Piattaforma: Genere: PlayStation Move: Compatibilità 3D: Sviluppato: Distribuito: Pubblicato: Data Rilascio: PEGI: Giocatori: Versione: Sito Ufficiale: |
PS3, Xbox360 Racing No No Monumental Games Halifax Capcom 18 marzo 2011 3+ 2 + multiplayer online PAL n/d |
I ragazzi di Monumental Games prendono in carico il testimone lasciatogli da Milestone, sapranno essere all’altezza e regalarci un racing-game su due ruote degno di nota?
Non dev’essere facile per un team di sviluppo che il giorno prima si occupava principalmente di progettare videogiochi online, prendersi in carico l’eredità lasciatagli da Milestone per sviluppare il nuovo capitolo di MotoGP. Eppure con coraggio e decisione si sono buttati a capofitto in quest’avventura, cercando di aggiungere qualche novità che forse, però, non è stata sufficiente. Andiamo a vedere insieme come e perché!
Capitolo nuovo, vecchio roster…
Ebbene sì, la prima cosa che salta all’occhio è sicuramente il fatto che il gioco non è aggiornato al campionato in corso. Quindi purtroppo, da come si potrà capire dalla scialba presentazione iniziale, Stoner sarà ancora in Ducati, Valentino in Yamaha e via via tutti gli altri…. Sicuramente un duro colpo per chi si aspettava un titolo aggiornato al millesimo, fatto sta che un po’ la nota difficoltà dei racing-game a stare al passo con gli ultimi cambiamenti del mercato piloti, e un po’ la possibilità che il tutto venga aggiornato grazie ad una patch futura mitiga un po’ la frustrazione iniziale. Nonostante ciò crediamo che si potesse e soprattutto si dovesse fare di più in tal senso. Le modalità sono quelle classiche e tipiche di ogni gioco di questo genere: campionato, carriera, sfida, sfida a tempo, versus e multiplayer. Tra queste la modalità Carriera svetta tra le altre, per la sua corposità, le opzioni disponibili e una personalizzazione estrema. Si partirà dalla 125, stringendo un contratto con un team tra quelli messi a disposizione, per poi scalare la classifica e approdare quindi in Moto2 e poi nell’olimpo della MotoGP. Tra tutti questi passaggi ci sarà la possibilità di vivere una vera esperienza mondiale. Durante il campionato si potrà personalizzare il team, cercare ed accaparrarsi l’appoggio di nuovi sponsor e testare i nuovi upgrade meccanici sulla propria moto forniti dalla casa madre. In pratica il coinvolgimento è garantito, ed ogni gran premio si presenta come una vera e propria sfida estrema e tesa fino all’ultimo, dove gli sforzi di tutto un week-end vengono messi alla prova. Lo dimostra anche il fatto che l’aspetto del setting sul proprio bolide è stato ampliato e migliorato, provando vari set-up si farà la differenza tra una vittoria ed una sconfitta.
E’ ora di scendere in pista
Qualche problema sorge proprio a questo punto. Entrati in pista ci si accorge subito di una cosa, la resa grafica è poco più che discreta, senza eccellere particolarmente in nulla. Sono stati migliorati i colori, rendendoli meno accesi rispetto al capitolo precedente, facendo perdere così quell’aria di giocattoli alle moto. Ora le nuove tonalità le rendono più vere e naturali. Altro aspetto riuscito è l’effetto blur, che per fortuna è stato usato con intelligenza e senza eccedere a differenza di altri titoli corsistici. Ma purtroppo gli aspetti positivi si fermano praticamente qui, come già detto la qualità grafica generale non stupisce per niente, anzi parecchi volte fa storcere un po’ il naso. Si nota un costante ed a dire il vero fastidioso effetto aliasing sulle moto, mentre i tracciati sono spogli e poveri di particolari ed elementi di contorno. Le animazioni dei piloti sono realistiche, finché non si viene a contatto con un rivale, in quel caso si nota la totale assenza di realismo in caso collisioni. Certe volte i piloti colpiti non si sbilanciano seppur toccati, e anche se fosse e questo portasse ad una caduta il malcapitato non solo rovinerà a terra in modo abbastanza innaturale e goffo, ma la moto non si farà neppure un graffio, quindi i danni sono stai azzerati. Esiste però una opzione in grado di attivare l’usura delle gomme, ma all’atto pratico abbiamo potuto constatare che non influisce più di tanto a livello di gameplay.
L’aspetto simulativo è nullo in certi aspetti, come quelli elencati poco fa, ma nettamente presente in altri. Lo si può constatare perdendo un po’ di tempo settando alcune opzioni come il controllo di trazione, l’aiuto alla frenata (divisa tra freno anteriore e posteriore), l’anti-impennamento, ecc…. Togliendo parecchi aiuti il titolo vanta una difficoltà ben equilibrata, e mette a dura prova l’abilità del giocatore. Dosare il gas è importantissimo in uscita di curva, pena un high-side coi fiocchi. E lo stesso dicasi in fase di frenata, dove l’assenza dell’abs (in caso l’abbiate disabilitato) vi renderà la vita dura ad ogni staccata, poiché ci vorrà una grande sensibilità e intuito nel capire il limite di aderenza della gomma anteriore. L’I.A. fa il resto offrendo rivali all’altezza delle aspettative, provano il sorpasso e difficilmente sono propensi a formare quell’odioso effetto “trenino”, anche se certe volte entrano in curva con troppa foga cercando deliberatamente il contatto e rischiando di far cadere il giocatore senza alcuna colpa da parte di quest’ultimo.
MotoGP 10/11 è un titolo discreto, che si attesta su buoni livelli generali ma pecca clamorosamente in altri, come ad esempio l’aspetto tecnico/grafico. Ciò che lo aiuta è un gameplay adatto sia ai neofiti o agli amanti degli arcade-racing, sia agli hardcore gamers. Si può giostrare sulle opzioni di simulazione disponibili per trovare il proprio equilibrio tra impegno e divertimento, anche se poi quest’ultimo però è rovinato da un comparto grafico altalenante, da una I.A. non eccelsa e da scelte alquanto discutibili (assenza di danni e roster non aggiornati). Il titolo si rifà con modalità divertenti ed un multiplayer solido in grado di ospitare fino a 20 giocatori, ma nonostante tutto ci sembra di poter dire che si poteva e doveva fare di più. Forse il passaggio di consegne da un team di sviluppo ad un altro ha avuto sicuramente la sua influenza ma non può essere una giustificazione valida. Il titolo, sia ben chiaro, è piacevole e divertente, ma potrebbe esserlo il doppio o il triplo nel caso si fosse data più importanza ad alcuni aspetti che per noi e, crediamo per la maggior parte dei videogiocatori, sono essenziali. Occasione mancata? Forse. Fatto sta che MotoGP 10/11 resta un must-have per ogni appassionato del genere, nella speranza nel frattempo di vedere quel salto di qualità che ormai aspettiamo con impazienza nel mondo videoludico delle due ruote, ma in questo caso ci potremmo accontentare anche solo di una patch in grado di aggiornare il roster di piloti e scuderie!
VOTO 7,0