Rilasciato lo scorso 28 luglio su PC dopo un periodo in Early Access, i ragazzi di The Farm 51, già autori dell’apprezzato Get Even, sono finalmente pronti a proporre la versione console di Chernobylite, il quale ha riscosso già ottimi pareri da parte della critica specializzata.
Chernobylite è, senza dubbio, il progetto più ambizioso della software house, con una roadmap iniziata nel 2019 che si è espansa man mano con nuovi contenuti, nuove missioni della storia e molto altro ancora. Ciò che colpisce, però, è l’attenta cura con cui sono state proposte le varie zone contaminate di Chernobyl, tra cui l’iconica Pripyat.
Infatti, all’interno del loro canale Youtube, è possibile trovare un interessante “Making Of“, nel quale viene mostrato come il team abbia scansionato in maniera professionale le aree contaminate. Il tutto sfidando non solo il possibile maltempo, ma anche le radiazioni. Diamo atto al team del lavoro svolto, dimostrando un grande amore nel progetto.
Terminata questa breve introduzione, armatevi di contatore geiger, di un’arma carica di proiettili e partite insieme a noi in questa nuova recensione!
I ricordi del passato, questa è Chernobyl!
In Chernobylite vestiremo i panni di Igor, scienziato e dipendente della centrale nucleare di Chernobyl. In seguito al tremendo disastro avvenuto nel 1986, il nostro protagonista ha deciso di ritornare in quelle zone ormai devastate – e solo all’apparenza deserte – per indagare sulla misteriosa scomparsa di sua moglie Tatyana.
Con questa breve introduzione inizia il viaggio di Igor alla ricerca della moglie, un titolo che vi terrà incollati allo schermo per tutte le 10/12 ore necessarie a completare la trama. La longevità rimane comunque fortemente legata al grado di difficoltà a cui deciderete di giocare, arrivando ad aumentarla considerevolmente alle difficoltà più elevate. Ciò avviene non solo a causa della letale IA nemica, ma anche a livello di survival e di ricerca dei materiali, cercando di sopravvivere giorno dopo giorno.
La struttura narrativa di Chernobylite è suddivisa in “Giorni”, sulla falsa riga dei classici capitoli. Ogni missione principale vi terrà impegnati per relativamente poco tempo, ma la cosa più importante sarà lo scannerizzare l’ambiente alla ricerca di materiali.
Una delle cose che più ci sono piaciute è la possibilità di plasmare la nostra avventura attraverso le varie scelte che ci verranno poste. Infatti, non solo potremo decidere di affrontare questo viaggio come un lupo solitario, ma saremo noi i protagonisti responsabili delle nostre scelte. Di conseguenza, dal punto di vista narrativo, il titolo da davvero moltissima libertà di scelta.
La dura vita nella zona contaminata!
Dal punto di vista del gameplay, Chernobylite si presenta ai giocatori come un fps survival arricchito da alcune meccaniche GDR. Tra queste ultime troviamo la classica barra dell’esperienza e varie abilità disponibili, le quali possono essere sbloccate man mano che si avanza nell’avventura.
Come già accennato, all’interno dell’avventura Igor avrà la possibilità di incontrare diversi alleati, i quali lo aiuteranno non solo per raggiungere il proprio obiettivo ma anche ad aumentare le possibilità di sopravvivere giorno dopo giorno. Infatti, in ogni nuova giornata possiamo assegnare delle missioni giornaliere ai nostri compagni. Queste missioni saranno sempre le solite: ricerca di cibo, fondamentale per tenere la salute e la sanità del proprio gruppo sempre ottimale, ricerca di farmaci e ricerca di munizioni. Inoltre, dovremo sempre tener conto della percentuale di possibilità che la missione vada a buon fine. Può capitare, infatti, che un vostro compagno possa fallire una missione a fine giornata. Ovviamente, tale percentuale può essere migliorata migliorando l’equipaggiamento del vostro alleato.
Oltre a ciò otterremo dei punti abilità, completando missioni principali o eventuali obiettivi secondari sparsi nelle varie mappe proposte, i quali possono essere spesi per apprendere abilità fondamentali per la nostra sopravvivenza. Ogni personaggio è specializzato in un determinato settore, come ad esempio la raccolta di materiali, i danni delle proprie armi e molto altro.
Anche la nostra base sarà uno degli aspetti fondamentali da tenere sotto controllo. Infatti, oltre al dover cercare materiali e piante per poter creare cure per la nostra salute e la nostra psiche, dovremo anche gestire la nostra base. Partendo in primis dalla creazione dei posti letto, nei quali far dormire i nostri compagni, dovremo anche soddisfare le loro eventuali richieste, come il creare qualcosa che li faccia stare a loro agio e strutture fondamentali per la sopravvivenza di tutti i giorni. Troviamo infatti diverse opzioni, come i banchi dove potenziare le armi, la creazione di vari oggetti, un piccolo fuoco dove creare pozioni e così via. Insomma, se vi piace costruire il vostro rifugio non rimarrete sicuramente delusi.
Abbiamo trovato numerosi aspetti positivi anche nella componente FPS, a partire dal discreto numero di armi. Nel nostro caso abbiamo utilizzato moltissimo la revolver, arma standard a disposizione del nostro Igor, ma anche un AK-47. Le minacce di Chernobylite non sono moltissime ed impareremo a conoscerle avanzando con la trama. In primis troveremo i nemici umani, tra cui soldati della NAR, una potente multinazionale che ha ottenuto la possibilità di condurre esperimenti sulla zona. Troveremo inoltre diverse creature misteriose, nate attraverso la “Chernobylite”, uno strano materiale radioattivo che si è diffuso dopo il disastro della centrale nucleare. Essi possono essere davvero letali e veloci se incontrati a difficoltà massima, per cui fate sempre moltissima attenzione quando ve ne troverete uno davanti.
Le armi possono essere potenziate nella nostra base grazie agli appositi banchi di lavoro, nei quali potremo toccare qualsiasi aspetto dell’arma. Partendo dal mirino, la canna e così via, anche qui il giocatore ha un’ampia scelta di personalizzazione l’arma a proprio piacimento. Se siete fortunati, è anche possibile trovare delle armi completamente accessoriate come drop dai nemici.
Parlando del lato survival, le varie zone proposte sono piene di materiali e piante fondamentali per poterci curare ma anche per costruire o addirittura improvvisare. Infatti, durante le nostre esplorazioni avremo la possibilità di costruire diversi strumenti, tra cui trappole per evitare lo scontro diretto. Uno degli aspetti da tenere sempre sotto controllo è la barra della “sanità”. Essa scenderà man mano che uccidiamo nemici, oppure assistiamo ad eventi paranormali sparsi sulla mappa. Se non verrà ripristinata, potremo andare incontro alla morte.
Oltre a questo, il team ha pensato di aggiungere diversi punti di interesse contrassegnati dal classico “?” sulla mappa. La maggior parte di essi contiene dei documenti inerenti alla trama, mentre altri possono nascondere nuovi personaggi con cui sarà possibili scambiare oggetti in cambio di equipaggiamento e cibo.
In conclusione, abbiamo trovato il gameplay di Chernobylite davvero divertente e ben gestito, nonostante il titolo proponga più generi completamente diversi tra di loro. Questa unione delle varie meccaniche rende il titolo davvero appagante. Inoltre, anche dopo aver terminato la trama principale potrete continuare ad avanzare di giorni, per aumentare le vostre scorte di cibo, armi e così via, rendendo quindi il gioco tecnicamente infinito.
I problemi della zona contaminata!
Abbiamo provato il titolo su PlayStation 5 in retrocompatibilità e abbiamo trovato diversi bug, i quali hanno ostacolato e reso snervante la nostra esperienza di gioco. In primis la costante ed inevitabile cancellazione dei dati di salvataggio. Capita molto spesso che una schermata di errore blocchi il salvataggio, rendendo poi il file inutilizzabile. La cosa più preoccupante è che tutto ciò possa accadere da un momento all’altro, in un qualsiasi caricamento, facendovi perdere tutti i progressi. Questo ci ha obbligato ad eseguire backup dei salvataggi ad ogni fine missione.
Durante la missione finale, invece, ci capitato più volte che il gioco crashasse ad ogni morte del personaggio, cancellandoci di conseguenza il nostro salvataggio. In pratica abbiamo dovuto completare quest’ultima missione senza mai venire uccisi.
Non sappiamo purtroppo a cosa siano dovuti questi bug, visto che il titolo – al momento – è aggiornato alla versione 1.06. Potrebbe essere una scarsa ottimizzazione della retrocompatibilità su PlayStation 5, ma speriamo comunque che il team di sviluppo possa risolvere questi errori.
Tempo di riposare Igor!
Chernobylite arriva sulle console di attuale generazione con una risoluzione in 4K upscalato e 30fps, sia in versione PlayStation 4 che in modalità retrocompatibilità su PS5.
Dal punto di viste tecnico, Chernobylite è risultato curato sotto ogni minimo aspetto, riproponendo le zone contaminate in una veste più che degna. Stesso discorso anche per il doppiaggio in russo, il quale aumenterà di molto l’immersione nel titolo.
Ottimo anche il reparto sonoro del titolo, con bellissime OST ad accompagnarci nell’avventura.