35MM – Recensione

Nonostante il prezzo accessibile ad ogni tasca, parliamo di circa 10€, 35MM nella sua versione PS4 è una avventura tranquillamente passabile. Il lato tecnico e la lentezza nei movimenti, dovuta ai 30fps, rendono questo walking simulator estremamente lento. Come unici pregi è impossibile non menzionare la sua attenzione al sound design e alla fotografia, nonostante non sia un elemento di grande importanza per la progressione generale. Se siete comunque interessati al genere, potreste dare una possibilità alla versione PS5 di "In Rays of the light", creato dallo stesso autore.

Uscito originariamente nel 2016 su PC, 35MM è il titolo sviluppato da Sergey Noskov, autore anche del recentissimo ed anche apprezzato “In Rays Of the Light”, disponibile anche in versione PS5.

Nonostante il titolo di Sergey cerchi di raccontare una trama matura, affrontando anche temi molto attuali (soprattutto per il periodo storico in cui stiamo vivendo), il tutto viene penalizzato dalla scarsa ottimizzazione tecnica della versione PS4. Questi problemi risultano essere molto accentuati rispetto alla sua versione originale per PC, dove il titolo appare decisamente più fluido e godibile.

Senza perderci in chiacchiere inutili, non ci rimane che invitarvi a preparate il vostro zaino e a partite insieme a noi in questa nuova recensione di 35MM!

35MM, Il viaggio di Petrovich!

In 35MM vestiamo i panni di Petrovich, uno dei pochissimi sopravvissuti alla pandemia che ha portato il mondo al collasso. È con questo piccola introduzione che inizia il nostro viaggio a fianco del protagonista, in compagnia di un amico che lo assisterà durante il viaggio per tutta la Russia. L’obiettivo di Petrovich è quello di far ritorno dalla propria famiglia, oltrepassando qualsiasi tipo di terreno ed affrontando ogni ostacolo blocchi il suo cammino.

35MM fa parte della categoria di videogiochi chiamata walking simulator, nella quale le interazioni scendono al minimo per puntare il fulcro dell’esperienza sulla trama. Di conseguenza, il titolo è facilmente completabile in poche ore. Basteranno circa 3 ore per portar a termine il viaggio del nostro protagonista.

Raccontare il mondo attraverso la fotografia!

Dal punto di vista del gameplay, come evidenziato poco fa, 35MM è un walking simulator con visuale in prima persona. Il nostro compito consiste nell’affiancare il nostro compagno ed aiutarlo a raccogliere determinati oggetti nei vari scenari che percorreremo.

Nonostante in termini di gameplay il titolo non offra moltissime interazioni, se non appunto il dover esplorare ed interagire con vari oggetti utili al proseguimento, ecco che qui entra in gioco la fotografia. Questa meccanica, malgrado non sia un’azione utile per la trama, risulta comunque simpatica ed interessante, soprattutto per gli appassionati di fotografia in contesti post-apocalittici. Di tanto in tanto, avanzando nella storia, capiterà di aver la possibilità di utilizzare la macchina fotografica, immortalando quindi numerosi luoghi o soggetti di varia natura.

Sempre parlando delle interazioni che il titolo ci propone, abbiamo apprezzato il sound design delle ambientazioni. Nonostante possa essere rivisto e migliorato, con l’incedere della narrazione capiterà di sentire rumori e suoni particolari che ci accompagneranno per la totalità dell’avventura. Questi suoni possono essere sperimentati soprattutto nelle prime porzioni di gioco, come una scena all’interno dell’ospedale. In questo caso, nonostante ci si trovi all’interno di un luogo devoto al silenzio e al riposo, in 35MM sentiamo uomini vicini alla morte, lamenti, colpi di tosse e ogni altro tipo di malattia e decadenza. Questa unione di rumori riesce a coinvolgere il giocatore nell’ambientazione e nei vari momenti della storia, costruendo un’ottima base su cui sarebbe potuto essere costruito un contorno migliore.

Volendo riassumere il tutto, 35MM è un walking simulator che non si discosta molto dalla classica formula di gameplay. La fotografia e il sound design giocano quasi un ruolo da protagonista nell’opera di Sergey, ma il tutto viene penalizzato da una scarsa ottimizzazione tecnica la quale rende 35MM, nella sua versione PS4, estremamente lento da giocare. In un periodo storico in cui lo standard inizia finalmente a toccare i 60 fotogrammi al secondo, l’assenza di una versione PS5 leggermente più curata e ottimizzata avrebbe potuto fare la differenza.

35MM rece imgUn viaggio davvero lungo e pesante!

35MM arriva sulle console di attuale generazione in sola versione PS4, con una risoluzione in 1080p e 30fps.

Essendo il titolo sviluppato da una sola persona, e creato attraverso il motore grafico Unity, il titolo risulta purtroppo poco ottimizzato e con un lato tecnico non all’altezza della scorsa generazione. Inoltre anche i 30fps aggiungono il loro carico, rendendo il titolo davvero molto lento nei movimenti e nella progressione generale.

Ottimo invece il doppiaggio in russo, ben sincronizzato con i sottotitoli in inglese.

GUIDE TROFEI

Francesco Suozzo
Francesco Suozzo
Appassionato di console sin da bambino, ha cominciato la sua carriera da videogiocatore con l'intramontabile PlayStation One e tanto tempo ci vorrà prima di attaccare il DualShock al muro. Predilige con maestria quasi tutti i generi videoludici, eccezion fatta per i puzzle game. Ha un debole per JRPG e RPG ed è un malato di Final Fantasy e Metal Gear Solid.

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Nonostante il prezzo accessibile ad ogni tasca, parliamo di circa 10€, 35MM nella sua versione PS4 è una avventura tranquillamente passabile. Il lato tecnico e la lentezza nei movimenti, dovuta ai 30fps, rendono questo walking simulator estremamente lento. Come unici pregi è impossibile non menzionare la sua attenzione al sound design e alla fotografia, nonostante non sia un elemento di grande importanza per la progressione generale. Se siete comunque interessati al genere, potreste dare una possibilità alla versione PS5 di "In Rays of the light", creato dallo stesso autore.35MM - Recensione