Earthlock – Recensione

Earthlock sicuramente non è un titolo che potrà interessare ad una grande fetta di pubblico, ma sicuramente richiama l'attenzione degli amanti nostalgici dei JRPG anni 90', una produzione indipendente forgiata dalla fiducia di videogiocatori che hanno creduto e che credono nel talento dei norvegesi di Snowcastle Games, che sicuramente sapranno fare tesoro di alcune ingenuità compiute in questa interessante produzione.

Dopo una campagna crowfunding con un avvio piuttosto travagliato che ha trovato un felice finale, Earthlock è arrivato finalmente su PlayStation 4 lo scorso 24 Marzo dopo le pubblicazioni avvenute su PC, Xbox One e Nintendo Wii U. Il titolo richiama gli appassionati degli JRPG anni ’90, offrendo a loro un gameplay con alcuni spunti interessanti e una trama piuttosto classica. Abbiamo giocato al prodotto che Snowcastle Games ci ha proposto e vogliamo parlarvene in questa nostra recensione.

Earthlock – recensione

Earthlock si apre con un piccolo prologo, dove impersoniamo una pilota di arei da combattimento alle prese col briefing di missione; da qui il gioco ci introduce immediatamente al gameplay del gioco e superato il tutorial siamo pronti a partire per la missione. Dopo questo, facciamo la conoscenza del protagonista, un giovane cacciatore di tesori di nome Amon e del suo zio nonché compagno d’avventura Benjo. I due entrano in possesso di uno strano manufatto e subito dopo vengono intercettati dall’esercito; successivamente facciamo ritorno alla città natale del protagonista e, da qui, inizia il nostro viaggio per salvare il mondo di Umbra da una grande minaccia, accompagnati da nuovi amici che incontriamo nel corso del gioco.
Come vi abbiamo detto prima, ci siamo trovati di fronte ad una trama classica che trae ispirazioni europee che si mescolano alle meccaniche dei calssici JRPG anni ’90 e che, in un modo o nell’altro, riesce a non osare più di quanto possa permettersi di fare.

Il gameplay invece si presenta molto classico nel genere JRPG, con un combat system basato a turni e un party costituito da quattro personaggi, ognuno ovviamente con le sue peculiarità. Il nostro protagonista Amon infatti è di classe ladro ed abbiamo con lui la possibilità di saccheggiare i nostri nemici durante il combattimento; Gnar, invece, è il classico healer che prontamente dobbiamo utilizzare per curare chi si trova con pochi HP. Ogni membro del party ha alcune abilità uniche che si dislocano su alcuni tasti del nostro pad: con R1 possiamo selezionare la stance del personaggio e con L1, quando è disponibile, possiamo utilizzare la peculiarità dello stesso causando una grande quantità di danni ai nemici. E’ possibile assegnare le abilità attraverso una scacchiera ben definita, in cui andiamo ad aumentare i parametri dei personaggi e a sbloccare alcune abilità di quest’ultimi. Inoltre è possibile approfondire i legami tra i personaggi per avere accesso ad alcuni bonus utili per migliorare l’efficienza di ogni personaggio.
Un altro aspetto interessante di questa produzione è il bestiario
. Si possono contare diverse tipologie di mostri che affrontiamo, varie creature tra alcuni animali feroci e goblin incattiviti, il titolo offre varie situazioni che ci portano ad adottare soluzioni differenti tra attacchi a distanza e melee, portando così un minimo di variabilità all’interno del gameplay.
Il titolo si basa su un mondo aperto costellato da alcuni dungeon; in questo ambiente possiamo raccogliere risorse utili per gli equipaggiamenti, scoprire alcune aree e affrontare nemici per ricavare qualche punto esperienza in più. Non mancano certamente le side quest da compiere, ottenibili dai vari NPC che incontriamo, mentre si sente fortemente la mancanza di una mini mappa e la possibilità di usufruire di un viaggio rapido per i lunghi spostamenti. Inoltre, proprio come i vecchi JRPG, sarà possibile salvare i progressi solo manualmente ed in alcuni punti specifici contraddistinti dalla statua di una rana.

Sviluppato con Unity, il titolo graficamente non è di certo allettante per gli standard di oggi, i modelli poligonali infatti si mostrano piuttosto semplici nella realizzazione anche se possono vantare di animazioni di tutto rispetto. Le texture non sono affatto male, ma dal punto di vista tecnico il titolo soffre di qualche lacuna tra cui alcuni cali di frame rate nonostante non una grandissima densità poligonale.
Infine la colonna sonora è piacevole all’ascolto anche se a tratti perde qualche colpo.

GUIDE TROFEI

Matteo Murri
Matteo Murri
Appassionato di videogiochi e anime sin da tenera età, il suo primo videogioco fu Super Mario 64 per Nintendo 64, col tempo si affezionò alle console di Sony partendo appunto dalla prima Playstation. Oggi è un cacciatore di trofei su Playstation 4, predilige gli sparatutto, i titoli di corse e i picchiaduro, ma gioca veramente di tutto!

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Earthlock sicuramente non è un titolo che potrà interessare ad una grande fetta di pubblico, ma sicuramente richiama l'attenzione degli amanti nostalgici dei JRPG anni 90', una produzione indipendente forgiata dalla fiducia di videogiocatori che hanno creduto e che credono nel talento dei norvegesi di Snowcastle Games, che sicuramente sapranno fare tesoro di alcune ingenuità compiute in questa interessante produzione.Earthlock - Recensione