prima partita abbiamo subito sensazioni parzialmente contrastanti. Dopo una prima impressione di già visto, pad alla mano ci si accorge che FIFA è di nuovo in parte cambiato.
Il nuovo motore di gioco, Ignite, fa il suo sporco lavoro nel gestire FIFA 14 PS4 su alti livelli tecnici e simulativi. L’impatto grafico è veramente migliorato presentando un colpo d’occhio molto più realistico e “vivo”, grazie sia alla nuova atmosfera generata dagli stadi e dal pubblico che al miglioramento delle somiglianze dei volti, delle magliette e delle texture dell’erba.
Anche se spesso la telecamera di gioco ci porta lontano da questi netti cambiamenti, la componente NextGen si va a percepire nelle nuova fluidità che ci regala il gioco grazie ai 60 fps stabili, il tutto elaborato alla risoluzione di 1080p.
Anche le transizioni di fermo gioco risentono di questa maggior fluidità, annullando i tempi morti malamente gestiti dalla versione old gen con animazioni ridondanti, prima presenti nei calci d’angolo o nelle sostituzioni.
Un ulteriore passo in avanti è stato fatto nelle collisioni di gioco, ora gestite in tempo reale rendendo la manovra di costruzione molto più realistica e meno legnosa.
A tutte queste novità tecniche del gameplay si aggiungono nuove tipologie di spintoni, più accentuati con animazioni e posture più credibili, fino ad arrivare a delle scivolate che devono essere maggiormente guidate dal giocatore per uscirne vincitori.
Un’altra importante conseguenza dei 60 fps è la maggior fluidità dei passaggi e della manovra, che grazie al maggior numero di frame ci delizia con ancor più realismo.
Possiamo concludere la parte tecnica dicendo che per quanto FIFA 14 sia ancorato parzialmente su basi old gen i cambiamenti sotto il profilo del gameplay sono già molteplici e vanno ad influire ancora una volta in modo abbastanza significativo.
Un taglio parziale
In questo nostro resoconto di FIFA next gen passiamo a parlare di una nota dolente del nuovo titolo sviluppato da EA: la mancanza dei tornei offline. Per quanto ormai di nicchia è stata tagliata da questa nuova versione la possibilità di fare campionati, coppe e tornei personalizzati. L’assenza dei primi due riesce ad essere parzialmente aggirata dalla modalità carriera, cosa che comunque potrebbe far storcere il naso ai puristi che cercano una modalità senza interferenze dalla dirigenza, dai giornali, dalle proposte dalle nazionali, dai messaggi vari e dal calciomercato. L’assenza che si fa sentire di più è infatti quella dei tornei personalizzati che ci toglie la possibilità di poter organizzare una competizione locale con gli amici senza dover ricorrere al classico carta e penna per delineare punteggio, classifica e calendario.
EA non ha ancora ben chiarito se si tratta di una scelta voluta o di un taglio dovuto alla scarsa quantità di tempo a disposizione ma noi speriamo di riaverli il prossimo anno in FIFA 15.
Giochiamo con e senza figurine
Le modalità presenti in questo FIFA 14 rimangono quindi Gioca Ora, dove andremo ad effettuare una classica partita fino ad massimo di 4 giocatori, Stagione, dove con il nostro club preferito potremo affrontare una serie di leghe sfidando player online fino ad arrivare alle divisione 1 (anche in due giocatori), la Pro Club, dove una volta creato il proprio giocatore potremo partecipare in match 11 vs 11 online, ed infine le modalità Carriera e FIFA Ultimate Team, che si presentano più corpose rispetto agli anni passati.
Quest’ultime modalità si tirano a lucido in questo FIFA 14 portando la nuova interfaccia grafica di navigazione anche nei menu di gioco rendendo il tutto più agevole per il videogiocatore.
La modalità Carriera, affrontabile sia come Manager che come Giocatore, si presenta leggermente mutata rispetto al precedente capitolo. Se per quanto riguarda la carriera Giocatore le differenze sono davvero minime una notevole novità è stata introdotta se decidiamo di affrontarla dal lato dell’Allenatore. Si tratta del nuovo sistema di Scout che ci permetterà di assumere fino a 6 membri da dirigere in tutto il mondo per cercare nuovi talenti e saranno l’unico modo per determinare il livello di forza di un singolo giocatore.
Per quanto riguardata invece la modalità FIFA Ultimate Team grazie ai feedback degli utenti le divisioni delle stagioni online sono state portate da 5 a 10. Questa modalità ogni anno che passa diventa sempre più complessa ed unica diventando un vero e proprio asso nella manica di EA Sports per quanto riguarda la sfida annuale di simulazioni calcistiche.
Fattore PS VITA
E come poteva mancare il fattore PlayStation Vita? Ebbene si, dopo Resogun abbiamo testato FIFA 14 in remote play sulla nuova portatile Sony e, se devo dirvi la verità, inizialmente mi aveva stupito più della versione “ufficiale” di FIFA 14 su PS Vita…fino a quando non siamo arrivati ai comandi di gioco.
Purtroppo videogiocare a FIFA senza l’ausilio dei tasti R2 (Velocità) ed L2 (Tasto Tecnica) diventa molto frustante in quanto entrambi i tasti sono affidati al pad tattile posteriore della console. Abbiamo provato anche ad invertire le mappatura dei controlli con L1 ed R1 e la situazione è leggermente migliorata ma in un gioco dove il tempismo è tutto (sopratutto online) anche questa soluazione non ha funzionato più di tanto.
Per quanto riguarda il tasso tecnico la piccola console dimostra tutta la potenza dell’OLED anche se si sta ancorati sui 30 fps.
In sostanza questa soluzione è sicuramente passabile per giocare dal letto a qualche partita offline e a difficoltà non elevata, per il resto è più che consigliata l’opzione casalinga.