Ace Combat 7: Skies Unknown – Recensione

Ace Combat 7: Skies Unknown sigla il ritorno di una saga leggendaria che vanta ben ventiquattro anni di storia, dimostrandosi accessibile sia ai novizi che ai veterani della saga grazie anche al livello di sfida che cresce nelle fasi avanzate della modalità campagna. La trama è la ciliegina sulla torta di un titolo che vanta un gameplay frenetico, condito da un comparto tecnico e grafico realizzato senza troppe sbavature. La modalità VR sfrutta il potenziale del gameplay nonostante pecchi di contenuti, così come il multigiocatore che lascia poco spazio alla varietà. Il 2019 si apre nel migliore dei modi e Ace Combat 7: Skies Unknown non può che aumentare le nostre aspettative sull'anno videoludico che ci aspetta.

Dopo una lunga attesa, Ace Combat 7: Skies Unknown arriva finalmente su PlayStation 4 e Xbox One il 18 gennaio 2019. Il titolo, distribuito da Bandai Namco e sviluppato da Project Aces, da il via a un 2019 videoludico davvero promettente: tante sono le produzioni tra AAA ed indie che hanno solleticato l’interesse e il palato dei videogiocatori, pronti a riabbracciare vecchie fiamme della storia del videogioco; il nuovo capitolo della serie Ace Combat è una vecchia fiamma per una buona fetta di pubblico, un capitolo che promette grosse novità e un futuro ambizioso per la saga. Grazie ad un codice promozionale gentilmente concesso da Bandai Namco, abbiamo potuto provare ed assaporare quello che è un ritorno tra i cieli più pericolosi dei videogiochi; Ace Combat 7: Skies Unknown si racconta in questa nostra recensione!

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Verso cieli sconosciuti: recensione di Ace Combat 7: Skies Unknown!

Anno 2019, il regno d’Erusea dichiara guerra alla federazione d’Osea dopo un attacco compiuto da quest’ultima con dei droni di ultima generazione, trasportati all’interno di alcuni container nel regno. Il pilota nome in codice Trigger, dell’Air Defense Force d’Osea, viene mandato nella squadra Spare dopo aver commesso un crimine atroce; da qui il protagonista si farà largo tra i cieli nel conflitto tra i due schieramenti, guadagnandosi il rispetto dei suoi commilitoni attraverso lodevoli azioni che lo porteranno ad essere una pedina fondamentale per terminare quello che è un conflitto su scala globale. La trama trae forza dalla narrazione di colei che viene definita la Regina dei Rottami, Avril Mead, uno dei pochi protagonisti determinanti di questo ottavo capitolo canonico della serie che, insieme al Dr. Schroeder, racconta la storia vivendola da entrambi gli schieramenti, fornendoci un quadro completo di tutti gli avvenimenti che si svolgono. La storia, scritta da Sunao Katabuchi, che ha collaborato in passato con il team Project Aces per Ace Combat 5: Squadron Leader, viene espressa attraverso cutscene spettacolari che sfoggiano una grafica quasi realistica, immergendo il giocatore in una storia emozionante.
La durata della campagna in singolo chiede almeno 10 ore per essere completata e gode anche di una buona rigiocabilità, grazie ai livelli di difficoltà disponibili. Le missioni della storia propongono svariate ambientazioni, obiettivi da completare, missioni di rifornimento, partenza ed atterraggio e infine boss segreti che appariranno una volta soddisfatte determinate condizioni. Sicuramente questo capitolo può vantare una campagna pregevole, il parallelismo creatosi dalle storie di Trigger ed Avril Mead viene valorizzato da un’ottima regia che trasforma i filmati realizzati in computer grafica in un film assolutamente coinvolgente.

Ace Combat 7: Skies Unknown ha un gameplay tra l’arcade e la simulazione, ed il tipo di approccio dipende dal tipo di di comandi che il giocatore decide di utilizzare: nel gioco  è infatti possibile optare per dei comandi standard, permettendo al giocatore di virare con precisione  senza il rischio di precipitare al suolo, ottimo per chi approccia per la prima volta alla serie; troviamo poi i comandi da esperto, che aggiungono al sistema di volo anche rollio e beccheggio dell’aereo, aumentando così le manovre effettuare per un gameplay ancor più frenetico ed ottimo per chi invece ha esperienza con la serie.
Il gameplay, inoltre, viene condizionato dalle condizioni atmosferiche: le forti folate di vento infatti penalizzeranno la stabilità dell’aereo, le nuvole invece avviano un processo di congelamento del velivolo ed infine ci possiamo anche imbattere con dei fulmini, che danneggiano momentaneamente tutte le apparecchiature elettroniche interferendo con l’HUD e le funzionalità dell’aereo.
Il sistema di combattimento vanta dell’utilizzo di mitragliatrice e missili a ricerca (armi speciali incluse), quest’ultimi utili per l’abbattimento dei velivoli nemici; la mitragliatrice, invece, risulta essere efficace contro gli obiettivi immobili. E’ possibile acquistare nuovi aerei e potenziamenti presso l’apposito albero degli aerei, che garantisce una personalizzazione del velivolo sufficiente per l’avanzamento della modalità campagna.
Il gioco, oltre alla modalità appena citata, propone anche il volo libero, dove i giocatori possono godersi un livello in piena libertà senza dover pensare ad alcun obiettivo o nemico.

Una delle feature più importanti di Ace Combat 7 è sicuramente la modalità VR: questo contenuto propone una campagna composta da tre missioni da giocare interamente con il PlayStation VR, la cui longevità si aggira sui sessanta minuti di gioco. Anche qui Project Aces ha fatto un ottimo lavoro, proponendo una modalità VR che raggiunge la stessa qualità con cui Capcom ha realizzato Resident Evil 7.
Durante la sessione VR, si può godere di una visuale a trecentosessanta gradi all’interno dell’abitacolo, con tanto di lock bersaglio a vista e comandi esperto attivi. E se ciò non bastasse, troviamo anche l’introduzione della modalità spettacolo: con il visore della realtà virtuale è possibile ammirare spettacoli scenici aerei con le virate più classiche dell’aeronautica, tra cui la virata di Immelmann. La modalità VR in Ace Combat 7 sfrutta pienamente le potenzialità del gameplay, designato appositamente per sfruttare la periferica; bisogna menzionare però la scarsa quantità di contenuti riservata per questo settore, non sufficiente per soddisfare il desiderio di immergersi ancora una volta all’interno dell’abitacolo.
C’è spazio anche per il multigiocatore online. Qui, i giocatori si possono affrontare principalmente in due modalità: Battle Royale e Deathmatch a Squadre. Nonostante l’inserimento della prima modalità possa lasciare alcuni utenti perplessi, la Battle Royale non è altro che una modalità tutti contro tutti tipica di un qualsiasi sparatutto in soggettiva, un qualcosa veramente lontano dalla definizione della modalità attualmente più in voga.
Tra i contenuti disponibili nel gioco ritroviamo la galleria, dove possiamo guardare nuovamente gli splendidi filmati di gioco, le statistiche ed infine il medagliere, il cui completamento richiede svariate ore di gioco per via delle sfide da compiere, tra cui terminare la campagna senza mai subire un colpo.
Il gameplay è assolutamente convincente: nonostante la scarsità di contenuti nelle modalità VR e multigiocatore, volare in cielo come un vero Top Gun, tra una miriade di battaglie, non è mai stato così bello.

Se trama e gameplay ci hanno pienamente soddisfatti, anche il motore fisico del titolo aggiunge maggiore credibilità alla parte ludica del titolo. Le condizioni atmosferiche alterano le prestazioni del velivolo, creando uno svantaggio nei confronti del giocatore; anche l’aereo reagisce con efficacia alle nostre virate, raggiungendo il massimo potenziale con i comandi esperto, dove il beccheggio e il rollio del velivolo prevalgono sulla spettacolarità del gameplay.
Realizzato con l’utilizzo dell’Unreal Engine 4, Ace Combat 7 offre scenari spettacolari che si diversificano tra paesaggi naturali e città, la cui varietà incide positivamente sul proseguimento della storia. Anche i modelli degli aerei risultano essere dettagliati in ogni minimo particolare e le nuvole, principali dominatrici del campo di battaglia, sono state renderizzate per la prima volta con la tecnologia TrueSKY, che ha compiuto un ottimo lavoro per dare un impatto più realistico in questo aspetto.
Il titolo su PlayStation 4 standard offre ottime prestazioni: nonostante i 60 frame per secondo, il titolo non ha avuto alcun tipo di calo in tutto il periodo giocato; anche la risoluzione a 1080p risulta soddisfacente, la cui unica penalità rimane il livello di dettaglio del terreno sottostante, costruito con texture non sempre ben definite.
Il sound design è veramente ottimo, gli effetti sonori riescono ad immergere ulteriormente il giocatore; il tutto viene accompagnato da un’ottima colonna sonora, che calza a pennello con i combattimenti che avvengono nei cieli.
Il titolo propone una visione d’insieme spettacolare, con un sound design che giova all’udito di chi deciderà di spiccare il volo con il proprio aereo.

GUIDE TROFEI

Matteo Murri
Matteo Murri
Appassionato di videogiochi e anime sin da tenera età, il suo primo videogioco fu Super Mario 64 per Nintendo 64, col tempo si affezionò alle console di Sony partendo appunto dalla prima Playstation. Oggi è un cacciatore di trofei su Playstation 4, predilige gli sparatutto, i titoli di corse e i picchiaduro, ma gioca veramente di tutto!

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Ace Combat 7: Skies Unknown sigla il ritorno di una saga leggendaria che vanta ben ventiquattro anni di storia, dimostrandosi accessibile sia ai novizi che ai veterani della saga grazie anche al livello di sfida che cresce nelle fasi avanzate della modalità campagna. La trama è la ciliegina sulla torta di un titolo che vanta un gameplay frenetico, condito da un comparto tecnico e grafico realizzato senza troppe sbavature. La modalità VR sfrutta il potenziale del gameplay nonostante pecchi di contenuti, così come il multigiocatore che lascia poco spazio alla varietà. Il 2019 si apre nel migliore dei modi e Ace Combat 7: Skies Unknown non può che aumentare le nostre aspettative sull'anno videoludico che ci aspetta.Ace Combat 7: Skies Unknown - Recensione