Dovevate aspettarvelo. Prima o poi sarebbe dovuto succedere. Infatti, dopo numerosi titoli party game, sulla console di mamma Sony stanno sbarcando i reality. Se siete pronti a partecipare ai vostri programmi televisivi preferiti (più o meno), preparate il Move e tenetevi pronti ad essere catapultati nello schermo: state per diventare delle Tv Superstars!!
Zapping
Chiaramente un videogame destinato ai casual, Tv Superstars cerca, attraverso il classico sistema di mini giochi gradualmente sbloccabili, di fare breccia nel parco giochi dedicato ai party games delle console casalinghe, che di recente annovera sempre un maggior numero di titoli grazie alle recenti periferiche di movimento. Grazie infatti a Playstation Move e Playstatio Eye, in Tv Superstars sarà possibile ricreare un proprio personaggio digitale esteticamente ironico, da customizzare nel miglior modo possibile e su cui può anche essere applicata la propria immagine catturata tramite degli abili scatti della PSEye. Niente di estremamente innovativo comunque, è una pratica già usata in passato da altri titoli sportivi o pseudo-sportivi come Facebreaker o nei vari filoni della serie Live. L’unica differenza rispetto al passato però, risulta essere la richiesta di tre espressioni differenti durante la “scansione” del volto, in modo tale da utilizzarle opportunamente durante gli eventi. In soldoni, Tv Superstars permette ad un massimo di quattro giocatori di darsi battaglia a suon di piccoli giochi ispirati o liberamente tratti da famosi reality show e programmi tv da noi più o meno conosciuti. Tra questi, per chi ha qualche annetto in più o per chi ha l’occasione di guardare alcune reti televisive locali, si può tranquillamente riconoscere una vaga ispirazione in Let’s Get Phisicals per American Gladiators, gioco televisivo dove i concorrenti (pseudonormali) si contrapponevano appunto ai Gladiatori, ovvero uomini e donne ipertrofici, in gare di forza ed agilità (anche se qui ovviamente, il gioco vero e proprio, è decisamente differente).
Canta che ti pasta
Come già anticipato, i giochi disponili saranno sbloccati man mano durante le partite. E giusto per dare qualche esempio di cosa sarà possibile incontrare, possiamo citare alcuni nomi. Frockstar vi porta nel mondo della moda, mettendo nei panni di una provetta/o modella/o che deve muovere, letteralmente, i primi passi sulla passerella. Let’s Get Physical, mette in moto i vostri muscoli, attraverso prove fisiche che si posizionano tra American Gladiator e Mai dire Banzai. Super Television Acting Agency, vi porterà invece nel settore pubblicitario, dove di volta in volta dovrete fare del vostro meglio per riuscire a far capeggiare ovunque il vostro cartellone. Senza escludere ovviamente il dover cucinare manicaretti vari a suon di rap in Big Beat Kitchen. Ogni “spettacolo” ha un suo conduttore speciale e, di conseguenza, anche un canale televisivo di trasmissione differente. Migliore sarà la vostra prestazione nei giochi e maggiore sarà il punteggio che la giuria vi assegnerà di volta in volta. Un funzionamento decisamente molto semplice quindi, ma che resta comunque fedele al tipo di giochi in oggetto.
Il bello della diretta
Lo stile cartoonesco del comparto grafico, che tende a far risaltare l’aspetto caricaturistico creato dagli sviluppatori, è realizzato in maniera decisamente graziosa. Nonostante tutto comunque, il titolo scorre abbastanza fluidamente, ed i movimenti risultano ben fatti come tra l’altro anche il resto dell’aspetto visivo del titolo. Certo, non parliamo di location alla Castlevania o alla Uncharted, questo è fuori di dubbio, ma per un party game del genere ci si può sicuramente accontentare. A prima vista, si potrebbe pensare che il titolo sia destinato ad un target di età relativamente basso, ma se si concede la giusta possibilità, magari durante un sessione in multiplayer, si potrebbe rimanere sorpresi del divertimento che ne viene pian piano fuori. Solo la creazione dei personaggi avatar ha il suo bel perché, ed infatti credetemi quando dico che da queste personalizzazioni del vostro io digitale possono venir fuori mostruose creazioni…
Il comparto audio non si distingue particolarmente, è sicuramente adatto all’ambientazione del gioco e sottolinea i momenti particolari delle partite, ma nonostante ciò rimane un ignavo per quasi tutto il tempo. Unica nota sopra le righe è la completa localizzazione in italiano del titolo, audio compreso, che oltre ad essere cosa gradita, è sicuramente di aiuto nel percorso tra i vari programmi e minigiochi.
Più si è meglio è
Il Move, viene gestito in maniera più che sufficiente; del resto i movimenti non eccessivamente complessi non richiedono un grandissimo impegno (non sempre almeno), ma ciò non toglie comunque la presenza dei classici errori di rilevamento della PSEye che, presenti anche in titoli come Sports Champions, irritano saltuariamente il giocatore impegnato nell’impresa. Chiaramente il titolo si fa notare maggiormente nel multiplayer, che come abbiamo già accennato permette un massimo di quattro giocatori, che possono darsi battaglia sia in contemporanea che a turno, in base al numero di controller disponibili. Ciò però non significa che il single player sia da bypassare del tutto, ma solo che a lungo andare potrebbe tediare leggermente come succede in tanti altri giochi. Piccolo punto a sfavore che non passa sicuramente inosservato, l’eccessiva tempistica e frequenza dei caricamenti, che minano l’esperienza finale rallentando troppo il ritmo di un gioco che dovrebbe invece essere considerato “frenetico”.