Come noto a molti la settimana scorsa, in data 4 luglio per la precisione, è uscito nelle sale quello che rappresenta il reboot dell’arrampicamuri più famoso al mondo: The Amazing Spider-Man. Il film ha riscosso un notevole successo, soprattutto in territorio italiano, già nella prima settimana di proiezione. Il nostro beniamino in tuta aderente è sempre stato uno dei più noti supereroi Marvel, le avventure di Peter Parker sono conosciute in ognidove e dopo il film non poteva che uscire un prodotto videoludico nuovo di zecca. La Beenox come al solito è pronta a prendere le redini del progetto e a soddisfare quei videogiocatori che vogliono scorrazzare sulla città sparando ragnatele a destra e a manca.
Una città infetta
I grattacapi non finiscono mai per un eroe in calzamaglia che si rispetti, vuoi che siano robot alti trenta piani o lucertoloni pronti a rifarti il costume con qualche tocco di rosso.
La trama del videogame The Amazing Spider-Man riprende poco dopo la fine del film, perciò non vi conviene leggere se ci tenete a non spoilerarvi nulla dei risvolti della pellicola in questione.
Manhattan sembra godersi un periodo di pace e prosperità dopo essere rimasta col fiato sospeso per la lotta fra il contestato Spiderman e il decaduto scienziato Curt Connors, quest’ultimo tramutatosi in Lizard e lasciando che la bestia dentro di sé prendesse il sopravvento. Le vittime ci sono state e la distruzione non è mancata, ma almeno il nostro eroe è riuscito a salvare in tempo la situazione prima che degenerasse, l’arrampicamuri ha sconfitto Connors e l’ha consegnato alle autorità competenti. Ora Peter Parker si gode una visita guidata alle Oscorp Industries, che sembrano aver ripulito gli affari loschi che si svolgevano al suo interno, nel tentativo di mettere un freno agli abomini mutanti generati dalla smania di conoscenza di Connors. Tutto sembra andare per il meglio, oppure no? Infatti la situazione si capovolge decisamente in fretta, gli ibridi mutanti fuggono e fanno razzia e devastazione di ogni cosa trovino sulla propria strada, con un solo uomo o “ragno” a dover districare questa intricata matassa di eventi catastrofici. Come se non bastasse la colpa ricade proprio sul lanciaragnatele e il nuovo direttore scientifico della Oscorp, Alistair Smythe, non è disposto ad accettare di starsene buono e manda i suoi robot assassini all’inseguimento.
Dopo una piccola sintesi della trama eccoci in giro per la città, la componente free roaming di The Amazing Spider-Man riempirà di ritrovata gioia quelli a cui mancava librarsi nei cieli accompagnati da liane fatte di ragnatele. Un ritorno ai tempi del precedente Web of Shadows per il team Beenox, i fans di vecchia data come quelli nuovi saranno più che felici di girare allegramente per la città QUASI indisturbati. Non mancheranno comunque gli ambienti al chiuso per proseguire con la trama principale o semplicemente per procurarsi qualche nuova missione secondaria, e non mancheranno le occasioni per ripararsi dalla vista della metropoli.
I controlli si presentano tremendamente semplici: il tasto quadrato consente di colpire i nemici con devastanti combo, il tasto cerchio fa sparare a Spidey le sue fidate ragnatele sui nemici e dispositivi vari, il tasto triangolo assieme al movimento della levetta analogica permette di schivare gli attacchi nemici nel caso ce ne fosse bisogno. Il tasto R2 farà sparare ragnatele verso l’alto per formare liane e appigli con cui superare ostacoli o evitare pericoli imminenti. Infine il tasto R1 attiverà lo Sguardo di Ragno, il tempo rallenterà per qualche secondo per darvi una visuale sui possibili appigli ai quali Spiderman potrà attaccarsi, ottima trovata per battere in ritirata o ritornare alla carica senza doverlo fare frettolosamente e rischiare di rovinare tutto.
Il lavoro svolto nel rendere il nostro lanciaragnatele una scheggia umana è egregio, i movimenti di Spiderman sono agilissimi e allo stesso tempo precisi, librarsi nell’aria per poi ricadere a volo d’angelo sarà un fattore motivante per qualsiasi giocatore si voglia cimentare in acrobazie su e giù per i grattacieli. Sia in movimento che durante la lotta il protagonista se la cava alla grande, picchiando come un forsennato e sfuggendo ai colpi con grazia felina, per essere un ragno.
Le sessioni di gameplay di The Amazing Spider-Man sono principalmente due, una basata interamente sull’azione e l’altra furtiva. Spesso i nemici vi accerchieranno e dovrete vedervela con loro direttamente, le combo e ragnatele saranno vostre amiche per far fuori qualsiasi minaccia nel minor tempo possibile. L’indicatore delle combo in questo gioco è piuttosto benevolo e ci metterà almeno 2-3 secondi per farvi dire addio al vostro bel numero di mosse consecutive. Per darvi una mano nello schivare gli attacchi ci sarà il famoso e fidato Senso di ragno, il quale si mostrerà sopra la testa dell’arrampicamuri in forma di minuscoli lampi bianchi o rossi, in caso gli attacchi si possano o non possano schivare facilmente. Le ragnatele non saranno d’intralcio nei vostri scontri, anzi vi faranno guadagnare tempo per riprendervi mentre saltellate da una parte all’altra della stanza. Con esse alla lunga potrete addirittura imprigionare gli avversari e facilitarvi la vita non di poco.
Agire nell’ombra invece sarà meno frenetico, ma non molto impegnativo. Si tratta se non altro di rimanere appesi e nascosti nei propri angolini o soffitti e attendere che le prede abbassino la guardia, per poi avvolgerli in bossoli o funi di ragnatele e metterli fuori gioco. L’alternativa è beccarsi un mare di piombo, e la tuta di Spiderman non è esattamente fatta d’adamantio. Questa parte del gameplay è stata curata meno, nel tentativo vano di riuscire a far fronte a prodotti concorrenti che sfruttano in maniera nettamente migliore queste sessioni in cui il silenzio e la furtività sono essenziali. In questo caso quindi il metodo per infinocchiare i nemici è uno solo: avvolgere con ragnatele e poi nascondersi il più in fretta possibile. Se l’IA dei nemici nei combattimenti è più che sveglia e pronta a tutto, capace di darvi un gran da fare, si dimostrerà invece alquanto sciocca e poco reattiva nella sorveglianza e ricerca di Spiderman. Basterà infatti rimbalzare due volte da un muro all’altro per far smettere ai nemici di cercare attivamente. La mancanza di trucchetti nell’arsenale di Spiderman e la volontà quasi nulla dei nemici di abbatterlo rendono le sessioni stealth abbastanza noiose e la voglia sarà molta di rischiare una trasformazione in groviera pur di fare a pezzi ogni singolo nemico. Fortunatamente la parte incentrata sull’azione nuda e cruda rende le altre sessioni più che sopportabili.
Un’altra nota dolente è rappresentata dalla scarsissima varietà dei nemici, sia in grafica che in abilità: copie insipide fra un tipo e l’altro con leggerissime e rare variazioni di sorta, troppo poco per rendere più interessanti i combattimenti, rappresentando più che altro una forza nel numero più che nell’assetto bellico. Lo stesso quasi vale per la maggior parte dei boss, anche se alcuni di essi sono davvero divertenti da affrontare e fantasiosi al punto giusto, una gioia per gli occhi per quanto siano spettacolari e impegnativi.
Tessere ragnatele non è semplice
La realizzazione tecnica di The Amazing Spider-Man, sebbene di buona fattura, non è in bianco o nero: è immersa in un mare di grigi. L’isola di Manhattan è graficamente eccellente, sembrando completamente diversa dal giorno alla notte e mantenendosi viva mentre Spiderman si aggira per essa. I personaggi principali sono rappresentati da modelli poligonali di pregevole fattura, impressionante la cura nel dettaglio della tuta di Spiderman, che addirittura si rovinerà a forza di colpi e vi darà quell’aria tipica dell’uomo scampato a un massacro. Anche i nemici, nonostante quanto detto sopra, non sono un pugno nell’occhio ed eseguono movimenti credibili anche se una quantità superiore e più stravagante avrebbe senza dubbio fatto la differenza nel prodotto finito.
La città, anche se realizzata magnificamente, è poco interattiva e dà più l’idea di un quadro da ammirare da lontano più che uno spunto per un’esplorazione approfondita. Nonostante la presenza di oggetti di sfondo da poter sfruttare in combattimento o con cui aprire porte e sbloccare dispositivi, il resto rimane blando e con texture che una volta avvicinate dimostrano una scarsa cura. Nulla da biasimare però, Manhattan è enorme e realizzarla alla perfezione sotto ogni minimo dettaglio avrebbe richiesto molti sforzi e tempo incalcolabili. Infatti i cittadini così come gli agenti di polizia e i criminali sono più volte ripetuti, il che può essere visto come fastidioso dai più pignoli e amanti del realismo.
Di molto positivo dal punto di vista visivo c’è che i cali di framerate nella versione PS3 di The Amazing Spider-Man sono quasi inesistenti e la grafica fa il suo buon lavoro nel riprodurre un setting appropriato per l’avventura. Il motore grafico regge benissimo i movimenti più disparati e si fa guardare tranquillamente, rendendo le ambientazioni e i personaggi in perfetta armonia gli uni con gli altri.
La qualità audio è sostenuta da musica di sottofondo abbastanza incisiva nei punti più importanti del gioco, il doppiaggio italiano invece lascia a desiderare: i doppiatori scelti per i ruoli sono quello che sono, e nonostante colui che presta la voce di Peter Parker sia stato abbastanza bravo gli altri non saranno di certo da ricordare per la loro performance. Un difetto a cui si potrebbe passare sopra se non fosse che il labiale non è perfettamente sincronizzato con le voci dei personaggi.
Un’avventura ragnesca
La longevità di The Amazing Spider-Man si attesta su buoni livelli nonostante la storia principali duri 7-8 ore scarse. Naturalmente la longevità raddoppia o addirittura triplica con le tre difficoltà disponibili, nel caso si volesse sbloccare ogni costume di Spiderman o semplicemente dare la caccia ai trofei. Le missioni secondarie comunque danno una mano nel far prendere una boccata d’aria al gioco aggiungendovi ulteriori ore di gioco.
Ci saranno diverse pagine di fumetti da raccogliere in giro per Manhattan, fotografie da scattare per essere sempre sulla prima pagina del Daily Bugle, rapine da sventare e malfattori da catturare, missioni relative ad alcuni dei personaggi principali e tonnellate di sfide a cui Spiderman si dovrà sottoporre. Le ore passate in compagnia di The Amazing Spider-Man così diventano almeno 12 o 13, assolutamente necessarie per completare il gioco al 100%.
Il tutto condito con diversi extra che allieteranno i fans dei fumetti Marvel e coloro che volessero approfondire la propria conoscenza di questo vasto universo cartaceo amato da milioni di ragazzi e ragazze.