Ninja Gaiden 3 – Recensione

Piattaforma:
Genere:
PlayStation Move:
Compatibilità 3D:
Sviluppato:
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Pubblicato:
Data Rilascio:
PEGI:
Giocatori:
Versione:
Sito Ufficiale
PS3, Xbox360, Wii
Action Adventure
Si
No
Team Ninja
Tecmo Koei
Halifax
23 marzo 2012
18+
1-8
PAL

Ormai sono trascorsi tre anni da quando nel 2008 Itagaki-san lasciò il team Ninja, eppure risulta ancora strano parlare di un titolo come Ninja Gaiden 3 senza far riferimento al padre naturale di questa serie. Il roster del team è cambiato nel corso degli anni e quest’ultimo capitolo, sebbene sembri esser rimasto fedele alla formula originale, si mostra ben differente rispetto ai primi due capitoli, e purtroppo tutta quella foga che ci prende nel momento in cui acquistiamo Ninja Gaiden 3 sparisce leggermente nel momento in cui si inizia la modalità giocatore singolo.
La trama dei Ninja Gaiden non è mai stata molto entusiasmante neanche nei capitoli precendenti, ma sembra che in quest ultimo titolo i creatori abbiano fatto un completo buco nell’acqua, e lo stile non ha appagato particolarmente gli appassionati del genere.
I personaggi risultano essere sempre originali e carismatici, ma la vera differenza dagli episodi precedenti sta nelle missioni che ci si trova ad affrontare che sembrano sempre più surreali e insensate. In questo capitolo Ryu, reso dagli sceneggiatori più umano, si troverà con il braccio maledetto dopo una missione a Londra, e dovrà salvare il mondo minacciato da una misteriosa organizzazione. Ci si ritroverà catapultati tra attentati terroristici organizzati da sette, desiderose di resuscitare i dinosauri, maledizioni sciamaniche e dialoghi privi di senso tra i personaggi.  I numerosi scontri con i nemici non mancheranno nei posti più impensati, dove il player potrà divertirsi realmente, nonostante ci siano scene  dove la violenza è fin troppo accentuata (caratteristica che sicuramente piacerà ad una buona fetta di videogiocatori).

Una delle componenti principali di un titolo action è senza dubbio la giocabilità, che deve essere basata su un eccezionale sistema di combattimento in grado di divertire ed attirare il giocatore.  Forse Hayashi, official game designer, quando annunciò il gameplay esagerò un po’ nell’anticipare un gioco che avrebbe avuto una giocabilità spettacolare, tanto che i giocatori si aspettavano un’esplosione di emozioni ad ogni combattimento. Purtroppo le aspettative sono state in parte deluse, poiché sono stati effettuati dei cambiamenti che hanno reso  l’azione più cinematografica, ma che sono anche degenerati in una struttura mal collaudata e che meritava e necessitava di un trattamento migliore.
Pochi cambiamenti dal punto di vista del sistema di controllo e delle azioni che può eseguire Ryu, che potrà effettuare due tipi di attacco (veloce e potente), parare, schivare i colpi con uno scatto rapido, e saltare. Niente di nuovo quindi, ma sicuramente gli appassionati della saga noteranno una minore velocità nei movimenti del guerriero. È difficile riuscire a padroneggiare alla perfezione i comandi, all’apparenza semplici, e fino alla fine del gioco sembrerà di non aver ancora compreso realmente le mosse portanti del protagonista, tanto che in molti casi le combinazioni sembreranno riuscire quasi a “casaccio”.
Sono ancora presenti alcune serie di colpi ormai entrate nello stereotipo di Ninja Gaiden, ed alcune nuove mosse si possono realizzare senza problemi con un po’ di pratica. La quantità di armi disponibili è notevolmente diminuita, ed infatti in questa avventura sarà la katana la vostra unica compagna, e non si potranno utilizzare tutte le combo finche non si otterrà una specifica spada a campagna inoltrata.
Un’aggiunta per quanto riguarda le azioni disponibili è un attacco a carica che diventa utilizzabile dopo un buon numero di esecuzioni, e la cui disponibilità viene indicata da un’evidente aura energetica rossa attorno al braccio di Ryu. Una volta utilizzato questo utilissimo attacco, il protagonista si trasporterà da un nemico ad un altro, massacrando tutti quelli che gli capiteranno tra le mani. La dinamica di quest’accatto è senza dubbio originale, anche se a volte è fin troppo semplice, quindi è consigliabile iniziare subito il gioco in hard-mode.

Nonostante alcuni difetti il gameplay riesce comunque a mantenere alte le aspettative del gioco, in quanto è composto anche da elementi che hanno reso celebre la saga, come la necessità di affinare i riflessi per andare avanti, e alcune boss fight molto divertenti.
A questo punto viene da pensare che ci sia un problema di fondo che la Hayabusa non è riuscita a risolvere, se le caratteristiche migliori sono strettamente legate ai capitoli precedenti mentre le innovazioni sembrano leggermente deludenti. Forse per cercare di rendere il gioco migliore gli sviluppatori si sono concentrati principalmente sul protagonista e sugli accessori di combattimento, in quanto in aggiunta ai soliti Shuriken e ai Kunai, che non si riveleranno molto utili, si potrà  utilizzare un arco, che si mostrerà estremamente fondamentale per battere alcuni nemici, sollecitando la tattica del player che si comporterà quasi come un cecchino.
Tutta la modalità in giocatore singolo si baserà su un’innumerevole serie di combattimenti contro grandi gruppi di antagonisti, alternati con brevi fasi di platform e battaglie contro i boss. Gli avversari si mostreranno sempre aggressivi e differenti, ma non ci si dovrà impegnare troppo per ucciderli poiché basteranno tattiche semplici, tanto che a un certo punto si desidererà arduamente arrivare al boss finale, dove ci si potrà cimentare in sfide sempre più entusiasmanti.

Per quanto riguarda il mutiplayer online si può dire che soddisfa pienamente il divertimento dei giocatori. Permette di svolgere missione in cooperativa e di combattere fino alla strenua delle nostre forze in arene competitive. Inoltre in questa modalità sarà possibile creare un ninja e svilupparne la capacità, facendolo diventare missione dopo missione sempre più potente.

La grafica si mostra sempre impeccabile per il suo stile tutto nuovo da non perdere. Inoltre durante la modalità giocatore singolo vi divertirete ad osservare un protagonista che ne combinerà di tutti i colori,  a partire dalle schivate rotanti, missili a mezz’aria, acrobazie, fino a giungere a delle uccisioni a dir poco spettacolari  durante gli atterraggi.
La struttura dei boss e dei personaggi si mostrerà sempre di ottimo livello, con alcuni combattimenti assolutamente degli di nota. Forse la perdita di smembramenti e azioni cruente non rallegrerà molto gli amanti della violenza, ma i litri di sangue versati dai nemici continuano ad essere molti.
Innovativo anche l’utilizzo del Playstation Move nel sistema di controllo che si presenta spesso utile per facilitare la giocabilità.
Per quanto riguarda le inquadrature durante i combattimenti la telecamera tende ad avvicinarsi all’azione per rendere il tutto più cinematografico soprattutto negli attacchi finali. L’unico piccolo intoppo è che il continuo spostamento della visuale rende difficile capire da dove arrivino gli attacchi di alcuni nemici, soprattutto nei combattimenti affollati.
Il sonoro si presenta bene, così come i doppiaggi che si mantengono di ottima qualità.
La  longevità del gioco è nella norma rispetto agli altri titoli del suo genere, aggirandosi infatti intorno alle 10 ore, a cui va aggiunto il multiplayer.

Commento di Salvatore Di Maio
Si può dire che ci si aspettava molto di più dal terzo capitolo di una saga tanto amata come Ninja Gaiden. Forse la delusione più grande è stata la mancanza di originalità nella trama, che spesso si presenta monotona e ripetitiva. Un pizzico di originalità in più avrebbe di sicuro aiutato un gioco tanto atteso e ambito. Ma la trama non è tutto, poiché tutte le altre caratteristiche sono state assolutamente accettate con favore.
I miglioramenti nel design del personaggio, la violenza nelle scene sanguinolente aggiunte ad un multiplayer ricco di effetti speciali, offrono un sano divertimento per tutti gli appassionati del genere d’azione.

VOTO 7,0

 

GUIDE TROFEI

Antonio Loparco
Antonio Loparcohttps://www.playstationzone.it
Videogiocatore sin da piccolo, ho iniziato ad addentrarmi nel mondo videoludico con Amiga600. Pian piano ho provato varie piattaforme fino all'acquisto della prima PlayStation che è rimasta da sempre la mia console preferita.

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