Dopo una buona dose di titoli della serie Test Drive la software house Slightly Mad Studios ha deciso di far incontrare questo brand con il famoso Cavallino Rampante made in Italy, in un titolo che ripropone la storia del famosissimo marchio automobilistico. Si percorrono quasi passo per passo le tappe che hanno determinato il successo della Scuderia di Maranello, grazie ad una modalità carriera molto ricca di contenuti che vanno dagli anni ’40 ad oggi e che ci permette di pilotare i bolidi di ogni epoca (fino ad arrivare anche alle moderne Formula 1).

La storia del Cavallino
In Test Drive: Ferrari Racing Legends abbiamo la modalità portante che è quella Storia, suddivisa a sua volta in tre parti tra cui per prima troviamo quella Oro, che va dagli anni 1947 al 1973, per poi avere l’Argento, dal 1974 al 1990, ed infine Moderno, dal 1991 al 2011. Ognuna di queste è composta da un numero elevato di eventi, che in totale raggiungono più di duecento gare che si fanno sempre più ostiche e che presentano una buona dose di varietà. Man mano che si porteranno a termine le varie sfide verranno sbloccate nuove vetture fino ad arrivare a ben cinquanta Ferrari di tutte le età, offrendo un parco auto finale che farà sicuramente gola ad ogni appassionato di questo marchio automobilistico.
Questo è più o meno tutto quello in cui consiste questo titolo, che purtroppo non riesce a stimolare molto il videogiocatore a causa della mancanza di una trama vera e propria; gli eventi sono semplicemente un susseguirsi di gare proposte una dopo l’altra senza un filo logico (se non quello dell’avanzare degli anni) e senza conoscere l’identità del pilota che sta portando quella determinata vettura; sarebbe stato più che gradito l’intersimento di video o testi tra un evento e l’altro che raccontassero come la Scuderia è man mano cresciuta fino ad arrivare al successo mondiale dei giorni nostri.
Un altro aspetto legato alla modalità Storia che potrebbe far storcere il naso ad alcuni giocatori è il parco auto iniziale decisamente ristretto. Per poter sbloccare nuove vetture e circuiti da poter utilizzare anche in modalità come Corsa Veloce, Time Attack e addirittura nel multiplayer online è obblicatorio portare a termine tutte le varie sfide proposte nella carriera. Purtroppo però il livello di difficoltà è a portata di tutti fino alla sezione Oro, mentre per quanto riguarda il Moderno bisogna dedicare molto tempo alle varie gare per poterle portare a termine, ed è quindi difficile potersi aggiudicare i modelli Ferrari di questi ultimi anni.

Per tutti i gusti
Test Drive: Ferrari Racing Legends offre la possibilità di poter adattare lo stile di guida in base alle nostre esigenze ed alla nostra esperienza. Troviamo infatti i set principiante, normale e pro, che come è facile intuire aggiungono a tolgono determinati aiuti da parte della IA rendendo le gare più o meno simulative. Per chi non è espertissimo, ma vuole sperimentare la guida sportiva di una Ferrari, il consiglio è quello di selezionare l’impostazione Normale, che propone un pieno controllo della vettura da parte del videogiocatore ma che evita i numerosi e frustranti testacoda caratteristici di chi è alle prime armi.
Il team di sviluppo ha inoltre pensato ad una soluzione abbastanza penalizzante per quanto riguarda le collisioni. Se infatti effettuiamo tamponamenti e sportellate troppo corposi perderemo spesso molto tempo ed un singolo incidente potrebbe costare la vittoria dell’evento, se non proprio l’esclusione immediata in alcuni casi.
Sarà così necessaria un’attenzione elevata  peraffrontare le curve in modo certosino, per evitare di ripetere più e più volte la stessa gara nell’intento di riuscire ad ottenere una determinata posizione o tempo.
Qui entra in gioco anche l’IA degli avversari, realizzata in modo eccellente e che a differenza di altri titoli riesce a dare una varietà abbastanza elevata alle gare; spesso infatti vedrete gli avversari commettere errori ed uscire fuori traiettoria, sbandare, scontrarsi tra di loro o ostacolare i sorpassi mettendosi davanti agli avversari.

Splendore Ferrari
Dal punto di vista tecnico le Ferrari sono state realizzate alla perfezione in ogni minimo dettaglio anche per quanto riguarda gli interni, che sicuramente noterete se deciderete di adottare la visuale dal volante. L’alta qualità delle vetture si contrappone però con gli scenari e le piste, che mancano di personalità e sembrano essere realizzati di fretta a causa della mancanza di dettaglio e di vivacità nei colori.
Il motore grafico riesce a gestire il tutto con una buona fluidità, mentre il motore fisico mostra qualche pecca qua e la, che però non compromettono il divertimento delle gare.
Gli effetti sonori sono stati ben realizzati, con un occhio di riguardo per quanto riguarda il rumore dei motori delle varie auto che accentua ancor di più le differenze meccaniche tra i giorni nostri ed il passato. Durante la gara non sentirete molto altro, se non alcuni commenti (in inglese) dai box, mentre non è presente una colonna sonora che riesce a risaltare e a dare una corposità maggiore agli eventi.

RASSEGNA PANORAMICA
Aspetto Tecnico
7.0
Gameplay
6.5
Intrattenimento
6.5
Antonio Loparco
Videogiocatore sin da piccolo, ho iniziato ad addentrarmi nel mondo videoludico con Amiga600. Pian piano ho provato varie piattaforme fino all'acquisto della prima PlayStation che è rimasta da sempre la mia console preferita.
test-drive-ferrari-racing-legends-recensioneTest Drive: Ferrari Racing Legends è in titolo ibrido, nè arcade nè simulativo. Andando avanti con gli eventi noterete senza dubbio l'aumentare della difficoltà, che non lascerà scampo neanche a chi deciderà di attivare tutti gli aiuti dell'IA, mentre se siete dei giocatori più esperti e deciderete di avere il pieno controllo della vettura noterete sicuramente che qualcosa manca dal punto di vista delle impostazioni tecniche. I circa duecento eventi e cinquanta vetture fanno si che il videogiocatore si trovi davanti ad un titolo dall'ottima variabilità, ed altri brand di questo genere dovrebbero prendere esempio dall'IA degli avversari che viene proposta, decisamente sopra la media. Anche la possibilità di ripercorrere quasi 70 anni di storia Ferrari è sicuramente un aspetto appetibile, ma tutto questo è stato inserito in un contesto che mostra una buona manciata di lacune, tra cui la più grande è la mancanza di un approfondimento sugli eventi che hanno formato questo marchio.

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